Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 Le parole di Agur, figliuolo d’Iache; il sermone profetico che quell’uomo pronunziò ad Itiel; ad Itiel, e ad Ucal.1 - Detti di Agur, figlio di Jaqe, da Massa.
2 CERTO io son troppo idiota, per esser gran personaggio; E non ho pur l’intendimento d’un uomo volgare;2 Sentenziò quest'uomo: «Mi affaticai, o Dio, mi affaticai, o Dio, e venni meno. Io sono il più ignorante degli uomini, e la sapienza degli uomini non è con me.
3 E non ho imparata sapienza; Ma io so la scienza de’ santi.3 Io non ho appreso la sapienza e la scienza dei santi non la so.
4 Chi è salito in cielo, e n’è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue pugna? Chi ha serrate le acque nella sua vesta? Chi ha posti tutti i confini della terra? Quale è il suo nome, o quale è il nome del suo figliuolo, Se tu il sai?4 Chi salì in cielo e scese? chi contenne il vento nelle sue mani? chi restrinse le acque come in un manto? chi eresse tutti i confini della terra? qual è il suo nome, e quale nome ha il suo figliuolo, se lo sai?
5 Ogni parola di Dio è purgata col fuoco; Egli è scudo a coloro che sperano in lui.5 Ogni parola di Dio è purgata al fuoco, egli è scudo per coloro che sperano in lui.
6 Non aggiungere alle sue parole; Che talora egli non ti arguisca, e che tu non sii trovato bugiardo6 Alle sue parole non aggiungere nulla, affinchè non sia ripreso e convinto di menzogna.
7 Io ti ho chieste due cose, o Dio; Non rifiutarmele avanti che io muoia:7 Due cose t'ho chiesto, non me le negare innanzi ch'io muoia.
8 Allontana da me vanità e parole di bugia; Non mandarmi povertà, nè ricchezze; Cibami del mio pane quotidiano;8 Vanità e parole bugiarde, allontana da me; non darmi nè mendicità, nè ricchezza; concedimi soltanto il necessario per vivere;
9 Che talora io non mi satolli, e ti rinneghi, E dica: Chi è il Signore? Che talora altresì io non impoverisca, e rubi, Ed usi indegnamente il Nome dell’Iddio mio9 affinchè essendo satollo non sia tentato a rinnegartie dica: - Chi è il Signore? -o spinto dal bisogno non rubie non imprechi al nome del mio Dio.
10 Non dir male del servo appo il suo padrone; Che talora egli non ti maledica, e tu ti renda colpevole.10 Non accusare il servo presso il suo padroneaffinchè non ti maledica e vada a finir male.
11 Vi è una generazione d’uomini che maledice suo padre; E non benedice sua madre.11 V'è una gente che maledice suo padre, e non benedice sua madre.
12 Vi è una generazione d’uomini che si reputa netta, E non è lavata della sua lordura.12 V'è una gente che si crede monda, e tuttavia non è lavata dalle sue sozzure.
13 Vi è una generazione d’uomini che ha gli occhi grandemente elevati, E le palpebre alzate.13 V'è una gente che ha gli occhi altierie le ciglia erette.
14 Vi è una generazione d’uomini i cui denti sono spade, Ed i mascellari coltelli, Per divorare i poveri d’in su la terra, Ed i bisognosi d’infra gli uomini14 V'è una gente che ha spade per dentie mascellari con cui stritola, per divorare i miseri della terra e i poveri tra gli uomini.
15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: Apporta, apporta. Queste tre cose non si saziano giammai; Anzi queste quattro non dicono giammai: Basta!15 La sanguisuga ha due figlie: dammi, dammi.
16 Il sepolcro, la matrice sterile, La terra che non si sazia giammai d’acqua, E il fuoco, che giammai non dice: Basta!16 Ci son tre cose che non si saziano mai!e una quarta che non dice mai: - Basta! -L'inferno, la matrice, la terra che non si sazia mai di acqua, il fuoco poi non dice mai: - Basta! -
17 I corvi del torrente trarranno, E i figli dell’aquila mangeranno gli occhi Di chi beffa suo padre, E sprezza di ubbidire a sua madre17 L'occhio che schernisce il padre e beffeggia la deferenza a sua madre, che i corvi dei torrenti lo scavino e se lo mangino i figli dell'aquila.
18 Queste tre cose mi sono occulte; Anzi, io non conosco queste quattro:18 Queste tre cose mi sono difficilie la quarta non la conosco affatto:
19 La traccia dell’aquila nell’aria, La traccia del serpente sopra il sasso, La traccia della nave in mezzo del mare, La traccia dell’uomo nella giovane.19 la via dell'aquila in aria, la via del serpe sulla roccia, la via della nave in mezzo al mare e la via dell'uomo nell'adolescenza.
20 Tale è il procedere della donna adultera; Ella mangia, e si frega la bocca, E dice: Io non ho commessa alcuna iniquità.20 Così anche la via della donna adultera, che mangia e si forbisce la bocca e dice:- Non ho fatto nessun male! -
21 Per tre cose la terra trema; Anzi per quattro, ch’ella non può comportare:21 Per tre cose la terra freme e alla quarta non può reggere:
22 Per lo servo, quando regna; E per l’uomo stolto, quando è satollo di pane;22 per uno schiavo che riesce a regnare, per uno stolto quando ha cibo a sazietà,
23 Per la donna odiosa, quando si marita; E per la serva, quando è erede della sua padrona23 per una odiosa donna quand'è condotta sposa, e per una serva che diventa erede della sua padrona.
24 Queste quattro cose son delle più piccole della terra, E pur son savie, e molto avvedute:24 Quattro sono dei più piccoli della terra e sono più sapienti degli altri:
25 Le formiche, che sono un popolo senza forze, E pure apparecchiano di state il lor cibo;25 le formiche, popolo debole, e si preparano il cibo nel tempo della mèsse;
26 I conigli, che sono un popolo senza potenza, E pur fanno i lor ricetti nelle roccie;26 i leprotti, popolo imbelle, e collocano la loro tana nelle rocce;
27 Le locuste, che non hanno re, E pure escono fuori tutte a stormo, divise per ischiere;27 le locuste sono senza re ed escono tutte a schiera a schiera;
28 Il ramarro, che si aggrappa con le mani, Ed è ne’ palazzi dei re28 il geco si regge sulle manie dimora nelle aule del re.
29 Queste tre cose hanno un bel passo; Anzi queste quattro hanno una bella andatura:29 Tre cose hanno una bella andatura e la quarta incede magnificamente:
30 Il leone, la più forte delle bestie, Che non si volge indietro per tema di alcuno;30 il leone, il più forte degli animali, non temerà l'incontro di nessuno;
31 Il gallo compresso di fianchi, e il becco, E il re, appresso al quale niuno può levare il capo.31 il gallo succinto i lombi e il montone, e il re a cui [non c'è] chi resista.
32 Se tu hai fatto qualche follia, innalzandoti; Ovvero, se hai divisato alcun male, mettiti la mano in su la bocca.32 Tale si trovò scornato dopo aver avuto esaltazione: se avesse riflettuto, si sarebbe messo la mano alla bocca:
33 Perciocchè, come chi rimena il latte ne fa uscir del burro; E chi stringe il naso, ne fa uscir del sangue; Così ancora chi preme l’ira ne fa uscir contesa33 perchè, chi preme molto il latte fa uscire burro, chi preme forte il naso fa uscire sangue, e chi preme troppo sui forti fa uscire contese».