Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Esodo 37


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Beseleel fece anche l'arca di legni di setim, che aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, ed un cubito e mezzo d'altezza; e la ricopri d'oro purissimo, dentro e fuori.1 Fecit autem Beseleel et ar cam de lignis acaciae haben tem duos semis cubitos in longitudine et cubitum ac semissem in latitudine, altitudo quoque unius cubiti fuit et dimidii; vestivitque eam auro purissimo intus ac foris.
2 Vi fece all'intorno una corona d'oro,2 Et fecit illi coronam auream per gyrum,
3 e fuse quattro anelli d'oro pei suoi quattro angoli: due da un lato, e due dall'altro.3 conflans quattuor anulos aureos in quattuor pedibus eius; duos anulos in latere uno et duos in altero.
4 Fece anche, di legno di setim, delle stanghe che ricoprì d'oro,4 Vectes quoque fecit de lignis acaciae, quos vestivit auro
5 e le passò negli anelli posti ai lati dell'arca, per trasportarla.5 et quos misit in anulos, qui erant in lateribus arcae, ad portandum eam.
6 Fece poi il propiziatorio, od oracolo, d'oro purissimo, della lunghezza di due cubiti e mezzo, e della larghezza d'un cubito e mezzo.6 Fecit et propitiatorium de auro mundissimo: duorum cubitorum et dimidii in longitudine et cubiti ac semis in latitudine.
7 Inoltre, due cherubini d'oro battuto, che pose dalle due parti del propiziatorio:7 Duos etiam cherubim ex auro ductili fecit ex utraque parte propitiatorii:
8 un cherubino all'estremità di un lato, e l'altro cherubino all'estremità dell'altro lato; i due cherubini, alle due estremità del propiziatorio,8 cherub unum ex summitate unius partis et cherub alterum ex summitate partis alterius; duos cherubim ex singulis summitatibus propitiatorii
9 stendevano su questo le ali, e lo ricoprivano, avendo la faccia rivolta uno verso l'altro, e verso il propiziatorio.9 extendentes alas sursum et tegentes alis suis propitiatorium seque mutuo et illud respicientes.
10 Fece inoltre la mensa, di legni di setim, lunga due cubiti, larga un cubito, alta un cubito e mezzo.10 Fecit et mensam de lignis acaciae in longitudine duorum cubitorum et in latitudine unius cubiti, quae habebat in altitudine cubitum ac semissem;
11 La ricoprì d'oro purissimo, e vi fece un labbro d'oro in giro;11 circumdeditque eam auro mundissimo et fecit illi coronam auream per gyrum.
12 sopra a questo labbro, una fascia d'oro traforata a giorno, e, sopra questa, un'altra cornice d'oro.12 Fecit ei quoque limbum aureum quattuor digitorum per circuitum et super illum coronam auream.
13 Fuse anche quattro anelli d'oro che pose ai quattro angoli, per ciascun piede della mensa,13 Fudit et quattuor circulos aureos, quos posuit in quattuor angulis per singulos pedes mensae
14 sotto la fascia; e vi passò delle stanghe perché la mensa potesse trasportarsi.14 iuxta limbum; misitque in eos vectes, ut possit mensa portari.
15 Fece di legno di setim anche le stanghe, e le ricoprì d'oro.15 Ipsos quoque vectes fecit de lignis acaciae et circumdedit eos auro;
16 E fece d'oro puro i diversi utensili della mensa, ne' quali doveano offrirsi le libazioni: piatti, coppe, tazze e turiboli.16 et vasa ad diversos usus mensae, acetabula, phialas et cyathos et crateras ex auro puro, in quibus offerenda sunt libamina.
17 Fece di purissimo oro battuto, il candelabro dal cui tronco uscivano rami, calici, sferette e gigli;17 Fecit et candelabrum ductile de auro mundissimo, basim et hastile eius; scyphi sphaerulaeque ac flores unum cum ipso erant:
18 sei rami nei due lati, tre da un lato e tre dall'altro;18 sex in utroque latere, tres calami ex parte una et tres ex altera;
19 tre calici a forma di fiore di noce, con le loro sferette e gigli, in un ramo; tre calici a fiore di noce, con sferette e gigli, nell'altro ramo. Eguale era il lavoro pei sei rami che uscivano dal piede del candelabro.19 tres scyphi in nucis modum in calamo uno sphaerulaeque simul et flores et tres scyphi instar nucis in calamo altero sphaerulaeque simul et flores. Aequum erat opus sex calamorum, qui procedebant de hastili candelabri.
20 Nel piede medesimo erano quattro calici a fiore di noce, con sferette e gigli per ciascuna;20 In ipso autem hastili erant quattuor scyphi in nucis modum sphaerulaeque et flores;
21 e le sferette erano anche in ciascuno dei rami che uscivano a due a due da tre nodi; sei rami dunque che uscivano dall'unico tronco.21 singulae sphaerulae sub binis calamis per loca tria, qui simul sex fiunt calami procedentes de hastili uno.
22 Sferette e rami erano tutti d'oro purissimo battuto.22 Sphaerulae igitur et calami unum cum ipso erant, totum ductile ex auro purissimo.
23 Fece poi sette lampade, con gli smoccolatoi, e coi vasi dove spandere la smoccolatura, d'oro purissimo.23 Fecit et lucernas septem cum emunctoriis suis et vasa, ubi emuncta condantur, de auro mundissimo.
24 Il candelabro con tutti i suoi accessorii pesava un talento d'oro.24 Talentum auri purissimi appendebat candelabrum cum omnibus vasis suis.
25 Fece anche l'altare dei profumi, in legno di setim, quadro, d'un cubito nei lati, e di due cubiti in altezza, dai cui angoli venivano fuori altrettanti corni.25 Fecit et altare thymiamatis de lignis acaciae habens per quadrum singulos cubitos et in altitudine duos; e cuius angulis procedebant cornua.
26 Lo ricoprì d'oro purissimo, come anche la graticola, le pareti ed i corni.26 Vestivitque illud auro purissimo cum craticula ac parietibus et cornibus.
27 Vi fece torno torno una corona d'oro; e, sotto la corona, due anelli d'oro per ogni lato, in modo da potervi immettere delle stanghe, e trasportar l'altare.27 Fecitque ei coronam aureolam per gyrum et binos anulos aureos sub corona in duobus lateribus, ut mittantur in eos vectes, et possit altare portari.
28 Fece di legno di setim queste stanghe, e le coprì di lamine d'oro.28 Ipsos autem vectes fecit de lignis acaciae et operuit laminis aureis.
29 Compose poi anche l'olio per l'unguento della consacrazione, e l'incenso d'aromi eccellenti, secondo l'arte del profumiere.29 Composuit et oleum ad sanctificationis unguentum et thymiama de aromatibus mundissimis opere pigmentarii.