Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Salmi 38


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Al corifeo, a Iditun. Cantico di David.1 'Salmo. Di Davide. In memoria.'

2 Dissi: «Custodirò le mie vie, per non peccar con la mia lingua». Posi alla mia bocca un fermaglio, mentre stava l'empio di faccia a me.2 Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
3 Ammutolii e m'umiliai e tacqui più del conveniente; e il dolor mio rincrudì.3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.

4 S'infiammò il mio cuore dentro di me, e nel pensarci su avvampò un fuoco in [me].4 Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
5 Con la mia lingua io parlai:«Fammi conoscere, o Signore, la mia fine, e il numero de' miei giorni qual è, affinchè io sappia quanto mi manca [ancora].5 Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.

6 Ecco, misurabili [a spanne] hai fatto i miei giorni, e l'esser mio è come un nulla dinanzi a te». Davvero è tutto vanità ogni uomo vivente.6 Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
7 Sì, come un'ombra passa l'uomo, e per di più vanamente s'agita. Accumula e non sa per chi raccoglie.7 Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

8 Ed ora qual è la mia aspettazione? non forse il Signore? La mia fiducia è riposta in te.8 Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
9 Da tutte le mie iniquità liberami tu! In ludibrio allo stolto tu m'hai abbandonato.9 Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
10 Ammutolisco e non apro la mia bocca, perchè tu l'hai fatto!10 Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
11 Rimuovi da me le tue percosse;11 Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.

12 sotto la violenza della tua mano io vengo meno. Con i castighi dell'iniquità tu punisci l'uomo, e l'anima sua fai che come regno si conservi. Davvero vanamente s'angustia ogni uomo [vivente].12 Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
13 Ascolta, o Signore, la mia preghiera, e alla mia supplica porgi orecchio, alle mie lagrime non esser sordo. Perchè un forestiero io son presso di te e un pellegrino, come tutti i miei padri.13 Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.

14 Perdonami, sì che refrigerio io abbia, prima che me ne vada e più non sia!14 Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
15 sono come un uomo che non sente e non risponde.

16 In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
17 Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".

18 Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
19 Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
21 mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
23 accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.