Scrutatio

Lunedi, 12 maggio 2025 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 7


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.1 Non fare il male, e il male non ti prenderà.
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.2 Allontanati dall'iniquo, e i mali si allontaneranno da te.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.3 Figlio, non seminare i mali nei solchi dell'ingiustizia, per non averne a raccogliere il settuplo.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.4 Non chiedere al Signore d'essere al potere, nè al re un seggio d'onore.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.5 Non ti giustificare dinanzi a Dio, perchè Egli conosce il cuore, e non voler apparir sapiente davanti al re.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.6 Non cercar di diventar giudice, se non hai petto di fiaccare l'iniquità, affinchè non avvenga che tu, temendo la faccia del potente, ponga una pietra di inciampo alla tua equità.
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.7 Non offender tutta la popolazione d'una città e non ti gettare in mezzo alla folla.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.8 Non aggiungere peccato a peccato, perchè nemmeno per uno solo sarai esente dalla pena.
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.9 Guardati dall'essere pusillani me nel tuo cuore.
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.10 Non trascurare di pregare e di far l'elemosina.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.11 Non dire: « Dio avrà riguardo alla moltitudine dei miei doni, e quando offrirò all'Altissimo Dio i miei doni, li accetterà ».
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.12 Non deridere l'uomo che è nell'amarezza dell'anima, perchè colui che umilia ed esalta è Dio, che tutto vede.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.13 Non se minar menzogne contro il tuo fratello e non lo far nemmeno contro il tuo amico.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.14 Guardati da ogni sorta di menzogna, perchè l'abitudine di mentire non è buona.
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.15 Non esser parolaio nell'adunanza degli anziani, e non ripetere le parole nella tua orazione.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.16 Non aver ripugnanza per le opere faticose, nè per l'agricoltura, creata dall'Altissimo.
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.17 Non ti associare alla turba degli indisciplinati.
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.18 Ricordati dell'ira, che non sarà lenta a venire.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.19 Umilia pròfondamente il tuo spirito, perchè il fuoco e il verme saranno il castigo della carne dell'empio.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.20 Non romper le relazioni con un amico che tarda a renderti del danaro, e non disprezzare un fratello carissimo per l'oro.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.21 Non ti separare dalla donna sensata e buona che tu hai avuta in sorte nel timore del Signore, perchè la grazia della sua verecondia vai più dell'oro.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.22 Non maltrattare il servo che lavora con fedeltà, nè il mercenario che per te consuma la sua vita.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.23 Un servo intelligente amalo come te stesso, non lo defraudare della sua libertà, non lo lasciare in miseria.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)24 Hai dei bestiami? Prendine cura e se ti sono utili falli restare presso di te.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.25 Hai dei figlioli? Istruiscili e piegali alla sottomissione sin dall'infanzia.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.26 Hai delle figliole? Veglia sulla loro persona, e non mostrar loro il viso troppo ridente.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.27 Marita la figliola, ed avrai fatto un'opera grande; ma dalla ad un uomo assennato.
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.28 Se hai una moglie secondo il tuo cuore, non la mandar via, e di quella a cui non vuoi bene non ti fidare.
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.29 Con tutto il tuo cuore onora tuo padre, e non ti scordare dei gemiti di tua madre.
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.30 Ricordati che senza di essi non sa resti nato e rendi ad essi secondo il bene che ti han fatto.
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.31 Con tutta l'anima tua temi il Signore, e venera i suoi sacerdoti.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.32 Con tutte le tue forze ama colui che t'ha creato, e non lasciare in abbandono i suoi ministri.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.33 Onora Dio con tutta l'anima tua, rispetta i sacerdoti, e e purificati colle spalle.
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.34 Dà ad essi, secondo il precetto che ne hai ricevuto, la parte delle primizie e dell'espiazione e delle negligenze purificati con poche (vittime).
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.35 Offrirai al Signore le spal e delle tue vittime, il sacrifizio di santificazione, e le primizie delle cose sante.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.36 Stendi al povero la tua mano, affinchè sia perfetta la tua propiziazione e e la tua benedizione.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.37 La tua riconoscenza apparisca a tutti i viventi, e non negare la tua carità ai morti,
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.38 Non mancare di porger consolazione a chi piange, e tieni compagnia agli afflitti.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.39 Non ti rincresca visitare il malato, chè in tal maniera t'affermerai nella carità.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.40 In tutte le tue azioni ricorda i tuoi novissimi, e non peccarai in eterno.