Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Cantico 7


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 O figliuola di principe, quanto son belli i tuoi piedi nel lor calzamento! Le giunture delle tue membra son come monili Di lavoro di mani d’artefice.1 Vòltati, vòltati, Sulammìta, vòltati, vòltati: vogliamo vederti! Che cosa volete vedere nella Sulammìta durante una danza a duplice coro?
2 Il tuo seno è come una tazza rotonda, Nella quale non manchi mai il vino profumato; Il tuo corpo è un mucchio di grano, Intorniato di gigli.2 Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, o figlia di nobile! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, lavoro di mani d'artista.
3 I tuoi due seni Paiono due cavrioletti gemelli.3 Il tuo ombelico è una coppa rotonda, ove non manca mai vino aromatico. Il tuo ventre è un mucchio di grano contornato di gigli.
4 Il tuo collo pare una torre d’avorio; E gli occhi tuoi le pescine che sono in Hesbon, Presso alla porta di Bat-rabbim; Il tuo naso pare la Torre del Libano Che riguarda verso Damasco.4 I tuoi seni somigliano a due caprioli, gemelli di gazzella.
5 Il tuo capo sopra te pare un Carmel, E la chioma del tuo capo sembra di porpora, Il re è tenuto prigione dalle tue treccie.5 Il tuo collo è come una torre d'avorio, i tuoi occhi sono come le vasche di Chesbòn alla porta di Bat-Rabbìm; il tuo naso è come la torre del Libano, che vigila verso Damasco.
6 Quanto sei bella, e quanto sei piacevole, O amor mio, fra tutte le delizie!6 Il tuo capo è sopra di te come il Carmelo e le chiome del tuo capo come la porpora: un re è rimasto preso nelle trecce!
7 Questa tua statura è simile ad una palma, Ed i tuoi seni a grappoli d’uva.7 Come sei bella, come sei incantevole, o amore, figlia di delizie!
8 Io ho detto: Io salirò sopra la palma, E mi appiglierò a’ suoi rami; Ed i tuoi seni saranno ora come grappoli di vite, E l’odor del tuo alito come quello de’ pomi;8 La tua statura assomiglia alla palma e i tuoi seni ai grappoli.
9 E la tua bocca sarà come il buon vino, Che cola dolcemente per il mio amico, E scivola fra le labbra de’ dormenti9 Mi sono detto: "Salirò sulla palma, afferrerò i rami più alti. E mi siano i tuoi seni come i grappoli della vite, il profumo del tuo respiro come quello dei cedri,
10 Io son del mio amico, E il suo desiderio è verso me.10 e il tuo palato come ottimo vino che scende dritto alla mia bocca e fluisce sulle labbra e sui denti!".
11 Vieni, amico mio, usciamo a’ campi, Passiam la notte nelle ville.11 Io sono per il mio Diletto e verso di me è la sua passione d'amore.
12 Leviamoci la mattina, per andare alle vigne; Veggiamo se la vite è fiorita, se l’agresto si scopre, Se i melagrani hanno messe le lor bocce; Quivi ti darò i miei amori.12 Vieni, mio Diletto, usciamo alla campagna, vegliamo la notte nei villaggi!
13 Le mandragole rendono odore, E in su gli usci nostri vi son delizie d’ogni sorta, E nuove, e vecchie, Le quali io ti ho riposte, amico mio13 All'alba scenderemo nelle vigne, vedremo se la vite germoglia, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze!
14 Le mandragole esalano profumo e alle nostre porte ogni sorta di frutti squisiti, nuovi ed anche stagionati: o mio Diletto, li ho conservati per te!