Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Geremia 3


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Si dimiserit vir uxorem suam,
et recedens ab eo
duxerit virum alterum,
numquid revertetur ad eam ultra?
Numquid non polluta
et contaminata est terra illa?
Tu autem fornicata es cum amatoribus multis
et reverteris ad me?,
dicit Dominus.
1 (Dal popolo) volgarmente si dice: se l'uomo lascia la sua moglie, e partendosi da lui torrà uno altro marito, or tornerae più a lei? or non sarà corrutta e contaminata quella femina? E tu hai fatto fornicazione con molti amatori; ma pure ritorna a me, dice Iddio, e io ti riceverò.
2 Leva oculos tuos ad colles et vide,
ubi non prostrata sis.
In viis sedebas exspectans eos
quasi Arabs in solitudine;
et polluisti terram
in fornicationibus tuis et in malitia tua.
2 Lieva (e alza) li tuoi occhi in diritto, e vedi (e considera) dove tu se' gittata (e abbattuta); tu sedevi nelle vie aspettando loro, come fa lo ladro nel bosco; e hai corrotta la terra colle tue fornicazioni e malizie.
3 Quam ob rem prohibitae sunt stillae pluviarum,
et serotinus imber non fuit.
Frons mulieris meretricis facta est tibi;
noluisti erubescere.
3 E perciò sono vietate le gocciole della terra, cioè che non piova, e lo vento acquatico serotino non verrà; tu hai fronte (e faccia) di meretrice, e non ti volesti vergognare.
4 Nonne amodo vocas me: “Pater meus,
dux adulescentiae meae tu es!
4 Adunque oggi mai mi chiama, e di': padre mio, se' tu guida (e guardia) della mia virginitade.
5 Numquid irascetur in perpetuum
aut perseverabit in finem?”.
Ecce locuta es
et fecisti mala et praevaluisti ”.
5 Or ti adirerai in perpetuo, ovver persevererai nella fine? Ecco tu hai parlato, e fatto male, e potesti (bene per parole di penitenza, biastemare con parole di superbia, e ponesti ad effetto la tua mala cogitazione, e mostrasti contro all' uomo la tua fortezza, acciò che tu potessi fare con opera quello che tu trattavi con parole).
6 Et dixit Dominus ad me in diebus Iosiae regis: “ Numquid vidisti, quaefecerit aversatrix Israel? Abiit sibimet super omnem montem excelsum et sub omniligno frondoso et fornicata est ibi.6 E disse Iddio a me nel tempo di Iosia re: non hai tu veduto quello che ha fatto la mia avversaria, cioè la casa d' Israel? ella andò in su ogni alto (e grande) monte, e sotto [ogni] arbore fronduto, e ivi commise fornicazione.
7 Et dixi: “Cum fecerit haec omnia, ad merevertetur”; et non est reversa. Et vidit praevaricatrix soror eius, Iuda;7 E conciosia cosa che avesse fatto tutte queste cose, dissi io ritorni ella a me; ed ella non ritornò. E vide la prevaricatrice sua sorella (casa) di Giuda (cioè ch' ella era simile),
8 et vidit quia pro eo quod moechata esset aversatrix Israel, dimisissem eam etdedissem ei libellum repudii, et non timuit praevaricatrix Iuda, soror eius, sedabiit et fornicata est etiam ipsa;8 che io l' avea abbandonata, però che avea commesso (prevaricazione, ovvero) fornicazione (collo suo corpo e opera di adulterio), e avea a lei dato libello di rifiuto; e non temette la prevaricatrice (casa) di Giuda sua sorella, ma andò an ch' ella, e commise fornicazione.
9 et facilitate fornicationis suaecontaminavit terram et moechata est cum lapide et ligno.9 E colla agevolezza della sua fornicazione si ha contaminata (e corrotta) la terra, e avea peccato colle pietre e colla imagine dello legno (in opera di fornicazione).
10 Sed in omnibus hisnon est reversa ad me praevaricatrix soror eius Iuda in toto corde suo sed inmendacio ”, ait Dominus.10 E con tutte queste cose non ha voluto ritornare a me la prevaricatrice sua sorella (la casa) di Giuda con tutto lo suo cuore, ma pure con menzogna, dice Iddio.
11 Et dixit Dominus ad me: “ Iustificavit animam suam aversatrix Israelcomparatione praevaricatricis Iudae.11 E disse Iddio a me: la casa d' Israel prevaricatrice è giustificata, a comparazione della casa di Giuda.
12 Vade et clama sermones istos contraaquilonem et dices:
Revertere, aversatrix Israel,
ait Dominus,
et non avertam faciem meam a vobis,
quia pius ego sum,
dicit Dominus,
et non irascar in perpetuum.
12 Va e grida (e di') queste parole inverso la parte d'aquilone: o avversaria casa d' Israel, ritorna, e non nasconderò la mia faccia da voi; però ch' io sono santo, dice Iddio, e non mi adirerò in perpetuo.
