Giobbe 11
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DIODATI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 E SOFAR Naamatita rispose e disse: | 1 Sofar di Naamà prese a dire: |
2 Non risponderebbesi egli ad un uomo di tante parole? Ed un uomo loquace sarebbe egli per ciò reputato giusto? | 2 «A tante parole non si dovrà forse dare risposta? O il loquace dovrà avere ragione? |
3 Faranno le tue ciancie tacer gli uomini? Ti farai tu beffe, senza che alcuno ti faccia vergogna? | 3 I tuoi sproloqui faranno tacere la gente? Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni? |
4 Or tu hai detto: La mia maniera di vita è pura, Ed io sono stato netto davanti agli occhi tuoi. | 4 Tu dici: “Pura è la mia condotta, io sono irreprensibile agli occhi tuoi”. |
5 Ma volesse pure Iddio parlare, Ed aprir le sue labbra teco; | 5 Tuttavia, volesse Dio parlare e aprire le labbra contro di te, |
6 E dichiararti i segreti della sapienza; Perciocchè sono doppi; E tu conosceresti che Iddio ti fa portar pena minore Che la tua iniquità non merita di ragione | 6 per manifestarti i segreti della sapienza, che sono così difficili all’intelletto, allora sapresti che Dio ti condona parte della tua colpa. |
7 Potresti tu trovar modo d’investigare Iddio? Potresti tu trovar l’Onnipotente in perfezione? | 7 Credi tu di poter scrutare l’intimo di Dio o penetrare la perfezione dell’Onnipotente? |
8 Queste cose sono le altezze de’ cieli, che ci faresti? Son più profonde che l’inferno, come le conosceresti? | 8 È più alta del cielo: che cosa puoi fare? È più profonda del regno dei morti: che cosa ne sai? |
9 La lor distesa è più lunga che la terra, E la lor larghezza è più grande che il mare. | 9 Più lunga della terra ne è la dimensione, più vasta del mare. |
10 Se Iddio sovverte, ovvero s’egli serra, E raccoglie, chi ne lo storrà? | 10 Se egli assale e imprigiona e chiama in giudizio, chi glielo può impedire? |
11 Perciocchè egli conosce gli uomini vani; E veggendo l’iniquità, non vi porrebbe egli mente? | 11 Egli conosce gli uomini fallaci; quando scorge l’iniquità, non dovrebbe tenerne conto? |
12 Ma l’uomo è scemo di senno, e temerario di cuore; E nasce simile a un puledro di un asino salvatico | 12 L’uomo stolto diventerà giudizioso? E un puledro di asino selvatico sarà generato uomo? |
13 Se tu addirizzi il cuor tuo, E spieghi le palme delle tue mani a lui; | 13 Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore e tenderai a lui le tue palme, |
14 Se vi è iniquità nella tua mano, e tu l’allontani da te, E non lasci dimorare alcuna perversità ne’ tuoi tabernacoli; | 14 se allontanerai l’iniquità che è nella tua mano e non farai abitare l’ingiustizia nelle tue tende, |
15 Allora certamente tu alzerai la faccia netta di macchia, E sarai stabilito, e non avrai paura di nulla; | 15 allora potrai alzare il capo senza macchia, sarai saldo e non avrai timori, |
16 Perciocchè tu dimenticherai gli affanni, E te ne ricorderai come d’acque trascorse; | 16 perché dimenticherai l’affanno e te ne ricorderai come di acqua passata. |
17 E ti si leverà un tempo più chiaro che il mezzodì; Tu risplenderai, tu sarai simile alla mattina; | 17 Più del sole meridiano splenderà la tua vita, l’oscurità sarà per te come l’aurora. |
18 E sarai in sicurtà; perciocchè vi sarà che sperare; E pianterai il tuo padiglione, e giacerai sicuramente; | 18 Avrai fiducia perché c’è speranza e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo. |
19 E ti coricherai, e niuno ti spaventerà; E molti ti supplicheranno. | 19 Ti coricherai e nessuno ti metterà paura; anzi, molti cercheranno i tuoi favori. |
20 Ma gli occhi degli empi verranno meno, Ed ogni rifugio sarà perduto per loro; E la loro unica speranza sarà di render lo spirito | 20 Ma gli occhi dei malvagi languiranno, ogni scampo è loro precluso, unica loro speranza è l’ultimo respiro!». |