Proverbia 26
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
Gen
Ex
Lv
Nm
Deut
Ios
Iudc
Ruth
1 Re
2 Re
3 Re
4 Re
1 Par
2 Par
Esd
Neh
Tob
Iudt
Esth
1 Mach
2 Mach
Iob
Ps
Prov
Eccle
Cant
Sap
Eccli
Isa
Ier
Lam
Bar
Ez
Dan
Os
Ioel
Am
Abd
Ion
Mi
Nah
Hab
Soph
Agg
Zach
Mal
Mt
Mc
Lc
Io
Act
Rom
1Cor
2Cor
Gal
Eph
Phil
Col
1 Thess
2 Thess
1 Tim
2 Tim
Tit
Philem
Hebr
Iac
1 Pt
2 Pt
1 Io
2 Io
3 Io
Iud
Apoc
Confronta con un'altra Bibbia
Cambia Bibbia
NOVA VULGATA | BIBBIA CEI 2008 |
---|---|
1 Quomodo nix in aestate et pluvia in messe, sic indecens est stulto gloria. | 1 Come neve d’estate e pioggia alla mietitura, così l’onore non conviene allo stolto. |
2 Sicut avis ad alia transvolans et hirundo volitans, sic maledictum frustra prolatum non superveniet. | 2 Come passero che svolazza, come rondine che volteggia, così una maledizione immotivata non ha effetto. |
3 Flagellum equo et camus asino et virga dorso stultorum. | 3 La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino e il bastone per la schiena degli stolti. |
4 Ne respondeas stulto iuxta stultitiam suam, ne tu quoque efficiaris ei similis; | 4 Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza, per non divenire anche tu simile a lui. |
5 responde stulto iuxta stultitiam suam, ne sibi sapiens esse videatur. | 5 Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perché egli non si creda saggio. |
6 Amputat sibi pedes et iniuriam bibit, qui mittit verba per manum stulti. | 6 Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto. |
7 Quomodo molles claudo tibiae, sic in ore stultorum parabola. | 7 Come pendono le gambe da uno zoppo, così una massima sulla bocca dello stolto. |
8 Sicut qui celat lapidem in acervo, ita qui tribuit insipienti honorem. | 8 Come chi lega una pietra alla fionda, così chi attribuisce onori a uno stolto. |
9 Spina crescens in manu temulenti, sic parabola in ore stultorum. | 9 Come ramo spinoso in mano a un ubriaco, così una massima sulla bocca dello stolto. |
10 Sagittarius, qui conicit ad omnia, ita qui stultum conducit et qui vagos conducit. | 10 È come un arciere che colpisce a caso chi paga lo stolto o stipendia il primo che passa. |
11 Sicut canis, qui revertitur ad vomitum suum, sic stultus, qui iterat stultitiam suam. | 11 Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze. |
12 Vidisti hominem sapientem sibi videri? Magis illo spem habebit stultus. | 12 Hai visto un uomo che è saggio ai suoi occhi? C’è più da sperare da uno stolto che da lui. |
13 Dicit piger: “ Leaena est in via, et leo in plateis ”. | 13 Il pigro dice: «C’è una belva per la strada, un leone si aggira per le piazze». |
14 Ostium vertitur in cardine suo, et piger in lectulo suo. | 14 La porta gira sui cardini, così il pigro sul suo letto. |
15 Abscondit piger manum in catino et laborat, si ad os suum eam converterit. | 15 Il pigro immerge la mano nel piatto, ma dura fatica a riportarla alla bocca. |
16 Sapientior sibi piger videtur septem viris respondentibus sententias. | 16 Il pigro si crede più saggio di sette persone che rispondono con senno. |
17 Apprehendit auribus canem, qui transiens commiscetur rixae alterius. | 17 È simile a chi prende un cane per le orecchie un passante che si intromette nella lite di un altro. |
18 Sicut insanit, qui mittit sagittas et lanceas in mortem, | 18 Come un pazzo che scaglia tizzoni e frecce di morte, |
19 ita vir, qui decipit amicum suum et dicit: “ Nonne ludens feci? ”. | 19 così è colui che inganna il suo prossimo e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!». |
20 Cum defecerint ligna, exstinguetur ignis, et, susurrone subtracto, iurgia conquiescent. | 20 Per mancanza di legna il fuoco si spegne; se non c’è il calunniatore, il litigio si calma. |
21 Sicut carbones ad prunas et ligna ad ignem, sic homo litigiosus ad inflammandas rixas. | 21 Mantice per il carbone e legna per il fuoco, tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti. |
22 Verba susurronis quasi dulcia et ipsa perveniunt ad intima ventris. | 22 Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi, che scendono fin nell’intimo. |
23 Sicut argentum sordidum ornans vas fictile, sic labia levia et cor malum. | 23 Come patina d’argento su un coccio di creta sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno. |
24 Labiis suis se dissimulabit inimicus, cum in corde tractaverit dolos: | 24 Chi odia si maschera con le labbra, ma nel suo intimo cova inganni; |
25 quando mollierit vocem suam, ne credideris ei, quoniam septem abominationes sunt in corde illius; | 25 anche se usa espressioni melliflue, non credergli, perché nel cuore egli ha sette obbrobri. |
26 operiet odium fraudulenter, revelabitur autem malitia eius in concilio. | 26 Chi odia si nasconde con astuzia, ma la sua malizia apparirà pubblicamente. |
27 Qui fodit foveam, incidet in eam; et, qui volvit lapidem, revertetur ad eum. | 27 Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso. |
28 Lingua fallax non amat veritatem, et os lubricum operatur ruinas. | 28 Una lingua bugiarda fa molti danni, una bocca adulatrice produce rovina. |