Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 31


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 L'insonnia per arricchire consuma la carne, le preoccupazioni connesse tolgono il sonno.1 Le vigilie dell'avarizia consuman le carni, e le sue cure levano il sonno.
2 La preoccupazione dell'insonnia impedisce una buona dormita, pure una grave malattia allontana il sonno.2 I pensieri dell'avvenire sturbano la quiete, come la grave malattia fa vegliar l'uomo.
3 Il ricco si affatica per accumulare gli averi, se riposa vuol godersi i piaceri.3 Faticò il ricco per adunare ricchezze, e nel suo riposo è ricolmo di beni.
4 Il povero si affatica per una vita di stenti, ma se si riposa cade in miseria.4 Lavora il povero per bisogno di vitto, e se fa fine di lavorare diventa mendico.
5 Chi ama l'oro non sarà giusto, chi insegue il denaro vi trova l'inganno.5 Chi è amante dell'oro, non sarà giusto, e chi va dietro alla corruzione, di essa sarà ripieno.
6 Molti son caduti a causa dell'oro, e la perdizione fu davanti a loro.6 Molti sono andati in precipizio a causa dell'oro, e la bellezza di lui fu la loro perdizione.
7 E' legno d'inciampo per quanti ne sono folli, chi è senza senno vi trova la perdizione.7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli, che a lui fan sagrifizio: guai a quelli, che gli van dietro; ma tutti gli imprudenti periranno per esso.
8 Beato il ricco che è trovato senza colpa, che non è andato dietro all'oro;8 Beato il ricco, che è trovato senza colpa, ed il quale non va dietro all'oro né sua speranza ripone nel denaro, e nei tesori.
9 chi è, perché possiamo lodarlo? Egli ha operato prodigi nel suo popolo.9 Chi è costui, e gli darem lode? perché egli ha fatto cose mirabili nella sua vita.
10 Chi è rimasto puro in questa prova? Egli merita di essere lodato. Egli poteva trasgredire e non ha trasgredito, fare il male e non l'ha fatto.10 Egli fu provato per mezzo dell'oro, e trovato perfetto; ed avranne gloria eterna. Egli potea peccare, e non peccò, far del male, e nol fece:
11 Perciò i suoi beni si accresceranno e l'assemblea proclamerà le sue beneficenze.11 Per questo i beni di lui sono stabili nel Signore, e le sue limosine saran celebrate da tutta la congregazione de' santi.
12 Siedi a una grande tavola? Non spalancare su di essa la tua gola e non dire: "Ci sono molte cose".12 Se' tu assiso a splendida mensa? non essere tu ivi il primo a spalancare la gola.
13 Ricòrdati che è un male l'occhio avido: c'è cosa più cattiva nella creazione? Esso piange, perciò, davanti a tutto.13 Non dire: molta è la roba, che è in tavola.
14 Dove adocchia un altro, non stendere la mano, non far ressa con lui attorno al piatto.14 Ricordati, che una mala cosa è l'occhio cattivo.
15 Impara da te stesso i desideri del prossimo, perciò rifletti in quello che fai.15 Non v'ha di peggio di quest'occhio tralle cose create? per questo egli in veggendo, piange con tutto il suo volto.
16 Mangia da vero uomo quanto ti sta dinanzi, non masticare scrosciando, per non esser disprezzato.16 Non essere il primo a stendere la mano, affinchè maltrattato dall'invidioso tu non abbi ad arrossire.
17 Finisci per primo, in segno d'educazione, non esser ingordo, perché fa brutta impressione.17 Nel prendere le vivande non urtare cogli altri.
18 Se siedi in mezzo a tante persone, non stender la mano prima di loro.18 Giudica del genio del tuo prossimo dal tuo.
19 All'uomo ben educato basta il poco, così a letto non sente l'affanno.19 Serviti da uomo frugale di quelle cose, che li son messe davanti, affinchè non avvenga, che col molto mangiare tu ti renda odioso.
20 Il sonno è sano se lo stomaco è misurato, ci si alza presto ben padroni di sé. Malessere, insonnia, nausea e colica accompagnano l'uomo ingordo.20 Sii il primo a finire per verecondia, e non essere smoderato per non disgustare veruno.
21 Se sei costretto a mangiar troppo, àlzati, vomita lontano e ti sentirai meglio.21 E se siedi in mezzo a molti, non istender la mano prima di quelli, e non essere il primo a chiedere da bere.
22 Ascoltami, o figlio, non mi disprezzare, alla fine troverai vere le mie parole. Sii diligente in tutte le tue opere e la malattia non ti avvicinerà.22 Quanto poco vino è sufficiente ad un uomo bene educato! e in dormendo non ne sarai inquietato, e non ne sentirai incomodo.
23 Le labbra lodano chi è splendido nei conviti, il vanto della sua munificenza è meritato.23 Le vigilie, la colica, e i dolori sono per l'uomo intemperante.
24 La città mormora di chi è tirchio con gli invitati, del suo difetto si dà precisa testimonianza.24 Il sonno salubre è per l'uomo parco: egli dorme sino al mattino, e l'anima di lui sarà lieta con esso.
25 Non mostrare la tua virilità col vino, perché il vino ha rovinato molti.25 Che se tu se' stato forzato a mangiar molto, vattene dalla conversazione, vomita, e ti troverai sollevato, e non cagionerai malattia al tuo corpo.
26 La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino prova il cuore in una sfida di arroganti.26 Figliuolo ascoltami, e non disprezzarmi, e da ultimo conoscerai quel, che siano le mie parole.
27 Il vino, per gli uomini, equivale a vita, ma solo se lo bevi in giusta misura. Che vita è quella di chi è privato del vino? Esso fu creato all'inizio per rallegrare.27 In tutte le operazioni tue sii diligente, e non si accosterà a te nissun malore.
28 E' gioia del cuore e allegrezza dell'animo il vino bevuto a tempo giusto.28 Colui, che è liberale nel dar del pane, è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza, che rendesi alla bontà di lui, è sicura.
29 Amareggia l'animo il bere molto vino, provoca irritazione e caduta.29 Contro di chi è spilorcio nel dar del pane mormora tutta la città, e la testimonianza renduta alla spilorceria di lui è verace.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a suo danno, diminuisce la sua forza e aggiunge ferite.30 Non provocare i bravi bevitori: perocché molti sono stati sterminati dal vino.
31 In un banchetto non rimproverare il vicino, non l'oltraggiare quando è allegro. Non dirgli parole di biasimo, e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.31 Il fuoco prova la durezza del ferro; così il vino bevuto fino all'ebbrezza manifesta i cuori de' superbi.
32 Buona vita per gli uomini è il vino usato con sobrietà: sarai sobrio, se ne berai con moderazione.
33 Qual vita è quella di chi sta senza vino?
34 Che è quello, che ci priva della vita? la morte.
35 Il vino da principio fa creato per giocondità, non per l'ubbriachezza.
36 Il vino bevuto moderatamente rallegra l'anima, e il cuore.
37 Il ber temperato è salute dell'anima, e del corpo.
38 Il troppo vino fa le contese, e l'ira, e molte rovine.
39 Il vino bevuto in copia è l'amarezza dell'anima.
40 L'ubbriacchezza fa ardito lo stolta ad offendere, snerva le forze, ed è cagion di ferite.
41 In un convito dove si beve, non riprendere il prossimo, e noi disprezzare nella sua allegria:
42 Non dirgli parola di ingiuria, e noi pressare col chiedergli il tuo.