Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Siracide 28


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Chi vuol vendicarsi proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto dei suoi peccati.1 Chi vuol vendicarsi, proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto de' suoi peccati.
2 Perdona al tuo prossimo i torti che t'ha fatto, e allora, quando pregherai, ti saran rimessi i peccati.2 Perdona al prossimo tuo, che ti ha fatto torto, e allora pregando tu ti saran rimessi i peccati tuoi.
3 L'uomo che resta adirato contro un altro uomo come fa a chiedere a Dio la guarigione?3 Un uomo cova lo sdegno contro di un uomo, e domanda a Dio guarigione!
4 Egli non ha compassione per un uomo suo simile e porge suppliche per i suoi peccati?4 Egli non usa misericordia verso di un uomo simile a se, e chiede perdono de' suoi peccati?
5 Egli, che è carne, conserva il rancore, e chiede a Dio il perdono? Chi pregherà per i suoi peccati?5 Egli, che è carne cova l'ira e chiede che Dio gli sia propizio? Chi espierà i suoi peccati?
6 Ricordati dei tuoi novissimi e deponi il rancore:6 Ricordati delle ultime cose, e deponi le nimicizie.
7 la corruzione e la morte son minacciate nei comandamenti del Signore.7 Perocché la corruzione, e la morte sono intimate ne' comandamenti del Signore.
8 Ricordati del timor di Dio e non ti adirare col prossimo.8 Ricordati di temere Dio, e non adirarti col tuo prossimo.
9 Ricorda il patto dell'Altissimo e passa sopra all'ignoranza del prossimo.9 Ricordati della alleanza dell'Altissimo, e non far caso dell'ignoranza del prossimo.
10 Tienti lontano dalle liti, e diminuirai i peccati;10 Guardati dalle contese, e diminuirai i peccati;
11 perchè l'uomo iracondo attizza le liti, e l'uomo peccatore mette la discordia tra gli amici, e semina inimicizie tra coloro che stavano in pace.11 Perocché l'uomo iracondo accende le risse, e l'uom peccatore mette discordia tralli amici, e semina nimicizie tra quelli, che stavano in pace;
12 Come l'incendio alza la fiamma secondo le legna del bosco, così secondo la potenza dell'uomo sarà il suo sdegno, e secondo le sue ricchezze farà montare la sua ira.12 Perocché proporzionato alle legna del bosco egli è l'incendio, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo potere, e secondo le ricchezze, che egli ha, l'ira di lui sarà più forte.
13 Litigio subitaneo accende il fuoco, e rissa precipitosa fa sparger sangue, e lingua che rende testimonianza è causa di morte.13 La contesa precipitosa accende il fuoco, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua minacciosa è causa di morte.
14 Se soffierai sopra una favilla, si accenderà come fiamma, se vi sputerai sopra si spegnerà: l'una e l'altra cosa vien dalla bocca.14 Se soffierai sopra una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa, e l'altra viene dalla bocca.
15 Il mormoratore e l'uomo a doppia lingua è maledetto; che metterà lo scompiglio tra molti che stavano in pace.15 Il mormoratore, e l'uom di due lingue è maledetto; perocché metterà scompiglio tra molti, che stavano in pace.
16 La lingua calunniatrice ha agitato molti e li ha dispersi da un popolo all'altro;16 La lingua di un terzo ha turbati molti, e li ha mandati dispersi da un popolo all'altro.
17 ha distrutte città forti e ricche, ed ha rovinate le case dei grandi;17 Distrusse città forti, e ricche, e ruinò da' fondamenti delle case potenti.
18 ha annientate le forze dei popoli, ha disfatte valorose nazioni. 118 Annichilò le forze dei popoli, e dissipò genti valorose.
19 La lingua calunniatri le ha cacciate fuori di casa donne virili e le ha private del frutto delle loro fatiche.19 La lingua di un terzo cacciò fuor di casa donne di animo virile, e privolle del frutto di loro fatiche.
20 Chi le dà retta non avrà pace, e non avrà amico in cui confidare.20 Chi le da retta non avrà requie, e non avrà amico, in cui confidare.
21 Il colpo della sferza fa lividura, ma il colpo della lingua rompe le ossa.21 La percossa di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzan le ossa.
22 Molti morirono per mezzo della spada; ma non sono quanto quelli uccisi dalla propria lingua.22 Sotto il taglio della spada periron molti, ma non quanti per colpa della loro lingua.
23 Felice chi è al sicuro dalla lingua cattiva, che non è passato tra i furori di lei, che non ne ha portato il giogo, e dalle catene di lei non è stato avvinto;23 Beato chi fu sicuro dalla lingua cattiva, e non si imbattè nel furore di lei, e non fu soggetto al suo giogo, e dalle catene di lei non fu avvinto:
24 perchè il suo giogo è giogo di ferro e la sua catena è catena di bronzo:24 Perocché il suo giogo è giogo di ferro, e la sua catena è catena di bronzo.
25 la morte che da lei viene è la peggiore morte, l'inferno è migliore di lei.25 La morte, che vien da lei, è pessima morte, e men tristo di lei è l'inferno.
26 Essa non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non brucerà i giusti.26 Ella non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non abbrugerà i giusti.
27 Cadranno in suo potere quelli che abbandonano Dio; sopra di essi avvamperà senza spegnersi, sarà lancia ta contro di essi qual leone, e li sbranerà qual leopardo.27 Quelli, che abbandonano Dio, raderanno in potere di lei, ed ella accenderà sopra di essi il suo fuoco, che non si spegnerà, ed ella sarà spedita contro di essi qual lione, e come pardo li sbranerà.
28 Metti una siepe di spine alle tue orecchie, e non voler ascoltare la mala lingua, e alla tua bocca metti porte e chiavistelli.28 Fa siepe di spine alle tue orecchie, e non ascoltare la mala lingua, e metti una porta, e un chiavistello alla tua borea.
29 Fondi il tuo oro e il tuo argento, e fai una bilancia per le tue parole e un freno bene aggiustato alla tua bocca,29 Fondi il tuo oro, e il tuo argento, e fanne una bilancia per le tue parole, e un freno di giustizia per la tua bocca.
30 e bada di non peccare colla tua lingua; affinchè tu non cada davanti ai tuoi nemici che t'insidiano e la tua caduta sia così incurabile da doverne morire.30 E bada di non peccar colla lingua, onde tu non vada per terra a vista de' nemici, che ti insidiano, e non sia insanabile, e mortale la tua caduta.