Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Jeremiæ 20


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et audivit Phassur filius Emmer, sacerdos, qui constitutus erat princeps in domo Domini, Jeremiam prophetantem sermones istos.1 E Fassur figliuolo d' (uno il quale ebbe nome) Emmer, sacerdote, il quale era constituito (e ordinato) principe nella casa di Dio, udie Ieremia (profeta) profetante questi detti.
2 Et percussit Phassur Jeremiam prophetam, et misit eum in nervum quod erat in porta Benjamin superiori, in domo Domini.2 E percosse Fassur, Ieremia profeta, e miselo in legamento, il qual è nella porta di sopra di Beniamin, nella casa di Dio.
3 Cumque illuxisset in crastinum, eduxit Phassur Jeremiam de nervo, et dixit ad eum Jeremias : Non Phassur vocavit Dominus nomen tuum, sed Pavorem undique.3 E come fu fatto l' altro dì, Fassur trasse Ieremia da quello legame; e Ieremia disse a lui: lo Signore non chiama lo tuo nome Fassur, ma Paura in ogni luogo.
4 Quia hæc dicit Dominus : Ecce ego dabo te in pavorem,
te et omnes amicos tuos :
et corruent gladio inimicorum suorum,
et oculi tui videbunt :
et omnem Judam dabo in manum regis Babylonis,
et traducet eos in Babylonem,
et percutiet eos gladio.
4 Però [che] questo dice lo Signore: ecco io ti darò nel timore; e tutti li amici tuoi caderanno nel · coltello delli loro nimici, e li tuoi occhi lo vederanno; e tutto Giuda darò in mano dello re di Babilonia; e meneralli in Babilonia, e uccideralli di coltello.
5 Et dabo universam substantiam civitatis hujus,
et omnem laborem ejus, omneque pretium,
et cunctos thesauros regum Juda
dabo in manu inimicorum eorum :
et diripient eos, et tollent,
et ducent in Babylonem.
5 E darò tutta l'universa sostanza di questa cittade, e tutta la fatica e tutto lo prezzo e tutti li tesori delli re di Giuda darò in mano alli inimici loro; e diromperannoli e torrannoli e menerannoli in Babilonia.
6 Tu autem, Phassur, et omnes habitatores domus tuæ,
ibitis in captivitatem :
et in Babylonem venies,
et ibi morieris, ibique sepelieris
tu, et omnes amici tui,
quibus prophetasti mendacium.
6 Ma tu, Fassur, e tutti li abitatori della casa tua anderete in prigione; e anderai in Babilonia, e ivi morrai, e sarai seppellito tu e tutti li tuoi amici, ai quali tu hai profetato bugia.
7 Seduxisti me, Domine, et seductus sum :
fortior me fuisti, et invaluisti :
factus sum in derisum tota die ;
omnes subsannant me.
7 O Signore, tu mi provasti, e sono provato; e fusti più forte di me, e assalisti me; io sono fatto ischernito tutti i dì; tutti digrignano li denti.
8 Quia jam olim loquor,
vociferans iniquitatem, et vastitatem clamito :
et factus est mihi sermo Domini in opprobrium,
et in derisum tota die.
8 Però che già da quindi adietro parlo (con grande boce) e chiamo con grande boce dirittura e giustizia; e lo detto [del] Signore m' è fatto in disonore e in schernimento tutti li dì.
9 Et dixi : Non recordabor ejus,
neque loquar ultra in nomine illius :
et factus est in corde meo quasi ignis exæstuans,
claususque in ossibus meis,
et defeci, ferre non sustinens.
9 E io dissi: non mi ricorderò di lui, e non parlerò più nel suo nome; e fatto è nel mio cuore quasi come fuoco avvampante (rinchiuso nel fuoco) rinchiuso nelle mie ossa; e venni in tanto difetto, che quasi non mi sostenea.
10 Audivi enim contumelias multorum,
et terrorem in circuitu :
Persequimini, et persequamur eum,
ab omnibus viris qui erant pacifici mei,
et custodientes latus meum :
si quomodo decipiatur, et prævaleamus adversus eum,
et consequamur ultionem ex eo.
10 E io udi' vergogna e vituperio di molti e spaventamento nel circuito: perseguitatelo, e noi il perseguitaremo lui; da tutti li uomini, li quali erano miei pacifichi, e guardanti lo lato mio; e se in alcuno modo sia ingannato, avanziamo inverso lui, e pigliamo vendetta di lui.
11 Dominus autem mecum est, quasi bellator fortis :
idcirco qui persequuntur me cadent,
et infirmi erunt :
confundentur vehementer,
quia non intellexerunt opprobrium sempiternum,
quod numquam delebitur.
11 Ma lo Signore è meco quasi come forte combattitore; però (che) quelli che persèguitano me caderanno e saranno infermi; e saranno fortemente confusi, però che non intesero lo vituperio sempiterno, lo quale non si spegnerà.
12 Et tu, Domine exercituum, probator justi,
qui vides renes et cor,
videam, quæso, ultionem tuam ex eis :
tibi enim revelavi causam meam.
12 E tu, Signore delli esèrciti, provatore del giusto, lo quale vedi le reni e li cuori, fa ch' io veggia, prègotene, la vendetta tua di loro; a te ho rivelata la mia cagione (e lo mio fatto).
13 Cantate Domino,
laudate Dominum,
quia liberavit animam pauperis de manu malorum.
13 Date canto a Dio, e laudate lui; però ch' egli ha liberato l'anima del povero della mano delli rei.
14 Maledicta dies in qua natus sum !
dies in qua peperit me mater mea
non sit benedicta !
14 Maledetto lo dì nello quale io fui nato, e nello quale mi partorì mia madre; e non sia benedetto.
15 Maledictus vir qui annuntiavit patri meo,
dicens : Natus est tibi puer masculus,
et quasi gaudio lætificavit eum !
15 Maledetto l' uomo (per) che annunciò al mio padre, dicente: uno fanciullo t' è nato, e allegrollo quasi di grande letizia (e allegrezza).
16 Sit homo ille ut sunt civitates quæ subvertit Dominus,
et non pœnituit eum :
audiat clamorem mane,
et ululatum in tempore meridiano,
16 Così sia quello uomo, come le cittadi le quali volse sotto sopra il Signore, e non se ne pentì: oda lo grido la mattina, e l' urlo nel meriggio,
17 qui non me interfecit a vulva,
ut fieret mihi mater mea sepulchrum,
et vulva ejus conceptus æternus !
17 [colui] il quale non uccise me, quando io usciva fuori del ventre della mia madre, acciò che la mia madre fusse stata mia sepoltura, e la sua natura eterno concepimento.
18 Quare de vulva egressus sum,
ut viderem laborem et dolorem,
et consumerentur in confusione dies mei ?
18 Or per che uscii del corpo della mia madre, acciò ch' io vedessi fatica e dolore, e li miei dì consumassono per confusione?