Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 11


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Fatevi miei imitatori come io lo sono di Cristo.1 Siate miei imitatori, come io pur di Cristo.
2 Vi lodo poi perché vi ricordate molto di me, e conservate le tradizioni come ve le ho trasmesse.2 Vi do lode però, o fratelli, perchè in ogni cosa vi ricordate di me: e quali ve gli ho dati, ritenete i miei documenti.
3 Voglio però che sappiate che capo di ogni uomo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.3 Or voglio, che voi sappiate, come capo di ogni uomo è Cristo: capo poi della donna è l'uomo: e capo di Cristo è Dio.
4 Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al suo capo.4 Ogni uomo, che ora, o profeta col capo coperto, fa disonore al suo capo.
5 Così ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al suo capo, come se fosse rasa;5 E qualunque donna, che ori, o profetizzi a capo scoperto, fa disonore al suo capo: imperocché è lo stesso, che se fosse rasa.
6 che se una donna non si copre, si tagli pure i capelli; ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o essere rasa, allora si copra.6 Conciossiachè se la donna non porta il velo, si tosi eziandio. Che se è indecente per la donna l'esser tosata, o rasa, veli la sua testa.
7 L'uomo non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio, mentre la donna è gloria dell'uomo.7 L'uomo poi non dee velar la sua testa: perché è immagine, e gloria di Dio, ma la donna è gloria dell'uomo.
8 Poiché non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo;8 Imperocché non è dalla donna l'uomo, ma dall'uomo la donna.
9 né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo.9 Conciossiachè non è stato creato l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.
10 Per questo la donna deve portare un segno di dipendenza sul capo, a motivo degli angeli.10 Per questo dee la donna avere sopra il capo la potestà per riguardo degli Angeli.
11 Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo è senza la donna;11 Per altro nè l'uomo senza la Donna, nè la donna senza l'uomo, secondo il Signore.
12 se infatti la donna deriva dall'uomo, anche l'uomo ha vita dalla donna, e tutto proviene da Dio.12 Imperocché siccome la donna dall'uomo, cosi l'uomo per mezzo della donna: tutto poi da Dio.
13 Giudicatene voi stessi: è conveniente che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto?13 Siate giudici voi medesimi: è egli decente che la donna faccia orazione a Dio senza velo?
14 E non ci insegna la natura stessa che è indecoroso per un uomo lasciarsi crescere i capelli,14 E non v' insegna la stessa natura, che è disonorevol per l'uomo il nudrire la chioma?
15 mentre è onorifico per una donna lasciarseli crescere? La chioma è data a lei a guisa di velo.15 Per la donna poi è onore il nudrire la chioma: imperocché i capelli le sono stati dati per velo?
16 Che se alcuno vuole contestare, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le chiese di Dio.16 Che se taluno mostra di amar le contese: noi non abbiamo tale uso, né la Chiesa di Dio.
17 E mentre vi do questi ordini, non posso lodarvi, perché le vostre riunioni non sono per vostro vantaggio, ma per vostro danno.17 Di questo poi vi avverto: non per lodarvi, che vi radunate non con profitto, ma con iscapito.
18 Sento innanzi tutto che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi; e in parte lo credo.18 Primamente adunque adunandovi voi nella Chiesa, sento esservi scissure tra di voi, e in parte lo credo.
19 E' necessario infatti che avvengano anche divisioni tra di voi, affinché si manifestino quelli che sono di virtù provata in mezzo a voi.19 Imperocché fa di mestieri, che sianvi anche delle eresie, affinchè si palesino que', che tra voi sono di buona lega.
20 Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è un mangiare la cena del Signore.20 Quando adunque vi radunate insieme, non è già un mangiare la cena del Signore.
21 Infatti ciascuno, partecipando alla cena, mangia prima il proprio pasto, e così l'uno ha fame e l'altro è ubriaco.21 Imperocché ciascheduno anticipamente prende a mangiar la sua cena. E uno patisce la fame, un altro poi è ubbriaco.
22 Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e fare arrossire chi non ha niente? Che debbo dirvi? Devo lodarvi? In questo non vi lodo!22 Ma e non avete voi case per mangiare, e bere? Ovvero dispregiate la Chiesa di Dio, e fate arrossire quegli, che non han nulla? Che dirovvi? Vi loderò? In questo io non vi lodo.
23 Io ho ricevuto dal Signore quello che vi ho trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane23 Imperocché io ho appreso dal Signore quello, che ho anche insegnato a voi, che il Signore Gesù in quella notte, in cui era tradito, prese il pane,
24 e, reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me".24 E rendute le grazie, lo spezzò, e disse: prendete, e mangiate: questo è il corpo mio, il quale sarà dato (a morte) per voi: fate questo in memoria di me.
25 Allo stesso modo, dopo avere cenato, prese anche il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, tutte le volte che ne berrete, in memoria di me".25 Similmente anche il calice, dopo di aver cenato, dicendo: questo calice è il nuovo testamento nel sangue mio: fate questo tutte le volte, che lo berete, in memoria di me.
26 Quindi tutte le volte che voi mangiate questo pane e bevete a questo calice, annunziate la morte del Signore, finché egli venga.26 Imperocché ogni volta, che mangerete questo pane, e berete questo calice: annuncerete la morte del Signore per fino a tanto che egli venga.
27 Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore indegnamente, è reo del corpo e del sangue del Signore.27 Per la qual cosa chiunque mangerà questo pane, o berà il calice del Signore indegnamente: sarà reo del corpo, e del sangue del Signore.
28 Ciascuno esamini se stesso e poi mangi il pane e beva il calice;28 Provi perciò l'uomo se stesso: e cosi mangi di quel pane, e beva di quel calice.
29 perché chi mangia e beve senza discernere il corpo, mangia e beve la sua condanna.29 Imperocché chi mangia, e beve indegnamente, si mangia, e beve la condannazione: non distinguendo il corpo del Signore.
30 E' per questo che tra voi vi sono molti malati e infermi e un buon numero sono morti.30 Per questo molti tra voi sono infermi, e senza forze, e molti dormono.
31 Che se ci esaminassimo noi stessi, non verremmo giudicati;31 Imperocché se ci giudicassimo da noi stessi, non saremmo certamente giudicati.
32 ma, messi sull'avviso dal Signore, veniamo corretti, per non essere poi condannati insieme al mondo.32 Ma quando siam giudicati, siamo gastigati dal Signore, affinché non siamo condannati con questo mondo.
33 Quindi, o miei fratelli, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.33 Per la qual cosa, fratelli miei, allorché vi radunate per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.
34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, onde non vi raduniate per vostra condanna. Quanto al resto darò disposizioni quando verrò.34 Se uno ha fame, mangi a casa: onde non vi raduniate per essere condannati. Alle altre cose poi, tenuto che io sia, darò ordine.