Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Giudici 11


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Fuit Iephte Galaadites vir fortissimus, filius meretricis mulieris, quem genuit Galaad.1 Fue in quello tempo uno uomo fortissimo di Galaad, il quale avea nome Iefte, ed era oltimo combattitore, figliuolo d'una femina peccatrice, il quale nacque in Galaad.
2 Habuit autem Galaad uxorem, de qua suscepit filios, qui, postquam creverant, eiecerunt Iephte dicentes: “ Heres in domo patris nostri esse non poteris, quia de altera matre generatus es ”.2 Ed ebbe Galaad una moglie, della quale ebbe figliuoli (madernali e legittimi); quali poi che furono cresciuti, sì cacciarono Iefte, dicendo: tu non potrae esser erede nella casa del padre nostro, imperciò che tu se' nato d'una madre adultera.
3 Quos ille fugiens atque devitans habitavit in terra Tob; congregatique sunt ad eum viri inopes et exierunt cum eo.
3 I quali fuggendo lui, e schivandogli, sì se n' andò nella terra di Tob; (e andàronsene a lui), e raunaronsi uomini poveri (e malandrini) e rubatori; e sì lo seguitavano quasi come uno loro principe (e signore).
4 In illis diebus pugnabant filii Ammon contra Israel.4 In quelli di sì combatterono i figliuoli di Ammon contro ai figliuoli d' Israel.
5 Quibus acriter instantibus, perrexerunt maiores natu de Galaad, ut tollerent in auxilium sui Iephte de terra Tob.5 I quali fortemente (e aspramente) contrastando (ai figliuoli d' Israel), sì si mossono i maggiori (e più nobili) di Galaad, per pigliare in loro ausilio Iefte della terra di Tob.
6 Dixeruntque ad eum: “ Veni et esto princeps noster, et pugnemus contra filios Ammon ”.6 E sì gli dissero: vieni, e sii nostro principe (e signore), e combatti contro ai figliuoli di Ammon.
7 Quibus ille respondit: “ Nonne vos estis, qui odistis me et eiecistis de domo patris mei? Et nunc venistis ad me necessitate compulsi ”.7 Ai quali rispose Iefte: non siete voi coloro, che m'avete in odio, e cacciàstemi della casa del mio padre, e ora siete venuti a me perchè vi stringe la necessità (e il bisogno)?
8 Dixeruntque principes Galaad ad Iephte: “ Ob hanc igitur causam nunc ad te venimus, ut proficiscaris nobiscum et pugnes contra filios Ammon sisque dux omnium, qui habitant in Galaad ”.8 E dissono gli principi di Galaad a Iefte: per questa cagione vegnamo ora a te, acciò che tu vegni con esso noi, e combatti contro ai figliuoli d' Ammon, e che sii (signore e) duca di tutti coloro i quali abitano in Galaad.
9 Iephte quoque dixit eis: “ Si revocatis me, ut pugnem pro vobis contra filios Ammon, tradideritque eos Dominus in manus meas, ego ero princeps vester ”.9 E rispuose loro Iefte: se con verità sete venuti a me, acciò che io combatti per voi contro ai figliuoli di Ammon, e Iddio gli metterà in le mie mani, io sarò poi vostro signore, o no?
10 Qui responderunt ei: “ Dominus, qui haec audit, ipse mediator ac testis est quod secundum verbum tuum faciemus ”.
10 Al quale risposeno: Iddio, che ode queste cose, sì sia interamente testimonio, che noi faremo quelle cose le quali promettiamo.
11 Abiit itaque Iephte cum principibus Galaad, fecitque eum omnis populus principem sui. Locutusque est Iephte omnes sermones suos coram Domino in Maspha.
11 E sì andò Iefte dunque con li principi di Galaad; e tutto quanto il popolo il fece loro principe. E favellò Iefte tutte quante le sue parole e sermoni dinanzi Iddio Signore in Masfa.
12 Et misit Iephte nuntios ad regem filiorum Ammon, qui ex persona sua dicerent: “ Quid mihi et tibi est, quia venisti contra me, ut invaderes terram meam? ”.12 E mandò li messi al re de' figliuoli d' Ammon, i quali si dicessero dalla parte della persona sua: che hai tu a fare meco, che tu se' venuto a me per guastare la terra mia?
13 Quibus ille respondit: “ Quia tulit Israel terram meam, quando ascendit de Aegypto, a finibus Arnon usque Iaboc atque Iordanem; nunc igitur cum pace redde mihi eam ”.13 Al quale rispose il re di Ammon: imperciò il fò io, conciosia cosa che tolse Israel la terra mia, quando venne giuso d'Egitto, da' confini d'Arnon infino in Iaboc e infino al (fiume) Giordano: adunque ora con pace sì la mi rendi.
14 Rursumque Iephte nuntios misit et imperavit eis, ut dicerent regi Ammon:14 Per quali messi un' altra volta mandò Iefte, e comandò loro che dicessero al re di Ammon:
15 “ Haec dicit Iephte: Non tulit Israel terram Moab nec terram filiorum Ammon.15 Questo ti manda a dire Iefte: non tolse Israel la terra di Moab, nè la terra de' figliuoli di Ammon.
