Vangelo secondo Luca 20
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NOVA VULGATA | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Et factum est in una dierum, docente illo populum in tem plo etevangelizante, supervenerunt principes sacerdotum et scribae cum senioribus | 1 Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani |
2 etaiunt dicentes ad illum: “ Dic nobis: In qua potestate haec facis, aut quisest qui dedit tibi hanc potestatem? ”. | 2 e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità». |
3 Respondens autem dixit ad illos: “Interrogabo vos et ego verbum; et dicite mihi: | 3 E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi: |
4 Baptismum Ioannis de caelo eratan ex hominibus? ”. | 4 il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?». |
5 At illi cogitabant inter se dicentes: “ Si dixerimus:“De caelo”, dicet: “Quare non credidistis illi?; | 5 Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”. |
6 si autem dixerimus: “Exhominibus”, plebs universa lapidabit nos; certi sunt enim Ioannem prophetamesse ”. | 6 Se invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta». |
7 Et responderunt se nescire unde esset. | 7 Risposero quindi di non saperlo. |
8 Et Iesus ait illis: “Neque ego dico vobis in qua potestate haec facio ”. | 8 E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». |
9 Coepit autem dicere ad plebem parabolam hanc: “ Homo plantavit vineam etlocavit eam colonis et ipse peregre fuit multis temporibus. | 9 Poi prese a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo. |
10 Et in temporemisit ad cultores servum, ut de fructu vineae darent illi; cultores autem caesumdimiserunt eum inanem. | 10 Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. |
11 Et addidit alterum servum mittere; illi autem huncquoque caedentes et afficientes contumelia dimiserunt inanem. | 11 Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani vuote. |
12 Et addidittertium mittere; qui et illum vulnerantes eiecerunt. | 12 Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono via. |
13 Dixit autem dominusvineae: “Quid faciam? Mittam filium meum dilectum; forsitan hunc verebuntur”. | 13 Disse allora il padrone della vigna: “Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l’amato, forse avranno rispetto per lui!”. |
14 Quem cum vidissent coloni, cogitaverunt inter se dicentes: “Hic est heres.Occidamus illum, ut nostra fiat hereditas”. | 14 Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: “Costui è l’erede. Uccidiamolo e così l’eredità sarà nostra!”. |
15 Et eiectum illum extra vineamocciderunt. Quid ergo faciet illis dominus vineae? | 15 Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? |
16 Veniet et perdet colonosistos et dabit vineam aliis ”. Quo audito, dixerunt: “ Absit! ”. | 16 Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri». Udito questo, dissero: «Non sia mai!». |
17 Ille autem aspiciens eos ait: “ Quidest ergo hoc, quod scriptum est: “Lapidem quem reprobaverunt aedificantes, hic factus est in caput anguli”? | 17 Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: «Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo? |
18 Omnis, qui ceciderit supra illum lapidem, conquassabitur; supra quem autemceciderit, comminuet illum ”. | 18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato». |
19 Et quaerebant scribae et principes sacerdotummittere in illum manus in illa hora et timuerunt populum; cognoverunt enim quodad ipsos dixerit similitudinem istam. | 19 In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l’aveva detta per loro. |
20 Et observantes miserunt insidiatores, qui se iustos simularent, ut caperenteum in sermone, et sic traderent illum principatui et potestati praesidis. | 20 Si misero a spiarlo e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore. |
21 Etinterrogaverunt illum dicentes: “ Magister, scimus quia recte dicis et doceset non accipis personam, sed in veritate viam Dei doces. | 21 Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità. |
22 Licet nobis daretributum Caesari an non? ”. | 22 È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?». |
23 Considerans autem dolum illorum dixit ad eos: | 23 Rendendosi conto della loro malizia, disse: |
24 “ Ostendite mihi denarium. Cuius habet imaginem et inscriptionem? ”. | 24 «Mostratemi un denaro: di chi porta l’immagine e l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». |
25 At illi dixerunt: “ Caesaris ”. Et ait illis: “ Reddite ergo, quaeCaesaris sunt, Caesari et, quae Dei sunt, Deo ”. | 25 Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio». |
26 Et non potuerunt verbumeius reprehendere coram plebe et mirati in responso eius tacuerunt. | 26 Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. |
27 Accesserunt autem quidam sadducaeorum, qui negant esse resurrectionem, etinterrogaverunt eum | 27 Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: |
28 dicentes: “ Magister, Moyses scripsit nobis, si frateralicuius mortuus fuerit habens uxorem et hic sine filiis fuerit, ut accipiat eamfrater eius uxorem et suscitet semen fratri suo. | 28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. |
29 Septem ergo fratres erant:et primus accepit uxorem et mortuus est sine filiis; | 29 C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. |
30 et sequens | 30 Allora la prese il secondo |
31 et tertiusaccepit illam, similiter autem et septem non reliquerunt filios et mortui sunt. | 31 e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. |
32 Novissima mortua est et mulier. | 32 Da ultimo morì anche la donna. |
33 Mulier ergo in resurrectione cuius eorumerit uxor? Si quidem septem habuerunt eam uxorem ”. | 33 La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». |
34 Et ait illis Iesus: “Filii saeculi huius nubunt et traduntur ad nuptias; | 34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; |
35 illi autem, qui dignihabentur saeculo illo et resurrectione ex mortuis, neque nubunt neque ducuntuxores. | 35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: |
36 Neque enim ultra mori possunt: aequales enim angelis sunt et filiisunt Dei, cum sint filii resurrectionis. | 36 infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. |
37 Quia vero resurgant mortui, etMoyses ostendit secus rubum, sicut dicit: “Dominum Deum Abraham et Deum Isaacet Deum Iacob”. | 37 Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. |
38 Deus autem non est mortuorum sed vivorum: omnes enim vivuntei ”. | 38 Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». |
39 Respondentes autem quidam scribarum dixerunt: “ Magister, benedixisti ”. | 39 Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». |
40 Et amplius non audebant eum quidquam interrogare. | 40 E non osavano più rivolgergli alcuna domanda. |
41 Dixit autem ad illos: “ Quomodo dicunt Christum filium David esse? | 41 Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide, |
42 Ipseenim David dicit in libro Psalmorum: “Dixit Dominus Domino meo: Sede a dextris meis, | 42 se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra |
43 donec ponam inimicos tuos scabellum pedum tuorum”. | 43 finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi? |
44 David ergo Dominum illum vocat; et quomodo filius eius est? ”. | 44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?». |
45 Audiente autem omni populo, dixit discipulis suis: | 45 Mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai suoi discepoli: |
46 “ Attendite ascribis, qui volunt ambulare in stolis et amant salutationes in foro et primascathedras in synagogis et primos discubitus in conviviis, | 46 «Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti; |
47 qui devorant domosviduarum et simulant longam orationem. Hi accipient damnationem maiorem ”. | 47 divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». |