Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Corinti 11


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1Siate miei imitatori, secondo ch' io sèguito Cristo.2Fratelli, io sì ve lo dico, che per tutte le cose voi si vi ricordiate di me, tenendo li comandamenti che diedi a voi.3Ma voglio che sappiate che Cristo é capo d'ogni uomo; e l'uomo è capo della femina; e Dio è capo di Cristo.4Ogni uomo che ôra, ovver che profeta col capo velato, sì deturpa il suo capo.5E ogni femina che ôra, ovver profeta col capo non velato, si deturpa il suo capo, sì come ella si tosolasse.6E se la femina non si copre il capo con velo, sì si tonda; e se pare male ch' ella si tonda, si veli il suo capo.7Ma l'uomo non dee velare il suo capo; imperò ch' egli è imagine di Dio e gloria; e la femina si è gloria dell' uomo.8Chè l' uomo non fu fatto della femina, ma la femina dell' uomo.9E certo l' uomo non fu creato per la femina, ma la femina fu creata per cagione dell' uomo.10Imperò dee avere copertura sopra il suo capo la femina per li angioli.11Ma per tutto questo nè l'uomo senza la femina, nè la femina senza l' uomo, è nel Signore.12Perciò si come la femina è dell' uomo, così ogni uomo per la femina; ma tutte le cose son fatte da Dio.13Voi medesimi giudicate: questo è egli convenevole, che la femina debba orare col capo scoperto?14Solamente la natura v' ammaestra che (non) è convenevole, e) all' uomo è vergogna s' egli mantiene li capelli lunghi come treccie.15Ma alla femina sì è onore, s' ella ha li capelli lunghi; che i capelli son dati a lei per copertura.16Se alcuno ha veduto tenzonatore intra voi, per questo ( ch' è detto e) dicovi che noi non avemo tale usanza, nè la Chiesa di Dio.17E questo comando, non lodando che voi non vi adunate insieme al meglio, anzi al peggio.18E abbo inteso, che quando che voi v' adunate insieme nella Chiesa di Dio, in prima son divisioni intra voi; e credo in parte.19Chè bisogno è che sieno eresie, perchè si conoscano quelli che son (fermi e) provati.20Adunque adunatevi insieme; questo non è a manducare la cena del Signore.21Chè ciascuno s'apparecchia a manducare la cena sua; e certo uno ha fame, e l' altro è ebrio.22Or non avete voi case, nelle quali voi manduchiate e beviate? se non che avete la Chiesa di Dio in dispetto, e fate vergogna a coloro che non ne possono avere? Adunque che dirò io a voi? Lodovi? ma in questo non vi lodo.23Chè io ricevetti dal Signore quello che io diedi a voi; imperò che il nostro Signore Iesù Cristo, in quella notte che fu tradito, sì pigliò il pane.24E fece grazie a Dio, e ruppelo, e disse: ricevete e manducate, chè questo è il mio corpo che per voi sarà tradito; e questo fate in mia ricordanza.25Simigliantemente, poi ch' egli ebbe cenato, prese il calice, e disse: questo è il calice del nuovo testamento nel mio sangue; e questo fate, quante volte voi berete, in mia commemorazione.26E quante volte voi mangerete di questo pane, e berete il calice, la morte del Signore avrete annunziare insino ch' egli venga.27Adunque qualunque mangerà il pane e berà il calice del Signore indegnamente, colpevole sarà del corpo e del sangue del Signore.28Ma ciascuno si provi (e purifichi); e così mangi di quel pane, e beva di quel calice.29E quelli che mangiano e bevono indegnamente, mangiano a sè il giudicio e bevono, senza detrimento del corpo del Signore.30Imperò intra voi ne sono molti infermi e deboli; e molti ne dormono.31Che se noi medesimi ci giudicassimo, certo non saremmo giudicati.32E mentre che noi ci giudichiamo, dal Signore siamo giudicati, perchè [non] siamo dannati con questo mondo.33Adunque, fratelli miei, quando voi [siete] radunati a mangiare, aspetti l'uno l'altro.34E qualunque ha fame, manduchi a casa; chè voi non vi raguniate in giudicio. L'altre cose disponerò, quando verrò.