Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Dopo questi fatti il Signore designò ancora altri settantadue discepoli e li inviò a due a due innanzi a sé, in ogni città e luogo che egli stava per visitare.1 Dopo questo designò Iesù altri settanta due discepoli, e mandogli in ogni città e luogo nel quale dovevano andare.
2 Diceva loro: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate perciò il padrone del campo perché mandi operai nella sua messe.2 E disse a loro: la mietitura è molta, ma li operatori sono pochi. Adunque pregate il signore del campo, che ponga li mietitori nel campo suo.
3 Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.3 Andate; ed ecco ch' io vi mando, sì come agnelli infra li lupi.
4 Non portate né borsa né sacco né sandali. Lungo il cammino non salutate nessuno.4 Non vogliate portare tasca, nè sacco, nè calzamenta; e nullo salutarete per via.
5 Quando entrerete in una casa, dite per prima cosa: "Pace a questa casa".5 E in qualunque casa voi entrerete, prima dite pace sia in questa casa.
6 Se vi è qualcuno che ama la pace, riceverà la pace che gli avete augurato, altrimenti il vostro augurio resterà inefficace.6 E se quivi sarà il figliuolo di pace, riposerassi sopra di lui la pace vostra; ma se non fia figliuolo di pace, la pace ritornerà a voi.
7 Restate in quella casa, mangiate e bevete quello che vi daranno, perché l'operaio ha diritto alla sua ricompensa. Non passate di casa in casa.7 State in quella medesima casa, e mangiate e bevete di quelle cose che vi sono (poste inanzi da mangiare da quelli della casa); imperò che il mercenario è degno di ricevere la sua mercede. Non vogliate andare di casa in casa.
8 Quando andrete in una città, se qualcuno vi accoglierà, mangiate quello che vi offre.8 In qualunque città voi entrerete, ed egli vi riceveranno, mangiate di quelle cose che sono di coloro della casa.
9 Guarite i malati che trovate e dite loro: "Il regno di Dio è vicino".9 E curate gl' infermi li quali sono in quella città, e dite a loro: egli s' appressa a voi il regno del cielo.
10 Se invece entrerete in una città e nessuno vi accoglierà, uscite sulle piazze e dite:10 E in qualunque città che sarete entrati, loro non vi accetteranno, uscite fuori nelle sue piazze, e dicete:
11 "Noi scuotiamo contro di voi anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi. Sappiate però che il regno di Dio è vicino".11 etiam noi gittiamo contra di voi la polvere che si accosta a noi della vostra città; nientedimeno questo sappiate, che s' appressarà il regno di Dio.
12 Io vi assicuro che nel giorno del giudizio gli abitanti di Sodoma saranno trattati meno duramente degli abitanti di quella città.12 Dicovi, come sarà in quel giorno più remissione a quelli di Sodoma, che a quella città.
13 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida! Perché se i miracoli compiuti tra voi fossero stati fatti a Tiro e a Sidone, già da tempo i loro abitanti si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere.13 Guai a te, Corozain; guai a te, Betsaida; imperò che se fussero state fatte le virtù in Tiro e in Sidonia, le quali (già per il passato) sono state in voi, sedendo loro nel cilicio e in cenere, avrebbono fatto penitenza.
14 Perciò nel giorno del giudizio gli abitanti di Tiro e di Sidone saranno trattati meno duramente di voi.14 Nientemeno sarebbe più remissibile nel giudizio a Tiro e a Sidonia, che a voi.
15 E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu precipiterai nell'abisso!15 E tu, Cafarnao, [che] sei esaltata insino alli cieli, sarai demersa insino all' inferno.
16 Chi ascolta voi ascolta me. Chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato".16 Chi vi ode, ode me; e chi vi disprezza, disprezza me; e chi mi sprezza, sprezza cui mi ha mandato.
17 I settantadue discepoli tornarono pieni di gioia, dicendo: "Signore, anche i demòni ci obbediscono, quando invochiamo il tuo nome".17 Di che ritornarono gli settantadue con allegrezza, dicendo: messere, etiam gli demonii a noi sono sudditi nel nome tuo.
18 Egli disse loro: "Io vedevo Satana precipitare dal cielo come un fulmine.18 Ed egli disse: io vedeva satana cadere dal cielo come fulgore.
19 Io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni e di annientare ogni potenza del nemico. Nulla vi potrà fare del male.19 Ecco ch' io vi ho data la potestà di conculcare sopra li serpenti e scorpioni, e sopra ogni virtù dell' inimico; e nulla vi nocerà.
20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi, ma piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".20 Nientemeno per questo non vi rallegrate, perchè gli spiriti sieno sottoposti a voi; ma rallegratevi che li nomi vostri sono scritti ne' cieli.
21 In quella stessa ora Gesù trasalì di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agl'intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così è piaciuto a te.21 Ed egli in essa ora esultò nel Spirito santo, e disse: a te confesso, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai celato queste cose alli sapienti e prudenti, e ha'le revelate alli piccolini. Etiam, padre, perchè questo ha piaciuto dinanzi a te.
