Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Exodus 21


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Hæc sunt judicia quæ propones eis.1 Questi sono li giudicii che tu proporrai alli figliuoli d'Israel.
2 Si emeris servum hebræum, sex annis serviet tibi : in septimo egredietur liber gratis.2 Se comprerai lo servo Ebreo, sei anni servirà a te; nel settimo se ne partirà libero e grazievole.
3 Cum quali veste intraverit, cum tali exeat : si habens uxorem, et uxor egredietur simul.3 Con qualunque veste v'entrerà, con cotale se n'esca; e s'egli ha moglie, se ne vadano insieme.
4 Sin autem dominus dederit illi uxorem, et pepererit filios et filias : mulier et liberi ejus erunt domini sui, ipse vero exibit cum vestitu suo.4 E se Iddio darà a colui moglie, e partorirà figliuoli e figliuole, la femina e li figliuoli suoi saranno del signore suo; ed egli veramente n'uscirà col vestire.
5 Quod si dixerit servus : Diligo dominum meum et uxorem ac liberos ; non egrediar liber :5 E se dirà lo servo: io amo lo signore mio e la moglie e li figliuoli, non ne partirò libero;
6 offeret eum dominus diis, et applicabitur ad ostium et postes, perforabitque aurem ejus subula : et erit ei servus in sæculum.6 offerisca lui lo signore allo Iddio; e appiccherallo all'uscio e posta, e perforerà le orecchie sue con la subia; e sarà a lui servo in sempiterno.
7 Si quis vendiderit filiam suam in famulam, non egredietur sicut ancillæ exire consueverunt.7 E se alcuno altro venderà la figliuola per fante, non vada siccome l'ancilla soglia uscire.
8 Si displicuerit oculis domini sui cui tradita fuerat, dimittet eam : populo autem alieno vendendi non habebit potestatem, si spreverit eam.8 S'ella dispiacerà agli occhi del signore suo, allo quale ella sia data, lascerà lei; ma ad altro popolo non avrà podestà di vendere, s'egli sprezzerà lei.
9 Sin autem filio suo desponderit eam, juxta morem filiarum faciet illi.9 Ma se al figliuolo suo la desse per moglie, secondo l'usanza del figliuolo farà a colei.
10 Quod si alteram ei acceperit, providebit puellæ nuptias, et vestimenta, et pretium pudicitiæ non negabit.10 Ma se un' altra a lui torrà, provvederà le nozze alla putta; e le vestimenta e il prezzo della pudicizia non negherà.
11 Si tria ista non fecerit, egredietur gratis absque pecunia.
11 Se queste tre cose non farà, anderassene grazievolmente senza pecunia.
12 Qui percusserit hominem volens occidere, morte moriatur.12 Chi percuoterà l'uomo, volendolo uccidere, di morte morrà.
13 Qui autem non est insidiatus, sed Deus illum tradidit in manus ejus, constituam tibi locum in quem fugere debeat.13 Ma chi non ha insidiato, ma Iddio dà lui nelle mani sue, ordinerò a te lo luogo nel quale debba fuggire.
14 Si quis per industriam occiderit proximum suum, et per insidias : ab altari meo evelles eum, ut moriatur.14 Se alcuno per malizia ucciderà lo prossimo suo e per insidie, divellerai lui dall'altare, acciò ch' egli muoia.
15 Qui percusserit patrem suum aut matrem, morte moriatur.15 Chi batterà lo padre suo ovvero la madre, di morte morrà.
16 Qui furatus fuerit hominem, et vendiderit eum, convictus noxæ, morte moriatur.16 Chi involerà l'uomo, e venderà lo congiunto con moglie, di morte muoia.
17 Qui maledixerit patri suo, vel matri, morte moriatur.
17 Chi maledicerà lo padre o la madre sua, di morte morrà.
18 Si rixati fuerint viri, et percusserit alter proximum suum lapide vel pugno, et ille mortuus non fuerit, sed jacuerit in lectulo :18 Se contenderanno gli uomini, e percuoterà alcuno lo prossimo suo colla pietra ovvero col pugno, e quegli non morrà, ma giacerà nel letto;
19 si surrexerit, et ambulaverit foris super baculum suum, innocens erit qui percusserit, ita tamen ut operas ejus et impensas in medicos restituat.19 se si leverà, e anderà fuori sopra la mazza sua, innocente sarà colui che il percosse, così per tanto che gli lavorii suoi e le spese ne' medici restituisca.
