Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ezechiele 24


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est verbum Do mini ad me in anno nono, in mense decimo, decimamensis, dicens:1 E fu fatta la parola di Dio a me nello anno nono, nel mese decimo, a' X del mese, e disse:
2 “Fili hominis, scribe tibi nomen diei huius, in quaaggressus est rex Babylonis adversum Ierusalem hodie.2 O figliuolo d' uomo, scrivi a te lo nome di questo dì, nel quale di sì è confermato lo re di Babilonia inverso Ierusalem oggi (questo dì'.
3 Et dices per proverbiumad domum irritatricem parabolam et loqueris ad eos: Haec dicit Dominus Deus:
Pone ollam; pone, inquam,
et mitte in ea aquam.
3 E dirai per proverbio la parabola alla casa irritatrice, e parlerai loro: questo dice lo Signore Iddio: poni la pentola (di rame), io dico; ponila, e mettivi dell' acqua.
4 Congere frusta eius in ea,
omnem partem bonam, femur et armum,
electis ossibus imple eam,
4 E acconcia e raduna li pezzi (della pecora) in quella pentola, ogni buona parte, la ventresca, le spalle e le cosce, che sia parte eletta e piena d'ossa.
5 pinguissimum pecus assume.
Compone quoque struem lignorum sub ea;
effervescant frusta eius,
et coque ossa illius in medio eius.
5 E togli una grassissima pecora (e lo più grasso che vi sia), e componi l' ordinazioni dell' ossa sotto quella; bollìo la sua cocitura, e le ossa furono spartite dalla carne nel mezzo della pentola.
6 Propterea haec dicit Dominus Deus:
Vae civitati sanguinum,
ollae, cuius rubigo in ea est,
et rubigo eius non exivit de ea!
Per partes et per partes suas eice ex ea,
neque cadat super eam sors.
6 Per questo dice lo Signore Iddio: guai alla città di sangue, (che abbia fatto omicidio), alla pentola la cui rossezza sia in lei, e la sua rossezza non uscio di lei; cacciala per le sue parti; la ventura buona non cadde sopra lei.
7 Sanguis enim eius in medio eius est,
super limpidissimam petram effudit illum;
non effudit illum super terram,
ut possit operiri pulvere;
7 Però che lo suo sangue sì è nel mezzo di lei, e sparse quello sangue sopra la pietra molto piana; non lo sparse sopra la terra, acciò che fusse potuto ricoprire con polvere.
8 ut superducerem indignationem meam
et vindicta ulciscerer,
dedi sanguinem eius
super petram limpidissimam, ne operiretur.
8 Acciò ch' io adducessi di sopra la mia indegnazione, e vendicassimi con vendetta, io diedi lo suo sangue sopra la pietra pianissima acciò che non si coprisse.
9 Propterea haec dicit Dominus Deus:
Vae civitati sanguinum,
cuius ego grandem faciam pyram!
9 Però questo dice lo Signore Iddio: guai alla città del sangue (cioè omicidiale), lo cui radunamento di legne (e d' ossa) io farò grande.
10 Congere ligna, succende ignem,
coque carnes usque ad consumptionem
et effunde ius,
et ossa comburentur.
10 Raduna le ossa, le quali io arderò col fuoco; la carne si consumerà, e tutta l' universa composizione, (cioè composizione di carne, sì come quando si mette al fuoco, tutta) si cocerà, e le ossa diventeranno chete.
11 Relinque quoque eam super prunas vacuam,
ut incalescat, et ardescat aes eius,
et confletur in medio eius inquinamentum eius,
et consumatur rubigo eius.
11 E ponila sopra li carboni võta, acciò che si scaldi, e lo suo rame diventi liquido, e fondasi nel mezzo del fuoco la sua bruttura, e la sua rossezza si consumi.
12 Multo labore sudatum est,
et non exibit de ea nimia rubigo eius,
neque per ignem.
12 E sudò (cioè si lessò) con molta fatica, e non uscio di lei la sua troppo rossezza, nè anche per fuoco.
13 Immunditia tua execrabilis, quia mundare te volui, et non es mundata asordibus tuis; sed nec mundaberis prius, donec quiescere faciam indignationemmeam in te.13 Tu se' esecrabile nella bruttura; però ch' io ti volli nettare, e non se' netta delle tue sozzure; ma tu non sarai nettata in prima, per sin a tanto ch' io farò in te riposare la mia indegnazione.