13 Verumtamen scito iniquitatem tuam,
quia in Dominum Deum tuum praevaricata es
et dispersisti vias tuas alienis
sub omni ligno frondoso;
et vocem meam non audistis,
ait Dominus.
13 Ma io voglio che tu sappi la tua iniquitade, chè tu se' prevaricata (e hai peccato) contro al tuo Signore; e hai sparto le tue vie alli stranieri sotto ogni arbore fronduto, e la mia voce non udisti, dice Iddio.
14 Convertimini, filii, qui aversi estis a me, dicit Dominus, quia ego Dominusvester sum; et assumam vos unum de civitate et duos de cognatione et introducamvos in Sion;14 Ah, figliuoli miei, convertitevi e ritornate a me, dice Iddio; però ch' io sono lo vostro uomo, e io trarrò da voi uno della città, e due del parentado, e menerov vi dentro in Sion.
15 et dabo vobis pastores iuxta cor meum, et pascent vos scientiaet doctrina.15 E darovvi pastori secondo lo mio volere, e pasceranno voi di scienza e di dottrina.
16 Cumque multiplicati fueritis et creveritis in terra in diebusillis, ait Dominus, non dicent ultra: “Arca testamenti Domini”, nequeascendet super cor, neque recordabuntur illius, nec requiretur, nec fiet ultra.16 E quando sarete moltiplicati e cresciuti sopra la terra, dice Iddio, in quello tempo non diranno più: Arca del testamento di Dio; e non salirà sopra lo cuore, e non si ricorderanno di quella, e non sarà visitata, e non si farà più.
17 In tempore illo vocabunt Ierusalem Solium Domini, et congregabuntur ad eamomnes gentes in nomine Domini in Ierusalem; et non ambulabunt ultra postpravitatem cordis sui pessimi.17 In quel tempo chiameranno Ierusalem Sedia. di Dio; e (allora) si raduneranno a lei tutte le genti in Ierusalem nel nome di Dio, e non anderanno dopo il pravo suo cuore e pessimo.
18 In diebus illis ibit domus Iudae ad domumIsrael, et venient simul de terra aquilonis ad terram, quam dedi in hereditatempatribus vestris.18 In quelli dì anderà la casa di Giuda alla casa d' Israel, e verranno insieme dalla terra d'aquilone alla terra che io diedi alli (antichi) padri vostri.
19 Ego autem dixi:
Quomodo ponam te in filiis
et tribuam tibi terram desiderabilem,
hereditatem praeclarissimam inter gentes?
Et dixi: Patrem vocabitis me
et post me ingredi non cessabitis.
19 Ma Iddio disse: come ti porrò io in figliuoli, e come ti darò io la terra desiderabile, ereditate molto (bella e molto) chiara dello esercito delle genti? E io dissi: tu mi chiamerai padre, e non cesserai (di venire e) d' entrare di drieto da me.
20 Sed, quomodo contemnit mulier amatorem suum,
sic contempsistis me, domus Israel ”,
dicit Dominus.
20 Ma come se la femina dispregia (e hae per niente) lo suo amadore, così m' hae dispregiato (e avuto per niente) la casa d' Israel, dice lo Signore Iddio.
21 Vox in collibus audita est,
ploratus et supplicatio filiorum Israel,
quoniam iniquam fecerunt viam suam,
obliti sunt Domini Dei sui.
21 La voce è udita per le vie, (cioè) pianto e grande ululare de' figliuoli d' Israel; però che hanno menata la loro via iniqua (e malvagia), e hanno dimenticato lo loro Signore Iddio.
22 “ Convertimini, filii, qui aversi estis a me,
et sanabo aversiones vestras ”.
“ Ecce nos venimus ad te;
tu enim es Dominus Deus noster.
22 O figliuoli, convertitevi e ritornate a Dio, e sanerò le vostre avversitadi (e le vostre tribulazioni). Ecco noi vegniamo a te; però che tu se' nostro Signore Iddio.
23 Vere mendaces erant colles
et tumultus montium;
vere in Domino Deo nostro
salus Israel.
23 Veramente bugiardi erano li colli e la moltitudine de' monti; veramente che la salute d'Israel è nel nostro Signore Iddio.
24 Confusio comedit laborem patrum nostrorum
ab adulescentia nostra,
greges eorum et armenta eorum,
filios eorum et filias eorum.
24 La confusione divorò (e mangiò) la fatica de' nostri padri dalla nostra giovinezza, le greggie loro e li armenti loro, e li loro figliuoli e le loro figliuole (si mangiò e divorò la confusione).
25 Dormiemus in confusione nostra,
et operiet nos ignominia nostra,
quoniam Domino Deo nostro peccavimus
nos et patres nostri
ab adulescentia nostra usque ad hanc diem
et non audivimus vocem Domini Dei nostri ”.
25 Dormiremo nella nostra confusione, e la nostra abominazione ci coprirà; però che peccammo al nostro Iddio, noi e li padri nostri, dalla nostra giovinezza insino a questo dì d'oggi; e noi non udimmo (nè udire volemmo) la voce (e la dottrina) del nostro Signore Iddio.