20 Qui percusserit servum suum, vel ancillam virga, et mortui fuerint in manibus ejus, criminis reus erit.20 Chi batterà lo servo suo o l'ancilla colla mazza, e morti saranno nelle mani sue, del peccato colpevole sarà.
21 Sin autem uno die vel duobus supervixerit, non subjacebit p?næ, quia pecunia illius est.21 Ma se uno di sopraviverà, ovvero due, non sottostarà alla pena, perciò che di sua pecunia fue acquisto.
22 Si rixati fuerint viri, et percusserit quis mulierem prægnantem, et abortivum quidem fecerit, sed ipsa vixerit : subjacebit damno quantum maritus mulieris expetierit, et arbitri judicaverint.22 Se garriranno gli uomini, e batterà alcuno la femina pregna, e cosa morta farà, ed ella vi verà, satisfarà lo danno, quanto richiederà lo marito della femina, e gli arbitri lo giudicheranno.
23 Sin autem mors ejus fuerit subsecuta, reddet animam pro anima,23 Ma se ella morrà, (perciò) renderà l'anima per l'anima,
24 oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro manu, pedem pro pede,24 e l'occhio per l'occhio, e lo dente per lo dente, e la mano per la mano, e lo piede per lo piede,
25 adustionem pro adustione, vulnus pro vulnere, livorem pro livore.25 e l'arsione per l'arsione, e la ferita per la ferita, e lo dolore per lo dolore.
26 Si percusserit quispiam oculum servi sui aut ancillæ, et luscos eos fecerit, dimittet eos liberos pro oculo quem eruit.26 Se alcuno percuoterà l'occhio del suo servo ovvero dell' ancilla sua, e ciechi loro facesse, lascerà loro liberi per gli occhi che gli cavo.
27 Dentem quoque si excusserit servo vel ancillæ suæ, similiter dimittet eos liberos.
27 E se lo dente traesse allo servo o all'ancilla sua, simigliantemente lascerà loro liberi.
28 Si bos cornu percusserit virum aut mulierem, et mortui fuerint, lapidibus obruetur : et non comedentur carnes ejus, dominus quoque bovis innocens erit.28 Se lo bue col corno percuoterà uomo ovvero femina, e morissino, colle pietre sia morto, e non si mangino le carni loro; e lo signore del bue innocente sarà.
29 Quod si bos cornupeta fuerit ab heri et nudiustertius, et contestati sunt dominum ejus, nec recluserit eum, occideritque virum aut mulierem : et bos lapidibus obruetur, et dominum ejus occident.29 Ma se lo bue sarà stato scorneggiatore da jeri e l'altro di in là, e detto e contestato gli abbiano al signore suo, e non l'abbia rinchiuso, e ucciderà alcuno uomo o femina, il bue colle pietre sia morto, e lo signore di quello uccidano.
30 Quod si pretium fuerit ei impositum, dabit pro anima sua quidquid fuerit postulatus.30 Ma se lo prezzo vi sia imposto, darà per l'anima di colui quello che fia addomandato.
31 Filium quoque et filiam si cornu percusserit, simili sententiæ subjacebit.31 Se lo figliuolo o la figliuola col corno per cuotesse, a somigliante sentenza sottostarà.
32 Si servum ancillamque invaserit, triginta siclos argenti domino dabit, bos vero lapidibus opprimetur.32 E se lo servo o l'ancilla assalisse, trenta sicli d'ariento darà al signore; ma il bue colle pietre sia morto.
33 Si quis aperuerit cisternam, et foderit, et non operuerit eam, cecideritque bos aut asinus in eam,33 Se alcuno aprisse la cisterna e cavassela, e non la ricoprisse, e cadessevi dentro il bue o l'asino,
34 reddet dominus cisternæ pretium jumentorum : quod autem mortuum est, ipsius erit.34 il signore della cisterna renda lo prezzo delle bestie; e quello che sia morto, sia suo.
35 Si bos alienus bovem alterius vulneraverit, et ille mortuus fuerit : vendent bovem vivum, et divident pretium, cadaver autem mortui inter se dispertient.35 Se lo bue d'altrui un altro bue ferisse, ed egli ne morisse, vendano lo bue vivo, e dividano lo prezzo; e lo morto ancora intra loro dividano.
36 Sin autem sciebat quod bos cornupeta esset ab heri et nudiustertius, et non custodivit eum dominus suus : reddet bovem pro bove, et cadaver integrum accipiet.36 Ma se sapea che lo bue era cornazzante da ieri e l'altro di in là, e non guarda a lui lo signore suo, renda lo bue per lo bue, e lo morto intiera mente riceva.