14 Ego Dominus locutus sum; veniet et faciam: non indulgebo necparcam nec placabor. Iuxta vias tuas et iuxta opera tua iudicabo te ”, dicitDominus.14 Io Signore hoe parlato: venuto è (cioè l' assedio), e farò; e non poserò, nè perdonerò, nè non mi adumilierò; io t' hoe giudicato secondo le tue vie, e secondo ch' io hoe trovato di te, dice lo Signore Iddio.
15 Et factum est verbum Domini ad me dicens:15 E fue fatta la parola di Dio a me, dicendo:
16 “ Fili hominis, ecce ego tolloa te delicias oculorum tuorum in plaga, et non planges neque plorabis, nequefluent lacrimae tuae.16 O figliuolo d' uomo, ecco, io tolgo la cosa desiderabile de' tuoi occhi con piaga; e non piagnerai, e non scorreranno le tue lacrime.
17 Ingemisce tacens, mortuorum luctum non facies, coronatua circumligata sit tibi, et calceamenta tua pones in pedibus tuis nec amictuora velabis nec cibos lugentium comedes ”.17 Piagni tacendo, e non farai pianto de' morti; la tua corona sia legata a te attorno, e li tuoi calzamenti saranno nelli tuoi piedi, e non ricoprirai la tua faccia, (cioè: non portare vedovatico de' tuoi morti), nè mangerai cibo de' piagnenti.
18 Locutus sum ergo ad populummane, et mortua est uxor mea vespere; fecique mane, sicut praeceperat mihi.18 Io parlai al popolo la mattina, e la mia moglie morì la sera; e feci la mattina, come m' avea comandato lo Signore.
19 Et dixit ad me populus: “ Quare non indicas nobis, quid ista significent, quaetu facis? ”.19 E lo popolo disse a me: per che non ci dimostri (e per che non ci manifesti) quello che queste cose significano, le quali tu fai?
20 Et dixi ad eos: “ Sermo Domini factus est ad me dicens:20 E dissi a loro: la parola di Dio si fece a me, dicendo:
21 Loquere domui Israel: Haec dicit Dominus Deus: Ecce ego polluam sanctuariummeum, superbiam roboris vestri et delicias oculorum vestrorum et sollicitudinemanimae vestrae. Filii vestri et filiae, quas reliquistis, gladio cadent.21 Parla alla casa d'Israel: questo dice lo Signore Iddio: ecco io corromperò lo mio santuario la superbia della vostra signoria, lo desiderio delli vostri occhi, e sopra quella cosa dove ha paura la vostra anima; i vostri figliuoli e le vostre figliuole, li quali voi abbandonaste, cadranno di coltello.
22 Etfacietis, sicut feci: ora amictu non velabitis et cibos lugentium non comedetis,22 E farete come io feci; non vi velerete la faccia con amitto, (cioè con copritura), e non mangerete cibi di piagnenti.
23 coronas habebitis in capitibus vestris et calceamenta in pedibus, nonplangetis neque flebitis, sed tabescetis in iniquitatibus vestris, etunusquisque gemet ad fratrem suum.23 E averete corone ne' vostri capi, e calzamenti ne' piedi; non piagnerete; tacerete nelle vostre iniquitadi, e ciascuno gemerà al suo fratello.
24 Eritque Ezechiel vobis in portentum: iuxtaomnia, quae fecit, facietis, cum venerit istud, et scietis quia ego DominusDeus.
24 Ed Ezechiel sarà a voi in significazione mirabilmente; secondo tutte quelle cose, ch' egli fece, voi farete quando verrà questo; e saprete ch' io sono lo Signore Iddio.
25 Et tu, fili hominis, ecce in die, quo tollam ab eis fortitudinem eorum etgaudium magnificentiae et delicias oculorum eorum et desiderium animae eorum,filios et filias eorum;25 E tu, figliuolo d' uomo, ecco, nel dì nel quale da loro torrò la forza e l'allegrezza della dignitade e lo desiderio delli loro occhi, sopra lo quale desiderio si riposano le loro anime, e li loro figliuoli e le loro figliuole;
26 in die illa, cum venerit fugiens ad te, ut annuntiettibi,26 in quel dì, quando verrà a te fuggendo, acciò ch' ello annunzii a te;
27 in die, inquam, illa aperietur os tuum cum eo, qui fugit; et loqueriset non silebis ultra erisque eis in portentum, et scient quia ego Dominus ”.
27 in quel die, dico, tu aprirai la tua bocca con colui il quale fugge; e parlerai, e non tacerai più, e sarai loro esemplo; e saprete ch' io sono lo Signore Iddio.