Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Giobbe 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Prese allora a parlare Sofar il Naamatita e disse:1 Rispose Sofar Naamatite, e disse:
2 «O che, colui che molto parla non dovrà pure ascoltare? ovvero l'uomo di molte parole avrà ragione?2 Or colui che molto favella, non udirà? Ovvero l'uomo, che sarà pieno di parole, sarà giustificato?
3 Tu solo ridurrai al silenzio gli uomini? e dopo scherniti gli altri, da nessuno sarai svergognato?3 A te solo taceranno li uomini? e quando avrai scherniti tutti li altri, da niuno sarai confutato?
4 Tu invero hai detto: - La mia dottrina è pura, e mondo io sono al tuo cospetto! -4 Certo tu dicesti: pura è la parola mia, e mondo sono nel cospetto tuo.
5 Invece, oh! se Dio volesse parlar teco, ed aprir le sue labbra [a ragionar] con te,5 E Iddio il volesse, ch' elli favellasse teco, e aprisse i labbri suoi a te,
6 sì da manifestarti i segreti della sapienza, e come sia molteplice la sua norma! Comprenderesti allora che egli ti richiede molto menodi quanto meriterebbe la tua iniquità6 acciò ch' elli mostrasse a te le secrete cose della sapienza, e che in molti modi fosse la legge sua qui; e intendessi che molte cose minori abbi da Dio, che non meriti la iniquitade tua.
7 capirai tu forse i procedimenti di Dio, e fino alla perfezione dell'Onnipotente giungerai?7 Forse gli andamenti (suoi) di Dio comprenderai, e insino all' Onnipotente perfetto ritornerai?
8 Egli è il più eccelso del cielo - tu che puoi fare?è più profondo degl'inferi - tu come puoi conoscere?8 Più alto è che il cielo; e che farai? più adentro che lo inferno; e donde lo conoscerai?
9 Più esteso della terra è per misura, più largo è del mare!9 La misura sua è più lunga che la terra, larga più che il mare.
10 Se sconvolge ogni cosa, o tutto insieme costringe, chi potrà a lui opporsi?10 S'elli sovertisse ogni cosa, ovvero che insieme le raunasse chi (li) contraddirà a lui? (Ovvero chi li potrà dire: perchè fai tu così?)
11 Egli infatti conosce la vanità degli uomini, e scorgendo il male, non farà attenzione?11 In verità elli conosce la vanitade delli uomini; e vedendo la iniquitade, or non la considera?
12 L'uomo insensato si leva in superbia, e qual giovane onagro si stima nato indipendente.12 L'uomo vano in superbia si dirizza; e sì come puledro dell' asino, così pensa essere nato libero.
13 Ma [se] tu rendi stabile il cuor tuo, e distendi verso lui le tue mani;13 Ma tu fermasti lo cuore tuo, e spandesti a lui le tue mani.
14 se rimuovi da te l'iniquità che è in mano tua, e l'ingiustizia non alberghi nella tua tenda:14 Se la iniquitade, che è nelle tue mani, tu torrae da te, e non starae nel tabernacolo tuo la tua ingiustizia;
15 allora potrai sollevare il tuo volto senza macchia, sarai ben fondato e non temerai;15 allora potrai levare la faccia tua senza macchia, e sarai stabile, e non temerai.
16 pur della miseria tu ti scorderai, e come d'acqua passata te ne ricorderai.16 E di ciascuna miseria ti dimenticherai; e sì come dell' acque che trapassorono, non ti ricorderai.
17 Un fulgore come a mezzodì spunterà per te sulla sera, e quando ti crederai distrutto sorgerai come stella del mattino.17 E sì come lo splendore del mezzodì si leverà a te nel vespro; e quando penserai te essere consumato, risplenderai sì come la stella Diana.
18 Ti sentirai fiducioso per la speranza che hai dinanzi, e ispezionata [la tua abitazione], dormirai tranquillo:18 E avrai proposto a te la speranza, e sepolto sicuro dormirai.
19 riposerai, nè alcuno ti incuterà spavento. Molti alla tua presenza renderanno omaggio,19 Riposera'ti, e non sarà chi ti spaventi; e pregheranno la faccia tua molti.
20 mentre gli occhi degli empii verranno meno; verrà loro a mancare ogni scampo, e loro speranza sarà abominio d'anima.»20 E li occhii degli maligni verranno meno, e lo fuggire perirae da loro, e la speranza loro (ad) abbominazione dell' anima.