Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Giobbe 11


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 E SOFAR Naamatita rispose e disse:1 Sofar di Naamà prese a dire:
2 Non risponderebbesi egli ad un uomo di tante parole? Ed un uomo loquace sarebbe egli per ciò reputato giusto?2 «A tante parole non si dovrà forse dare risposta?
O il loquace dovrà avere ragione?
3 Faranno le tue ciancie tacer gli uomini? Ti farai tu beffe, senza che alcuno ti faccia vergogna?3 I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
4 Or tu hai detto: La mia maniera di vita è pura, Ed io sono stato netto davanti agli occhi tuoi.4 Tu dici: “Pura è la mia condotta,
io sono irreprensibile agli occhi tuoi”.
5 Ma volesse pure Iddio parlare, Ed aprir le sue labbra teco;5 Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
6 E dichiararti i segreti della sapienza; Perciocchè sono doppi; E tu conosceresti che Iddio ti fa portar pena minore Che la tua iniquità non merita di ragione6 per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all’intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua colpa.
7 Potresti tu trovar modo d’investigare Iddio? Potresti tu trovar l’Onnipotente in perfezione?7 Credi tu di poter scrutare l’intimo di Dio
o penetrare la perfezione dell’Onnipotente?
8 Queste cose sono le altezze de’ cieli, che ci faresti? Son più profonde che l’inferno, come le conosceresti?8 È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda del regno dei morti: che cosa ne sai?
9 La lor distesa è più lunga che la terra, E la lor larghezza è più grande che il mare.9 Più lunga della terra ne è la dimensione,
più vasta del mare.
10 Se Iddio sovverte, ovvero s’egli serra, E raccoglie, chi ne lo storrà?10 Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
11 Perciocchè egli conosce gli uomini vani; E veggendo l’iniquità, non vi porrebbe egli mente?11 Egli conosce gli uomini fallaci;
quando scorge l’iniquità, non dovrebbe tenerne conto?
12 Ma l’uomo è scemo di senno, e temerario di cuore; E nasce simile a un puledro di un asino salvatico12 L’uomo stolto diventerà giudizioso?
E un puledro di asino selvatico sarà generato uomo?
13 Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui;13 Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
14 Se vi è iniquità nella tua mano, e tu l’allontani da te, E non lasci dimorare alcuna perversità ne’ tuoi tabernacoli;14 se allontanerai l’iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l’ingiustizia nelle tue tende,
15 Allora certamente tu alzerai la faccia netta di macchia, E sarai stabilito, e non avrai paura di nulla;15 allora potrai alzare il capo senza macchia,
sarai saldo e non avrai timori,
16 Perciocchè tu dimenticherai gli affanni, E te ne ricorderai come d’acque trascorse;16 perché dimenticherai l’affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata.
17 E ti si leverà un tempo più chiaro che il mezzodì; Tu risplenderai, tu sarai simile alla mattina;17 Più del sole meridiano splenderà la tua vita,
l’oscurità sarà per te come l’aurora.
18 E sarai in sicurtà; perciocchè vi sarà che sperare; E pianterai il tuo padiglione, e giacerai sicuramente;18 Avrai fiducia perché c’è speranza
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
19 E ti coricherai, e niuno ti spaventerà; E molti ti supplicheranno.19 Ti coricherai e nessuno ti metterà paura;
anzi, molti cercheranno i tuoi favori.
20 Ma gli occhi degli empi verranno meno, Ed ogni rifugio sarà perduto per loro; E la loro unica speranza sarà di render lo spirito20 Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è loro precluso,
unica loro speranza è l’ultimo respiro!».