Scrutatio

Martedi, 11 giugno 2024 - San Barnaba ( Letture di oggi)

Isaiæ 30


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Væ filii desertores, dicit Dominus,
ut faceretis consilium, et non ex me,
et ordiremini telam, et non per spiritum meum,
ut adderetis peccatum super peccatum ;
1 Guai a voi, figliuoli disertatori, dice lo Signore Iddio, però che faceste consiglio, ma non da me, e ordiste la tela, ma non per lo mio spirito, per aggiugnere peccato sopra peccato;
2 qui ambulatis ut descendatis in Ægyptum,
et os meum non interrogastis,
sperantes auxilium in fortitudine Pharaonis,
et habentes fiduciam in umbra Ægypti !
2 i quali andate per iscendere in Egitto, e non chiedeste licenza alla mia bocca, però che aspettavate lo ausilio della forza di Faraone, e avevate fidanza sotto l'ombra di Egitto.
3 Et erit vobis fortitudo Pharaonis in confusionem,
et fiducia umbræ Ægypti in ignominiam.
3 E la forza di Faraone sarà a voi in confusione, e la speranza dell' ombra di Egitto vi sarà a vergogna.
4 Erant enim in Tani principes tui,
et nuntii tui usque ad Hanes pervenerunt.
4 E li tuoi principi erano andati in Tani (cioè in quella terra), e li tuoi messaggeri vennero di fino al fiume chiamato Anes.
5 Omnes confusi sunt super populo qui eis prodesse non potuit :
non fuerunt in auxilium et in aliquam utilitatem,
sed in confusionem et in opprobrium.
5 E tutti si sono confusi sopra lo populo lo quale non poteo loro giovare; e non furono in aiuto nè in alcuna utilitade, ma in confusione e in vituperio.
6 Onus jumentorum austri. In terra tribulationis et angustiæ
leæna, et leo ex eis,
vipera et regulus volans ;
portantes super humeros jumentorum divitias suas,
et super gibbum camelorum thesauros suos,
ad populum qui eis prodesse non poterit.
6 Questo è lo carico delle giumente d' austro. Nella terra della tribulazione e della angoscia, e la lionessa e lo lione di loro, e la vipera (cioè uno serpente molto feroce e venenoso) e l' uccello volante, portanti le loro ricchezze sopra li umeri delli giumenti, e sopra li gibbi delli cammelli li loro tesori, (e portaronle) al popolo il quale non poteva fare loro prode.
7 Ægyptus enim frustra et vane auxiliabitur.
Ideo clamavi super hoc : Superbia tantum est, quiesce.
7 Però che Egitto aiuterà indarno e vanamente; però gridai sopra questo: è ella pure superbia, taci.
8 Nunc ergo ingressus, scribe ei super buxum,
et in libro diligenter exara illud,
et erit in die novissimo
in testimonium usque in æternum.
8 E adunque ora entrato dentro scrivi a lui sopra lo (legno del) bosso; diligentemente lo scrivi in libro; e nelli novissimi dì sarà per testimonianza in eterno.
9 Populus enim ad iracundiam provocans est :
et filii mendaces,
filii nolentes
audire legem Dei ;
9 Però che egli è popolo provocante (me) a ira, e sono figliuoli bugiardi, e figliuoli che non vogliono udire la legge di Dio.
10 qui dicunt videntibus : Nolite videre,
et aspicientibus : Nolite aspicere nobis ea quæ recta sunt ;
loquimini nobis placentia :
videte nobis errores.
10 I quali dicono a quelli che veggiono: non vogliate vedere, e alli ragguardatori: non vogliate ragguardare (diceano) quelle cose le quali a noi sono dirette; parlate a noi le cose che ci piaccino, e vedete a noi li errori.
11 Auferte a me viam ;
declinate a me semitam ;
cesset a facie nostra
Sanctus Israël.
11 Togliete da me la via, e declinate da me lo sentiere, (e dicono) cessisi dalla nostra faccia lo santo di Israel.
12 Propterea hæc dicit Sanctus Israël : Pro eo quod reprobastis verbum hoc,
et sperastis in calumnia et in tumultu,
et innixi estis super eo ;
12 Però questo dice (lo Signore) santo di Israel: però che voi riprovaste questa parola, e speraste nella calunnia e nel tumulto (delle genti), e setevi fermati sopra quello;
13 propterea erit vobis iniquitas hæc
sicut interruptio cadens,
et requisita in muro excelso,
quoniam subito, dum non speratur, veniet contritio ejus.