16 Sed, quando de Aegypto conscenderunt, ambulavit Israel per solitudinem usque ad mare Rubrum et venit in Cades;16 Ma quando iscesono d' Egitto, sì andò Israel per la solitudine (del deserto) infino al mare rosso, e venne in Cades.
17 misitque nuntios ad regem Edom dicens: “Dimitte, ut transeam per terram tuam”. Qui noluit acquiescere precibus eius. Misit quoque et ad regem Moab, qui et ipse transitum praebere contempsit. Mansit itaque Israel in Cades17 E mandò i messi al re d' Edom [dicendo]: lasciami andare, ch' io passi per la terra tua. Il quale non volse consentire ai loro prieghi. E ancora mandò al re di Moab; il quale ancora si fece beffe di dare loro il passo. E istette Israel in Cades.
18 et pertransiens desertum circuivit ex latere terram Edom et terram Moab venitque contra orientalem plagam terrae Moab et castrametatus est trans Arnon nec voluit intrare terminos Moab; Arnon quippe confinium est terrae Moab.18 E sì attorniò dal lato della terra d' Edom e della terra di Moab; e venne verso (te, cioè verso) le parti d'oriente della terra di Moab, e pose il campo di là da Arnon; e non volse entrare (nè venire) nelli termini di Moab; imperciò che Arnon sì è ne' confini della terra di Moab.
19 Misit itaque Israel nuntios ad Sehon regem Amorraeorum, regem Hesebon, et dixit ei: “Dimitte, ut transeam per terram tuam usque ad locum meum”.19 E mandò il popolo d' Israel messi a Seon re degli Amorrei, il quale abitava in Esebon, e sì gli disse: lasciami, ch' io passi per la terra tua insino al fiume.
20 Qui et ipse Israel verbis diffidens non dimisit eum transire per terminos suos, sed, omni populo suo congregato, egressus est contra eum in Iasa et fortiter resistebat.20 Il quale, ancora egli, dispregiando le parole de' figliuoli d' Israel, non lasciò passare il popolo d' Israel (per li confini e) per li suoi termini; ma raunata moltitudine infinita di gente, sì gli uscì incontro in Iasa, e fortemente gli contrastava.
21 Tradiditque eum Dominus in manu Israel cum omni exercitu suo, qui percussit eum et possedit omnem terram Amorraei habitatoris regionis illius,21 E miselo Iddio nelle mani de' figliuoli d' Israel con tutto l'oste suo; e possedettono tutta la terra dell' Amorreo abitatore di quella contrada,
22 universos fines eius de Arnon usque Iaboc et de solitudine usque ad Iordanem.22 e tutti quanti i termini suoi, di Arnon insino a Iaboc, e della solitudine (del deserto) insino al (fiume) Giordano.
23 Dominus ergo, Deus Israel, subvertit Amorraeum coram populo suo Israel; et tu nunc vis possidere terram eius?23 Adunque Iddio Signore d'Israel cacciò a terra (e uccise) l' Amorreo, combattendo egli contro il popolo suo Israel; e tu ora vogli possedere (e pigliare) la terra [sua]?
24 Nonne ea, quae tibi Chamos deus tuus in possessionem dat, tibi iure debentur? Quae autem Dominus Deus noster victor obtinuit, in nostram cedunt possessionem.24 Or quella terra, la quale possedette Camos, Iddio tuo Signore, ti conviene di ragione? E quella, che Iddio nostro Signore con vittoria prese, dee ve-nire in nostra (parte e) possessione;
25 Num quid melior es Balac filio Sephor rege Moab? Numquid iurgatus est contra Israel et pugnavit contra eum?25 (Quasi dica): se tu non se' forse migliore di Balac, figliuolo di Sefor, re di Moab; o vero che tu ci vogli insegnare, (come noi non sapessimo) ch' egli si turbò contro (ai figliuoli d') Israel, e avesse combattuto contro a lui,
26 Quando habitabat in Hesebon et viculis eius et in Aroer et villis illius et in cunctis civitatibus iuxta Arnon per trecentos annos, quare tanto tempore nihil super hac repetitione tentastis?26 quando abitò in Esebon e nelle ville sue, e in tutte quante le cittadi oltre al (fiume) Giordano, per ispazio di CCC anni. Perchè è già tanto tempo passato, e nulla cosa n' hai fatto dire, nè dimandare quello che ora attendi d' avere per forza?
27 Igitur non ego pecco in te, sed tu contra me male agis indicens mihi bella non iusta. Iudicet Dominus arbiter huius diei inter filios Israel et inter filios Ammon ”.27 Adunque sappi che la colpa non venne da me verso te; ma tu (ingiustamente) male fai contro a me, movendo battaglie non giuste. Giudichi questo Iddio, e sia arbitro in questo dì intra i figliuoli di Ammon e intra i figliuoli d' Israel.
