Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Giobbe 21


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DIODATINOVA VULGATA
1 E GIOBBE rispose, e disse:1 Respondens autem Iob dixit:
2 Date udienza al mio ragionamento, E ciò mi sarà in vece delle vostre consolazioni.2 “ Audite, quaeso, sermones
meos,
et sint haec consolationes vestrae.
3 Comportatemi che io parli; E poichè avrò parlato, beffatevi pure.3 Sustinete me, et ego loquar;
et post verba mea ridebitis.
4 Quant’è a me, il mio lamento si addirizza egli ad un uomo? E perchè non sarebbe distretto lo spirito mio?4 Numquid contra hominem disputatio mea est,
ut merito non debeam impatiens fieri?
5 Riguardate a me, e stupite, E mettetevi la mano in su la bocca.5 Attendite me et obstupescite
et superponite digitum ori vestro.
6 Io stesso, quando me ne ricordo, sono tutto attonito, E la carne mia ne prende orrore6 Et ego, quando recordatus fuero, pertimesco,
et concutit carnem meam tremor.
7 Perchè vivono gli empi? Perchè invecchiano, ed anche son forti e vigorosi?7 Quare ergo impii vivunt,
senuerunt confortatique sunt divitiis?
8 La lor progenie è stabilita nel lor cospetto, insieme con loro; E i lor discendenti son davanti agli occhi loro.8 Semen eorum permanet coram eis,
et progenies eorum in conspectu eorum.
9 Le case loro non sono se non pace, senza spavento; E la verga di Dio non è sopra loro.9 Domus eorum securae sunt et pacatae,
et non est virga Dei super illos.
10 I lor tori ammontano, e non fallano; Le lor vacche figliano, e non isperdono.10 Bos eorum concepit et non abortivit,
vacca peperit et non est privata fetu suo.
11 Essi mandano fuori i lor fanciulletti come pecore; E i lor figliuoli van saltellando.11 Egrediuntur quasi greges parvuli eorum,
et infantes eorum exsultant lusibus.
12 Essi alzano la voce col tamburo e con la cetera; E si rallegrano al suon dell’organo.12 Tenent tympanum et citharam
et gaudent ad sonitum organi.
13 Logorano la loro età in piacere, E poi in un momento scendono nel sepolcro.13 Ducunt in bonis dies suos
et in puncto ad inferna descendunt.
14 Quantunque abbiano detto a Dio: Dipartiti da noi; Perciocchè noi non prendiam piacere nella conoscenza delle tue vie.14 Qui dixerant Deo: “Recede a nobis!
Scientiam viarum tuarum nolumus.
15 Che è l’Onnipotente, che noi gli serviamo? E che profitto faremo se lo preghiamo?15 Quis est Omnipotens, ut serviamus ei,
et quid nobis prodest, si oraverimus illum?”.
16 Ecco, il ben loro non è egli nelle lor mani? Sia il consiglio degli empi lungi da me16 Sint in manu eorum bona sua;
consilium vero impiorum longe sit a me.
17 Quante volte avviene egli che la lampana degli empi sia spenta, E che la lor ruina venga loro addosso, E che Iddio dia loro tormenti nella sua ira per lor parte?17 Quam saepe lucerna impiorum exstinguitur,
et superveniet eis pernicies,
et dolores dividet in furore suo?
18 E che sieno come paglia al vento, E come pula che il turbo invola?18 Erunt sicut paleae ante faciem venti,
et sicut favilla, quam turbo dispergit.
19 E che Iddio riserbi a’ lor figliuoli la violenza da loro usata; O che egli la renda a loro stessi, e ch’essi lo sentano?19 “Servabitne Deus filiis iniquitatem eius?”.
Retribuat illi, ut sciat.
20 E che gli occhi loro veggano la lor ruina, E ch’essi bevano dell’ira dell’Onnipotente?20 Videbunt oculi eius interfectionem suam,
et de furore Omnipotentis bibet.
21 Perciocchè del rimanente, quale affezione avranno essi alle lor case, Da che il numero de’ lor mesi sarà stato troncato?21 Quid enim ad eum pertinet de domo sua post se,
et si numerus mensium eius recidetur?
22 Potrebbesi insegnar scienza a Dio? Conciossiachè egli sia quel che giudica gli eccelsi.22 Numquid Deum docebit quispiam scientiam,
qui excelsos iudicat?
23 Colui muore nel colmo della felicità, In compiuta pace e tranquillità.23 Iste moritur robustus et sanus,
dives et felix;
24 Le sue secchie son piene di latte, E le sue ossa sono abbeverate di midolla.24 viscera eius plena sunt adipe,
et medullis ossa illius irrigantur.
25 E costui muore, essendo in amaritudine d’animo, E non avendo giammai mangiato con diletto.25 Alius vero moritur in amaritudine animae
absque ullis opibus;
26 Amendue giacciono nella polvere, E i vermini li coprono26 et tamen simul in pulvere dormient,
et vermes operient eos.
27 Ecco, io conosco i vostri pensamenti, E i malvagi discorsi che voi fate contro a me a torto.27 Certe novi cogitationes vestras
et sententias contra me iniquas.
28 Perciocchè voi direte: Ove è la casa del magnifico? Ed ove sono i padiglioni ove abitavano gli empi?28 Dicitis enim: “Ubi est domus principis,
et ubi tabernacula impiorum?”.
29 Non vi siete voi giammai informati da coloro che fanno viaggi? Voi non disdirete già i segnali ch’essi ne dànno;29 Nonne interrogastis quemlibet de viatoribus
et signa eorum non agnovistis?
30 Che il malvagio è riparato al giorno della ruina, Quando le ire sono sparse.30 Quia in diem perditionis servatur malus
et ad diem furoris abducetur.
31 Chi gli rappresenterà la sua via in faccia? E chi gli farà la retribuzione di ciò ch’egli ha fatto?31 Quis arguet coram eo viam eius,
et, quae fecit, quis reddet illi?
32 Poi appresso egli è portato ne’ sepolcri, E non attende più ad altro che all’avello.32 Ipse ad sepulcra ducetur,
et super tumulum vigilabunt.
33 I cespi della valle gli son dolci; Ed egli si tira dietro tutti gli uomini, Siccome davanti a lui ne son iti innumerabili.33 Dulces erunt ei glebae vallis,
et post se omnem hominem trahet
et ante se innumerabiles.
34 Come dunque mi consolate voi vanamente? Conciossiachè nelle vostre repliche vi sia sempre della prevaricazione34 Quomodo igitur consolamini me frustra,
et responsionis vestrae restat perfidia? ”.