Giobbe 4
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BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Ma Eliphaz di Theman rispose, e disse: | 1 Elifaz il Temanita prese la parola e disse: |
2 Se noi imprenderemo a parlarti, forse lo prenderai in mala parte; ma chi può rattener la parola, che gli viene alla bocca? | 2 Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso? Ma chi può trattenere il discorso? |
3 Tu fosti già il maestro di molti, e alle braccia stanche rendesti vigore: | 3 Ecco, tu hai istruito molti e a mani fiacche hai ridato vigore; |
4 Le tue parole furon sostegno ai vacillanti, ed alle tremanti ginocchia desti conforto: | 4 le tue parole hanno sorretto chi vacillava e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato. |
5 Ma ora, che il flagello è venuto sopra di te, tu se' abbattuto; ti ha toccato, e ti sbigottisci. | 5 Ma ora questo accade a te e ti abbatti; capita a te e ne sei sconvolto. |
6 Dov' è la tua pietà, la tua fortezza, la tua pazienza, e la perfezione del tuo operare? | 6 La tua pietà non era forse la tua fiducia e la tua condotta integra, la tua speranza? |
7 Rammentati di grazia, qual mai innocente perì? e quando mai furono schiantati i giusti? | 7 Ricordalo: quale innocente è mai perito e quando mai furon distrutti gli uomini retti? |
8 Io vidi anzi coloro, che coltìvaron l'iniquità, e seminavano all'anni, e affanni mietevano, | 8 Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità, chi semina affanni, li raccoglie. |
9 Perire a un soffio di Dio, ed essere consunti da un alito dell'ira di lui: | 9 A un soffio di Dio periscono e dallo sfogo della sua ira sono annientati. |
10 Peri il lion che ruggiva, e la lionessa che urlava, e i denti de' lioncelli furono spezzati. | 10 Il ruggito del leone e l'urlo del leopardo e i denti dei leoncelli sono frantumati. |
11 La tigre rimase estinta per mancanza di preda, e i lioncini furono spersi. | 11 Il leone è perito per mancanza di preda e i figli della leonessa sono stati dispersi. |
12 Or un' arcana parola fa detta a me, e quasi di fuga il mio orecchio ne intese il debil suono. | 12 A me fu recata, furtiva, una parola e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro. |
13 Nell'orrore di una visione notturna, quando il sonno suole impossessarsi degli uomini, | 13 Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno, |
14 Fui preso da timore, e da tremito, e tutte le mie ossa furon commosse: | 14 terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare; |
15 E passando davanti a me uno spirito, si arricciarono i peli della mia carne. | 15 un vento mi passò sulla faccia, e il pelo si drizzò sulla mia carne... |
16 Mi apparve uno, il volto del quale non era a me noto, un simulacro dinanzi agli occhi miei, e udii un suono come di aura leggera. | 16 Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi... Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire: |
17 Forse un uomo messo al paragone con Dio sarà dichiarato giusto, o sarà egli più puro del suo faccitore? | 17 "Può il mortale essere giusto davanti a Dio o innocente l'uomo davanti al suo creatore? |
18 Ecco che quelli che a lui servono non hanno stabilità, e negli Angeli suoi trova egli difetto. | 18 Ecco, dei suoi servi egli non si fida e ai suoi angeli imputa difetti; |
19 Quanto più quelli, che abitano case di fango, i quali hanno per fondamento la polvere, saran consunti come da verme? | 19 quanto più a chi abita case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento! Come tarlo sono schiacciati, |
20 Dal mattino alla sera saranno troncati, e perché nissun ha intelligenza, periranno in eterno. | 20 annientati fra il mattino e la sera: senza che nessuno ci badi, periscono per sempre. |
21 E quei, che tra loro primeggiano, saran tolti dal mondo: morranno, e non da sapienti. | 21 La funicella della loro tenda non viene forse strappata? Muoiono senza saggezza!". |