22 Tutto mi è stato donato dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare".22 Dal Padre mio a me sono date tutte le cose. E nullo sa chi sia il figliuolo, salvo il Padre; e chi sia il Padre, salvo il Figliuolo, e a cui vorrà revelare il Figliuolo.
23 Poi si voltò verso i discepoli, li prese a parte e disse: "Beati gli occhi che vedono tutte queste cose.23 E voltato alli discepoli suoi, disse: beati gli occhi che vedono quello che vedete voi.
24 Vi dico infatti che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, ma non l'hanno visto, udire quello che voi udite, ma non l'hanno udito".24 E dicovi che molti profeti e re volsero vedere quello che voi vedete, e non lo vederono; e [udire] quello che voi udite, e nollo udirono.
25 Un dottore della legge, volendo metterlo alla prova, si alzò e disse: "Maestro, che cosa devo fare per avere la vita eterna?".25 E (così dicendo Iesù) levossi su uno de' savii della legge, e volselo tentare, e disse: maestro, che potrei fare, ch' io posseda vita eterna?
26 Gesù rispose: "Che cosa sta scritto nella legge? Che cosa vi leggi?".26 Disse a lui Iesù: che è scritto nella legge, dove tu leggi?
27 Quell'uomo disse: "Ama il Signore, Dio tuo, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze e con tutta la tua mente, e ama il prossimo come te stesso".27 E quello rispose e disse: ama il Signore Iddio tuo con tutto il cuore tuo, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua; e il prossimo tuo come te medesimo.
28 Gesù gli disse: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai".28 E Iesù gli disse: drittamente hai risposto; e imperò fa questo, e viverai.
29 Ma il dottore della legge, volendo giustificarsi, disse ancora a Gesù: "Ma chi è il mio prossimo?".29 E vegliendosi giustificare, disse a Iesù: chi è il mio prossimo?
30 Gesù rispose: "Un uomo scendeva da Gerusalemme verso Gerico, quando incappò nei briganti. Questi gli portarono via tutto, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto.30 E Iesù il guardò, e disse così: uno uomo si partì di Ierusalem, e andava in Gerico, e incontrossi in latroni, li quali spogliaronlo e ferironlo, e andorono via, e lassoronlo mezzo morto.
31 Per caso passò di là un sacerdote, vide l'uomo ferito e passò oltre, dall'altra parte della strada.31 E passando uno sacerdote per quella medesima via, e' vide costui (e lassollo stare) e passò oltre.
32 Anche un levita passò per quel luogo; anch'egli lo vide e, scansandolo, proseguì.32 Similmente passando uno diacono appresso lui, e anche vedendolo, passò oltre.
33 Invece un samaritano che era in viaggio gli passò accanto, lo vide e ne ebbe compassione.33 Ma uno Samaritano, facendo quello medesimo cammino, abbattessi in costui; e vedendolo, ebbeli compassione.
34 Gli si accostò, versò olio e vino sulle sue ferite e gliele fasciò. Poi lo caricò sul suo asino, lo portò a una locanda e fece tutto il possibile per aiutarlo.34 E preselo, e fasciogli le sue ferite, ungendo con l'olio e col vino; e poselo a cavallo, e menollo ad albergo; ed ebbe cura di lui.
35 Il giorno seguente, tirò fuori due monete, le diede all'albergatore e gli disse: "Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più lo pagherò al mio ritorno".35 E l'altro giorno dètte duo denari all' albergatore, e dissegli: abbi cura di costui; e ciò che spenderai oltre a questi duo denari, quando io tornerò, te gli renderò.
36 Quale di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che aveva incontrato i briganti?".36 (Dimmi adunque): qual di costoro tre ti pare che fusse più prossimo a costui ch' era venuto alle mani de' latroni?
37 Il dottore della legge rispose: "Quello che ebbe compassione di lui". Gesù allora gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso".37 E quello rispuose e disse: certo colui che gli (usò e) fece misericordia. E Iesù li disse: va tu, e fa similmente.
38 Mentr'essi erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio, e una donna, che si chiamava Marta, lo accolse in casa sua.38 Fatto è adunque, quando andavano, Iesù entrò in uno castello; e una femina, che avea nome Marta, ricevettelo in casa sua.
39 Sua sorella, di nome Maria, si sedette ai piedi del Signore e stava ad ascoltare la sua parola.39 E costei avea una sorella, che avea nome Maria, la quale stava alli piedi del Signore, e udiva la sua parola.
40 Marta invece era assorbita per il grande servizio. Perciò si fece avanti e disse: "Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque di aiutarmi".40 E Marta s' affaticava, e frequentava apparecchiare a Iesù; e costei andò a Iesù, e dissegli: Signore, tu non hai cura di dire alla sorella mia (che m' aiuti ad apparecchiar, conciosia) ch' io sono sola, e apparecchio? Imperò digli, ch' ella mi aiuti.
41 Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose.41 Rispose il Signore, e dissegli: Marta, Marta, tu sei sollecita, e turbiti intorno a molte cose.
42 Invece una sola è la cosa necessaria. Maria ha scelto la parte migliore, che nessuno le toglierà".42 Ma per lo fermo una cosa è necessaria. Maria ha eletta l'ottima parte, la quale non fia a lei mai tolta (in eterno).