13 e però sarà a voi questa iniquità come uno rompimento cadente, e questo rompimento si richiuderà in uno grande muro; però che subitamente, quando non si aspetterà, verrà lo suo fracasso.
14 Et comminuetur sicut conteritur lagena figuli
contritione pervalida,
et non invenietur de fragmentis ejus testa
in qua portetur igniculus de incendio,
aut hauriatur parum aquæ de fovea.
14 E spezzerassi, come la zara di quello che fa li vasi, con rompimento molto forte; e de' suoi pezzuoli non si ritroverà uno pezzo piccolo, dove possa portare uno poco di fuoco dello incendio, ovvero che con esso possa attingere uno poco d'acqua dello pozzo.
15 Quia hæc dicit Dominus Deus, Sanctus Israël :
Si revertamini et quiescatis, salvi eritis ;
in silentio et in spe erit fortitudo vestra.
Et noluistis,
15 Però che questo dice lo santo Iddio d' Israel: se voi ritornate e starete cheti, sarete salvi; e la vostra fortezza starà nel tacere e nello aspettare. E non voleste;
16 et dixistis : Nequaquam,
sed ad equos fugiemus :
ideo fugietis ;
et : Super veloces ascendemus :
ideo velociores erunt qui persequentur vos.
16 e diceste; non sarà vero, ma fuggiremo alli cavalli; e però fuggirete. E sopra li veloci cavalli saliremo; e però quelli che vi perseguiteranno saranno [più] veloci.
17 Mille homines a facie terroris unius ;
et a facie terroris quinque fugietis,
donec relinquamini
quasi malus navis in vertice montis,
et quasi signum super collem.
17 Mille uomini fuggirete dalla faccia dello spavento d' uno, e fuggirete dalla faccia dello spavento di cinque, insino a tanto che voi rimagniate come l'arboro della nave nella cima del monte, e come uno segno sopra lo colle.
18 Propterea exspectat Dominus ut misereatur vestri ;
et ideo exaltabitur parcens vobis,
quia Deus judicii Dominus :
beati omnes qui exspectant eum !
18 E però Iddio aspetta d'avere misericordia di voi; e però egli sarà esaltato perdonando a voi, però che il Signore è Iddio di giudicio. Beati tutti quelli che aspettano lui!
19 Populus enim Sion habitabit in Jerusalem :
plorans nequaquam plorabis :
miserans miserebitur tui, ad vocem clamoris tui :
statim ut audierit, respondebit tibi.
19 Però che il popolo di Sion abita in Ierusalem; e piangendo già mai non piagnerai; egli è inisericordioso; averà misericordia di te; incontinente ch' egli ha udita la voce del tuo clamore, risponderà a te.
20 Et dabit vobis Dominus
panem arctum, et aquam brevem ;
et non faciet avolare a te ultra doctorem tuum ;
et erunt oculi tui videntes præceptorem tuum.
20 Il Signore darà a te lo pane stretto e l'acqua breve; e non farà partire da te più lo tuo dottore; (questo pane stretto s' intende per la dottrina dell' evangelio, però ch' ella è molto stretta; per l'acqua breve s' intendono li comandamenti della legge, però che si ristringono sotto due comandamenti della caritade; onde dice lo chiosatore, che li giudei dicono che quando uscirono di prigione patirono povertade di cibo e di beveraggio); e li tuoi [occhi] vederanno lo tuo precettore.
21 Et aures tuæ audient verbum post tergum monentis :
Hæc est via ; ambulate in ea,
et non declinetis neque ad dexteram, neque ad sinistram.
21 E le tue orecchie udiranno la parola, standoti dopo le reni, dello ammonitore: questa è la via, andate per quella, e non vi torcete a mano manca, nè a mano dritta.
22 Et contaminabis laminas sculptilium argenti tui,
et vestimentum conflatilis auri tui,
et disperges ea sicut immunditiam menstruatæ.
Egredere, dices ei.
