Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 27


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Per necessitade molti peccheranno; e chi cerca d'arricchire volge l'occhio suo in altra parte.1 Propter lucrum multi deliquerunt;
et, qui quaerit locupletari, avertet oculum suum.
2 Così come in mezzo il congiugnimento delle pietre si ficca il palo, così fra la vendita e la compera s'angoscerà nelli peccati.2 Sicut in medio compaginis lapidum palus figitur,
sic et inter medium venditionis et emptionis constringitur peccatum.
3 E il peccatore s' attriterae col peccato.3
4 Se tu non ti manterrai nel timore di Dio istantemente, tosto si sovvertirae la casa tua.4 Si non in timore Domini tenueris te,
instanter cito subvertetur domus tua.
5 Sì come nella foratura del crivello rimane la polvere, così la tribulazione dell' uomo nello pensiero suo.5 Sicut in percussura cribri remanent quisquiliae,
sic peripsemata hominis in cogitatu illius.
6 La fornace esamina li vaselli della terra, e la tentazione della tribulazione prova gli uomini giusti.6 Vasa figuli probat fornax,
et homines iustos tentatio tribulationis.
7 Sì come l'agricoltura del legno mostra il frutto suo, così mostra la parola il pensiero del cuore dell' uomo.7 Sicut rusticationem ligni ostendit fructus illius,
sic verbum ex cogitatu cordis hominis.
8 Non laudare l'uomo inanzi ch' egli parli; questo è uno tentamento d' uomini.8 Ante sermonem non laudes virum:
haec enim tentatio est hominum.
9 Se tu cercherai giustizia, piglierai quella; e sì te la vestirai, sì come la vestimenta linea sacerdotale dello onore, e abiterai con lei, ed ella ti difenderà in sempiterno, e troverai il fondamento nel die della conscienza.9 Si sequaris iustitiam, apprehendes illam
et indues quasi poderem honoris
et inhabitabis cum ea, et proteget te in sempiternum,
et in die agnitionis invenies firmamentum.
10 Li uccelli si radunano ai somiglianti a loro; e la veritade si ritorna a coloro che l' usano.10 Volatilia ad sibi similia conveniunt,
et veritas ad eos, qui operantur illam, revertetur.
11 I lione agguata alla sua caccia; così li peccati a chi adoperano iniquitadi.11 Leo venationi insidiatur semper,
sic peccata operantibus iniquitates.
12 L'uomo santo sta nella sua sapienza sì come il sole; però che il matto si muta sì come la luna.12 Loquela timorati semper in sapientia manet;
stultus autem sicut luna mutatur.
13 Quando tu sarai nel mezzo degl' insensati, salva la parola a tempo, (cioè quando se' tra li savi); ma tra coloro che pensano sarai (giudice) continuo.13 In medio insensatorum serva tempus,
in medio autem cogitantium assiduus esto.
14 Il parlare delli peccanti sì è odioso, e il riso loro nelli diletti del peccato.14 Loquela stultorum odiosa,
et risus illorum in deliciis peccati.
15 Il parlare di colui che molto giura genererae oppilazione al capo; e la irriverenza sua sarà otturamento alle orecchie.15 Loquacitas multum iurantis horripilationem capiti statuet,
et rixa illorum obturatio aurium.
16 Spandimento di sangue nella zuffa de' superbi; il maledicimento di quelli è grave udire.16 Effusio sanguinis rixa superborum,
et maledictio illorum auditus gravis.
17 Colui che manifesta li secreti dello amico, uccide la fede, e non troverae amico all' animo suo.17 Qui denudat arcana, amici fidem perdit
et non inveniet amicum ad animum suum:
18 Ama il prossimo, e congiugni la fede con colui.18 dilige amicum et coniungere fide cum illo;
19 E se tu paleserai li suoi occulti, non seguitare poi lui.19 quod, si denudaveris absconsa illius,
non persequeris post eum.
20 Così è l' uomo che perde l' amico; così quello che perde l' amistade del prossimo.20 Sicut enim homo, qui extulit mortuum suum,
sic et qui perdit amicitiam proximi sui;
21 Sì come colui che lascia andare l'uccello della mano sua, così abbandonasti il prossimo tuo, e non lo ripiglierai.21 et sicut qui dimittit avem de manu sua,
sic dereliquisti proximum tuum et non eum capies.
22 Non lo seguirai, però ch' egli è molto dalla lunga; egli fugge come cervia dello laccio, però che l'anima sua è fedita.22 Non illum sequaris, quoniam longe abest;
effugit enim quasi caprea de laqueo,
quoniam vulnerata est anima eius;
23 E non la potrai più legare teco; e la prima concordanza è maledetta.23 ultra eum non poteris colligare.
Et maledicti est concordatio,
24 Spogliare li segreti dello amico, sì è disperazione dell' anima [in]felice.24 denudare autem amici mysteria
amputatio spei est.
25 Colui che batte gli occhi, fabbrica cose inique, e niu?o il divelle da sè.25 Annuens oculo fabricat iniqua;
qui novit eum, recedet ab illo.
26 Nel conspetto degli occhi tuoi scalpiterae la bocca sua, e si maraviglierae sopra le tue parole; ultimamente proverae la bocca sua, e nelle parole tue darae scandalo.26 In conspectu oculorum tuorum condulcabit os suum
et super sermones tuos admirabitur;
novissime autem pervertet os suum
et in verbis tuis dabit scandalum.
27 Molte cose odiai (sapienza), e non agguagliai a lui, e Iddio l'odierae.27 Multa odivi et non coaequavi ei,
et Dominus odiet illum.
28 Colui il quale getta in alto la pietra, sopra il capo suo caderae; e la piaga del fraudolento partirae ferite.28 Qui in altum mittit lapidem, super caput eius cadet,
et plaga dolosa dolosi dividet vulnera.
29 E colui che cava la fossa, (spesso) cade in quella; e colui che pose la pietra al prossimo, offenderà in lei; e chi ad altrui pone il lacciuolo, perirà in quello.29 Qui foveam fodit, incidet in eam,
et, qui statuit lapidem proximo, offendet in eo,
et, qui laqueum alii ponit, capietur in illo.
30 Facente malvagissimo consiglio, sopra lui si volgerae, e non saprà d' onde egli si vegna.30 Facienti nequissimum consilium, super ipsum devolvetur,
et non agnoscet, unde adveniat illi.
31 Scernimento si è rimprovero de' superbi; e vendetta, sì come leone, agguaterà colui.31 Illusio et improperium superbo,
et vindicta sicut leo insidiabitur illi.
32 Nel laccio periranno coloro che si dilettano nella caduta de' giusti; il dolore li consumerae, prima ch' egli muoiano.32 Laqueo capientur, qui oblectantur casu iustorum,
dolor autem consumet illos, antequam moriantur.
33 Lira se il furore una e l'altro sono malagevoli, e l'uomo peccatore abbraccerae quelli.33 Ira et furor utraque exsecrabilia sunt,
et vir peccator continens erit illorum.