Scrutatio

Giovedi, 8 maggio 2025 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 31


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.1 L’insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).2 Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).3 Un ricco fatica nell’accumulare ricchezze,
e se riposa è per darsi ai piaceri.
4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.4 Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.5 Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.6 Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.7 È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.8 Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.9 Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.10 Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.11 Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.
12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.12 Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.13 Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.14 Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.15 A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.16 Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).17 Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.18 Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.
19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.19 Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.20 Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;23 Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.24 La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.25 Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.26 La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.27 Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...28 Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.29 Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.30 L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.