Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Iob 17


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Lo spirito mio s'assottiglierae, e li dì miei si abbrevieranno, e solamente lo sepolcro soprasta a me.1 Il mio respiro è affannoso,
i miei giorni si spengono;
non c’è che la tomba per me!
2 Io non peccai, e nella amaritudine sta l' occhio mio.2 Non sono con me i beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3 E però, Signore mio, libera me, e poni me appresso te; e le mani di chiunque tu vogli combattino contro a me.3 Poni, ti prego, la mia cauzione presso di te;
chi altri, se no, mi stringerebbe la mano?
4 Lo cuore di coloro facesti dalla lunga dalla disciplina, e però non saranno esaltati.4 Poiché hai tolto il senno alla loro mente,
per questo non li farai trionfare.
5 La preda dimostrerà a' compagni, e gli occhii de' figliuoli [suoi] verranno meno.5 Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
6 E puosemi quasi nel proverbio del popolo, e sono esempio dinanzi da loro.6 Mi ha fatto diventare la favola dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
7 Oscurossi ad indegnazione l'occhio mio, e le mie membra quasi in nulla tornate sono.7 Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
8 Maraviglierannosi i giusti sopra queste cose, e lo innocente sopra gl' ipocriti sarà suscitato.8 Gli onesti ne rimangono stupiti
e l’innocente si sdegna contro l’empio.
9 E terrà lo giusto la sua via, e aggiugnerà la fortezza a coloro che sono mondi delle mani.9 Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia gli sforzi.
10 Adunque voi tutti convertitevi, e venite, e non troveroe in voi alcuno savio.10 Su, venite tutti di nuovo:
io non troverò un saggio fra voi.
11 Li dì miei trapassarono, li miei pensieri sono dissipati, tormentando lo mio cuore.11 I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti,
i desideri del mio cuore.
12 La notte rivolsero in dì, e anco dopo le tenebre spero la luce.12 Essi cambiano la notte in giorno:
“La luce – dicono – è più vicina delle tenebre”.
13 Se io sosterrò, la mia casa è un inferno; e nelle tenebre feci lo mio letticiuolo.13 Se posso sperare qualche cosa, il regno dei morti è la mia casa,
nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
14 E alla puzza dissi: tu se' padre mio; madre mia, e sorella mia, alli vermi.14 Al sepolcro io grido: “Padre mio sei tu!”
e ai vermi: “Madre mia, sorella mia voi siete!”.
15 Dove è a ora lo mio aspettare, e la pazienza mia chi considera?15 Dov’è, dunque, la mia speranza?
Il mio bene chi lo vedrà?
16 Nel profondissimo inferno scenderanno tutte le mie cose; o pensi tu per avventura, quivi sarà lo riposo mio?16 Caleranno le porte del regno dei morti,
e insieme nella polvere sprofonderemo?».