SCRUTATIO

Donnerstag, 17 Juli 2025 - Nostra Signora del Carmelo ( Letture di oggi)

Iob 9


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Rispose Iob, e disse:1 Giobbe rispose, e disse:
2 Veramente io so che così fia, e che non è giustificato l'uomo assomigliato a Dio.2 Veramente io so, che così va la bisogna, e che l'uomo paragonato con Dio non ha più giustizia.
3 S'elli vorrae contendere con lui, non potrae rispondere a lui una cosa delle mille.3 Se ci vorrà venire a contesa con lui non potrà rendergli conto d'una cosa ogni mille.
4 Di savio cuore è, e forte di fortezza; chi resiste a lui, e hae pace?4 Egli il saggio di mente, il forte in possanza; chi mai a lui contradisse, e potè aver pace?
5 Chè trapassa li monti; coloro, chi li ha sovvertiti nel furore suo, non seppono.5 Egli trasporta le montagne, ed elle non se n' avveggono quand'ei nel suo furore le spiana.
6 Chè commuove la terra del luogo suo, e le colonne sue sono percosse.6 Egli dal suo sito scuote la terra, e le sue fondamenta sono sommosse.
7 Chè comanda al sole, e non nasce; e le stelle chiude quasi come sotto segnale.7 Egli comanda al sole, e non nasce, e le stelle tiene egli chiuse come sotto sigillo.
8 Chè solo istende i cieli, e va sopra l' onde del mare.8 Egli solo distese i cicli, e cammina sui flutti del mare.
9 Chè fa (le sette stelle nel polo artico, e) Orion (lo qual è una stella dinanzi a uno segno chiamato) Arturo e Iadas (cioè alcune stelle pluviali) e le cose ascoste dello austro.9 Egli creò e Arturo, e Orione, e le Hiadi, e le ascose parti del mezzodì.
10 Chè fa le grandi cose e da non comprendere e maravigliose, delle quali non è numero.10 Egli fa cose grandi, e incomprensibili, e miracolose, che non possono numerarsi.
11 Se verrà a me, nol vedrò; se se n'andrà, non lo intenderd.11 S'ei viene a me io noi veggo, e s'egli si parte io non me n'accorgo.
12 Se repentinamente addomanderà, chi li risponderà? Ovvero chi gli puote dire: perchè hai tu fatto così?12 Se egli repentinamente vuoi far disamina, chi rispondere a lui potrà? ovvero chi potrà dirgli: Perché fai cosi?
13 Iddio, l'ira del quale non si puote resistere, e sotto lo quale si chinano coloro che portano lo mondo.13 Egli è Dio, e all'ira di lui nessun può resistere, e sotto di lui si incurvano quei, che reggono il mondo.
14 Adunque quanto sono io, che risponda a lui, e favelli con lui colle parole mie?14 Son io qualche cosa di grande, che possa rispondere a lui, e stare a tu per tu con lui?
15 Che ancora, se io avrò qualche cosa giusta, non risponderò; ma lo mio giudice pregheroe.15 Io che sebbene avessi qualche ragione non risponderò, ma implorerò la clemenza del mio Giudice.
16 E quando averae esaudito me chiamante, non credo ch' egli abbia esaudita la voce mia.16 E quando esaudisse egli le mie suppliche, non crederò che egli abbia avuto riguardo alle mie voci.
17 Certo nella tempesta triterà me, e moltiplicherà ancora le ferite mie senza cagione.17 Perocché egli mi ruoterà in un turbine, e moltiplicherà le mie piaghe anche senza cagione.
18 Non permette che lo spirito mio si riposi, e riempie me d'amaritudine.18 Ei non lascia riposo alcuno al mio spirito, e mi inebria di amarezze.
19 Se la fortezza è addomandata, robustissimo è; se equità di giudicio, niuno ardisce di dire testimonianza per me.19 Se si ricorre alla possanza, egli è potentissimo, se all'equità nel giudicare, nissuno ardisce di rendere testimonianza in favor mio.
20 Se io giustificare mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, reo mi comproverà.20 Se io vorrò giustificarmi, mi condannerà la mia propria bocca, se io mi dimostrerò innocente egli mi convincerà di reato.
21 Ancora se semplice io sarò, di questo medesimo non saprà l'anima mia; e rincrescerà a me della vita mia.21 Quand'anche io fossi perfetto, questo stesso sarà ignoto all'anima mia, e mi sarà noiosa la vita.
22 Una cosa è ch' io hoe favellata, e lo innocente e lo malvagio lui consuma.22 Questa sola cosa ho detto io: Egli consuma e l'innocente, e l'iniquo.
23 Se egli tormenta, uccida una volta; e non rida della pena delli innocenti.23 Se egli flagella, uccida a un tratto, e non rida delle pene degli innocenti.
24 La terra è data nelle mani del malvagio, e lo volto de' giudici suoi copre; la quale cosa se quello non è, chi è adunque?24 La terra è data in balìa dell'empio, il quale mette una benda agli occhi de' giudici di essa. E se egli noi fa, chi è adunque, che lo faccia?
25 E li di miei più veloci furono che lo corriere; fuggirono, e non viddero lo bene.25 I giorni miei sono stati più veloci di uom corridore; sono fuggiti, e nulla hanno veduto di bene.
26 Trapassoro quasi navi le quali portano poma, e sì come l'aquila volante all' esca.26 Sono passati di fuga come nave carica di pomi, come aquila, che vola alla preda.
27 Quando dirò: non così favelleroe, commuto la faccia mia, e di dolore sono tormentato.27 Allorché io dico: Non parlerò più così; si altera la mia faccia, e mi strazia il dolore.
28 Temea tutte le opere mie, sapendo che non perdoneresti a' delinquenti.28 Io temeva di tutte le mie azioni, sapendo, che non mi avresti perdonato se io peccava.
29 Ora se così malvagio sono, perchè indarno m' affaticai?29 Ma se anche cosi facendo io son empio, perché mi son io travagliato inutilmente?
30 Se lavato saroe sì come con la neve, e mondissime risplenderanno le mie mani;30 Quand' io fossi lavato con acqua di neve, e le mani mie luccicassero per mondezza,
31 pure nelle brutture intignerai me, e abbomineranno me le vestimenta mie.31 Nulladimeno mi immergerai nella lordura, e avranno di me orrore le stesse: mie vesti.
32 Nè certo all' uomo, ch' è simile di me, risponderò; nè a colui che meco possa essere udito nello eguale giudicio.32 Perocché non avrò io a difendermi da un uomo simile a me, né da uno, che possa essere com'io convenuto in giudizio.
33 Non è chi l' uno e l'altro possa riprendere, e porre la mano sua in amendue.33 Non v' ha chi possa entrar dì mezzo trall'uno, e l'altro ad essere arbitro tra noi due.
34 Tolga da me la virga sua, e la paura sua non spaventi me.34 Ritiri egli da me la sua verga, e non mi agghiadi co' suoi terrori.
35 Favelleroe, e non temerò lui; nè non posso temendo rispondere.35 Parlerò, e nol temerò; perocché nel timore non poss'io dar risposta.