22 E contaminerai le lamine delli tuoi idoli dello argento, e lo vestimento (della bestia) dell' auro tuo fonduto, e spargera' li sì come la bruttura sozza. Esci fuori, [dirai] a lui,
23 Et dabitur pluvia semini tuo,
ubicumque seminaveris in terra,
et panis frugum terræ
erit uberrimus et pinguis ;
pascetur in possessione tua in die illo agnus spatiose,
23 e sarà data la piova al tuo seme, dovunque tu avrai seminato nella terra; e lo pane delle biade della terra sarà abondevole e grasso; in quello di pasceranno nella tua possessione gli agnelli spaziosamente,
24 et tauri tui, et pulli asinorum,
qui operantur terram,
commistum migma comedent
sicut in area ventilatum est.
24 e li tuoi tori e li poledri, i quali fanno opera alla terra, manucheranno l'orzo colla paglia mescolato, come si ventola nella aia.
25 Et erunt super omnem montem excelsum,
et super omnem collem elevatum,
rivi currentium aquarum,
in die interfectionis multorum,
cum ceciderint turres :
25 E saranno sopra ogni grande e alto monte, e sopra ogni colle, li rivi dell' acque correnti, nel dì della morte di molti, quando saranno cadute le torri.
26 et erit lux lunæ sicut lux solis,
et lux solis erit septempliciter
sicut lux septem dierum,
in die qua alligaverit Dominus vulnus populi sui,
et percussuram plagæ ejus sanaverit.
26 E sarà la luce della luna come la luce del sole, e la luce del sole averà tanto splendore quanto hanno sette dì, nel dì nel quale Iddio legò la ferita al suo popolo, quando averà sanata la percossa della piaga sua.
27 Ecce nomen Domini venit de longinquo,
ardens furor ejus, et gravis ad portandum ;
labia ejus repleta sunt indignatione,
et lingua ejus quasi ignis devorans.
27 Ecco, lo nome del Signore verrà dalla lunga, lo suo furore ardente, e grave a portare; le suc labbra sono piene di indignazione, e la sua lingua sì è come fuoco divorante.
28 Spiritus ejus velut torrens
inundans usque ad medium colli,
ad perdendas gentes in nihilum,
et frenum erroris quod erat in maxillis populorum.
28 E lo suo spirito sì è come uno torrente allagante insino al mezzo del collo, ad uccidere le genti e recarle in nulla, e lo freno dello errore il quale era nelle mascelle del populo.
29 Canticum erit vobis
sicut nox sanctificatæ solemnitatis,
et lætitia cordis
sicut qui pergit cum tibia,
ut intret in montem Domini
ad Fortem Israël.
29 Lo vostro canto sarà come la voce della santificata solennitade, e la letizia del cuore sarà come quello che va colla gamba, per entrare nel monte del Signore al forte Israel.
30 Et auditam faciet Dominus gloriam vocis suæ,
et terrorem brachii sui ostendet
in comminatione furoris, et flamma ignis devorantis :
allidet in turbine, et in lapide grandinis.
30 E lo Signore farà udire la gloria della sua voce, e dimostrarà lo spavento del suo braccio nel minacciare del furore, nella fiamma del fuoco divorante; percoterà nella tempesta, e nella pietra della gragnuola.
31 A voce enim Domini pavebit Assur
virga percussus.
31 Assur (cioè quella contrada) temerà della voce del Signore, percosso dalla verga.
32 Et erit transitus virgæ fundatus,
quam requiescere faciet Dominus super eum
in tympanis et citharis ;
et in bellis præcipuis expugnabit eos.
32 E lo passamento della verga sarà fondato, la quale egli farà riposare sopra lui con citare e con tamburi; e in battaglie speciali egli combatterà loro.
33 Præparata est enim ab heri Topheth,
a rege præparata,
profunda, et dilatata.
Nutrimenta ejus, ignis et ligna multa ;
flatus Domini sicut torrens sulphuris succendens eam.
33 Però che Tofet è apparecchiata infino [da] ieri, ed è apparecchiata dallo re, profondata e allargata. Li suoi nutrimenti sono lo fuoco e le legne molte; e lo soffiare del Signore come uno fumarello di solfore accendente quella.