Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Siracide 31


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 L'insonnia per arricchire consuma la carne, le preoccupazioni connesse tolgono il sonno.1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.
2 La preoccupazione dell'insonnia impedisce una buona dormita, pure una grave malattia allontana il sonno.2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).
3 Il ricco si affatica per accumulare gli averi, se riposa vuol godersi i piaceri.3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).
4 Il povero si affatica per una vita di stenti, ma se si riposa cade in miseria.4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.
5 Chi ama l'oro non sarà giusto, chi insegue il denaro vi trova l'inganno.5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.
6 Molti son caduti a causa dell'oro, e la perdizione fu davanti a loro.6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.
7 E' legno d'inciampo per quanti ne sono folli, chi è senza senno vi trova la perdizione.7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.
8 Beato il ricco che è trovato senza colpa, che non è andato dietro all'oro;8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.
9 chi è, perché possiamo lodarlo? Egli ha operato prodigi nel suo popolo.9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.
10 Chi è rimasto puro in questa prova? Egli merita di essere lodato. Egli poteva trasgredire e non ha trasgredito, fare il male e non l'ha fatto.10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.
11 Perciò i suoi beni si accresceranno e l'assemblea proclamerà le sue beneficenze.11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.
12 Siedi a una grande tavola? Non spalancare su di essa la tua gola e non dire: "Ci sono molte cose".12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.
13 Ricòrdati che è un male l'occhio avido: c'è cosa più cattiva nella creazione? Esso piange, perciò, davanti a tutto.13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.
14 Dove adocchia un altro, non stendere la mano, non far ressa con lui attorno al piatto.14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.
15 Impara da te stesso i desideri del prossimo, perciò rifletti in quello che fai.15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.
16 Mangia da vero uomo quanto ti sta dinanzi, non masticare scrosciando, per non esser disprezzato.16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.
17 Finisci per primo, in segno d'educazione, non esser ingordo, perché fa brutta impressione.17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).
18 Se siedi in mezzo a tante persone, non stender la mano prima di loro.18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.
19 All'uomo ben educato basta il poco, così a letto non sente l'affanno.19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.
20 Il sonno è sano se lo stomaco è misurato, ci si alza presto ben padroni di sé. Malessere, insonnia, nausea e colica accompagnano l'uomo ingordo.20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.
21 Se sei costretto a mangiar troppo, àlzati, vomita lontano e ti sentirai meglio.21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.
22 Ascoltami, o figlio, non mi disprezzare, alla fine troverai vere le mie parole. Sii diligente in tutte le tue opere e la malattia non ti avvicinerà.22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.
23 Le labbra lodano chi è splendido nei conviti, il vanto della sua munificenza è meritato.23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;
24 La città mormora di chi è tirchio con gli invitati, del suo difetto si dà precisa testimonianza.24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.
25 Non mostrare la tua virilità col vino, perché il vino ha rovinato molti.25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.
26 La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino prova il cuore in una sfida di arroganti.26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.
27 Il vino, per gli uomini, equivale a vita, ma solo se lo bevi in giusta misura. Che vita è quella di chi è privato del vino? Esso fu creato all'inizio per rallegrare.27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.
28 E' gioia del cuore e allegrezza dell'animo il vino bevuto a tempo giusto.28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...
29 Amareggia l'animo il bere molto vino, provoca irritazione e caduta.29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a suo danno, diminuisce la sua forza e aggiunge ferite.30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.
31 In un banchetto non rimproverare il vicino, non l'oltraggiare quando è allegro. Non dirgli parole di biasimo, e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.