28 Noluitque acquiescere rex filiorum Ammon verbis Iephte, quae per nuntios mandaverat.
28 E non volse consentire il re de' figliuoli di Ammon (nè lasciare) per le parole di Iefte, le quali gli avea mandate a dire per messi suoi.
29 Factus est ergo super Iephte spiritus Domini, et pertransiens Galaad et Manasse venit in Maspha Galaad et inde ad filios Ammon.29 E venne sopra Iefte lo Spirito d' Iddio (cioè lo Spirito santo), e andando intorno a Galaad (cercando) e a Manasse, e a Masfa ancora di Galaad, e quindi passando ai figliuoli d' Ammon,
30 Votum autem vovit Domino dicens: “ Si tradideris filios Ammon in manus meas,30 fece voto, dicendo a Dio: Signore, se tu darai nelle mie mani i figliuoli di Ammon,
31 quicumque primus fuerit egressus de foribus domus meae mihique occurrerit revertenti cum pace a filiis Ammon, eum holocaustum offeram Domino ”.31 chiunque sarà quegli che prima sarà uscito dalle porte della casa mia, e verrammi incontro tornando con pace (e con vittoria) da' figliuoli di Ammon, sì l'offerirò in sacrifizio a Dio Signore.
32 Transivitque Iephte ad filios Ammon, ut pugnaret contra eos; quos tradidit Dominus in manus eius.32 E passò Iefte (oltre) ai figliuoli di Ammon per combattere contro a loro; i quali tutti Iddio gli mise nelle mani.
33 Percussitque eos ab Aroer usque dum venias in Mennith viginti civitates et usque ad Abelcharmim plaga magna nimis; humiliatique sunt filii Ammon a filiis Israel.
33 E prese della città di Aroer infino che vieni alla città di Mennit, che furono venti cittadi, e insino ad Abel, la quale sì è piena di vigne; e diede loro una grande sconfitta, di piaga grande (e di morti). E furono umiliati i figliuoli di Ammon da' figliuoli d' Israel.
34 Revertenti autem Iephte in Maspha domum suam occurrit unigenita filia cum tympanis et choris: non enim habebat alios liberos.34 E tornando Iefte in Masfa nella casa sua, sì gli venne incontro la sua unica figliuola cogli strumenti e colli cimballi; e non avea altro figliuolo nè figliuola.
35 Qua visa, scidit vestimenta sua et ait: “ Heu, filia mi, incurvans incurvasti me! Et tu es in eis, qui me perturbant! Aperui enim os meum ad Dominum et aliud facere non potero ”.35 La quale vedendo Iefte (che ella gli venia incontro), sì stracciò i suoi vestimenti, e disse: guai a me, figliuola mia; ecco che m' hai ingannato, e tu ancora sei ingannata: io sì (feci, e) aprii la bocca mia a Dio (facendo voto che la prima cosa, che uscisse dalle porte della casa mia e venissemi incontro, tornando io in pace e con vittoria, sì la offerieria a Dio in sacrifizio. E ora tu sei istata la prima), e non potrò fare altro (se non quello ch' io promisi).
36 Cui illa respondit: “ Pater mi, si aperuisti os tuum ad Dominum, fac mihi, quodcumque pollicitus es, concessa tibi a Domino ultione atque victoria de hostibus tuis filiis Ammon ”.36 Al quale rispuose la figliuola (e disse): padre mio, se tu apristi la tua bocca a Dio (facendo questo voto), fa ciò che tu hai promesso (a Dio), poi ch' egli t'ha fatto vendetta, e dato vittoria de' tuoi nimici.
37 Dixitque ad patrem: “ Hoc solum mihi praesta, quod deprecor: Dimitte me, ut duobus mensibus circumeam montes et plangam virginitatem meam cum sodalibus meis ”.37 E disse al padre: questo solamente mi dà, di ch' io ti priego: lasciami andare, acciò che due mesi io vada su per i monti, e pianga la mia virginità con le compagne mie (e con le mie cameriere).
38 Cui ille respondit: “ Vade! ”. Et dimisit eam duobus mensibus. Cumque abisset cum sodalibus suis, flebat virginitatem suam in montibus.38 Alla quale rispuose Iefte, (e disse): va. E lasciolla andare così due mesi. Ed essendo andata con le cameriere e con le compagne sue, sì piagnea la sua virginità su per li monti.
39 Expletisque duobus mensibus, reversa est ad patrem suum; et fecit ei, sicut voverat, quae non cognoverat virum. Exinde mos increbuit in Israel, et consuetudo servata est,39 E compiuti i due mesi, sì tornò al padre suo; e fece di lei sì come avea fatto il voto. E mai non sapea che cosa si fosse stato uomo. E da quell'otta crescette l'usanza in Israel, e fue servata la (usanza del voto, e da quello tempo tolse in) consuetudine (in Israel, e fu servata),
40 ut post anni circulum conveniant in unum filiae Israel et plangant filiam Iephte Galaaditae diebus quattuor.
40 che compiuto l'anno sempre mai si raunavano insieme le figliuole d' Israel, e piagnevano la figliuola di Iefte quattro dì.