SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iudici 15


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Dopo alquanto tempo, quando s' appressava (ed era in su il fare) la ricolta del grano, venne Sansone per volersi colla moglie sua visitarsi, e sì le portò uno capretto (del suo armento) delle capre sue. E volendo entrare dentro nel letto con lei, siccome era usato di fare l'altre volte, non lasciò il padre della fanciulla, ma disse:1 Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: "Voglio entrare da mia moglie nella camera". Ma il padre di lei non gli permise di entrare
2 io mi pensai che tu l'avessi avuta in odio, e perciò io la diedi per moglie ad uno tuo amico: ma ella ha una sorella, la quale è più giovane e più bella di lei; sia tua moglie in suo iscambio.2 e gli disse: "Credevo proprio che tu l'avessi ripudiata e perciò l'ho data al tuo compagno; la sua sorella minore non è più bella di lei? Prendila dunque al suo posto".
3 Al quale sì rispuose Sansone (e disse): da questo dì innanzi [non] sarà la colpa mia di ciò ch' io farò contro ai Filistei; imperciò ch' io farò loro molto male.3 Ma Sansone rispose loro: "Questa volta non sarò colpevole verso i Filistei, se farò loro del male".
4 E incontanente andò Sansone, e prese CCC volpi, e legò le code insieme l' una all' altra; e facelline legò nel mezzo delle code;4 Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese delle fiaccole, legò coda e coda e mise una fiaccola fra le due code.
5 nelle quali facelline mettendo fuoco, sì lasciò (andare e) che andassero iscorrendo quà e là. Le quali volpi (così legate e acconcie) incontanente sì andarono nelle biade de' Filistei. Le quali arseno; e fu sì grande il fuoco, che ancora le vigne e li oliveti furono tutte arse da questo grande fuoco.5 Poi accese le fiaccole, lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei e bruciò i covoni ammassati, il grano tuttora in piedi e perfino le vigne e gli oliveti.
6 E dissono i Filistei: chi ha fatta questa cosa? Ai quali si fu detto, ch' era stato Sansone genero di Tamnateo; imperciò che Tamnateo sì gli tolse la moglie sua, e sì la diede ad uno altro. E andarono suso i Filistei (a Tamnateo), e sì arsono insieme il padre e la figliuola.6 I Filistei chiesero: "Chi ha fatto questo?". Fu risposto: "Sansone, il genero dell'uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l'ha data al compagno di lui". I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suo padre.
7 Ai quali sì disse Sansone: avvegna Iddio che voi abbiate fatto questo, tuttavia ancora ne farò vendetta di voi; e (fatta la vendetta) allora mi starò.7 Sansone disse loro: "Poiché agite in questo modo, io non la smetterò finché non mi sia vendicato di voi".
8 E (fatta la vendetta) sì gli percosse (e uccise) d' una crudele piaga e grande, in tanto che, maravigliandosene, e' convenne ch' egli si ponessono i piedi al pettignone. E dopo questo andossene giuso, e sì abitò nella spelonca della pietra di Etam.8 Li batté l'uno sull'altro, facendone una grande strage. Poi scese e si ritirò nella caverna della rupe di Etam.
9 E andarono i Filistei suso nella terra di Giuda, e puosono (l'oste e) il campo in uno luogo che poi fu chiamato LECHI, cioè mascella, dove sparsero (e puosero le trabacche e) il campo.9 Allora i Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreria fino a Lechi.
10 E dissono alli Filistei alquanti della schiatta di Giuda perchè siete voi venuti giuso contro a noi? A quali sì respuoseno: noi siamo venuti, accid che leghiamo Sansone, e che gli rendiamo quello ch' hae fatto a noi.10 Gli uomini di Giuda dissero loro: "Perché siete venuti contro di noi?". Quelli risposero: "Siamo venuti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi".
11 E andarono giuso da tre milia uomini della schiatta di Giuda alla spelonca della pietra di Etam, e dissono a Sansone: non sai tu che i Filistei ci hanno signoreggiato? perchè tu facesti questo che hai fatto contro di loro? Ai quali disse Sansone: come feciono a me, così io ho fatto a loro.11 Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: "Non sai che i Filistei ci dominano? Che cosa ci hai fatto?". Egli rispose loro: "Quello che hanno fatto a me, io l'ho fatto a loro".
12 E dissono costoro : noi siamo venuti per legarti e metterti nelle mani de' Filistei. Ai quali respuose Sansone: giuratemi e promettetemi, che voi non mi ucciderete.12 Gli dissero: "Siamo scesi per legarti e metterti nelle mani dei Filistei". Sansone replicò loro: "Giuratemi che voi non mi colpirete".
13 E dissono costoro: noi non ti uccideremo, ma daremti loro legato. E sì lo legarono con due funi (grosse e) nuove, e trasserlo della spelonca della pietra di Etam.13 Quelli risposero: "No, ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani; ma certo non ti uccideremo". Lo legarono con due funi nuove e lo fecero salire dalla rupe.
14 Il quale vegnendo al luogo il quale si chiama MASCELLA, e venisseno incontro a lui i Filistei gridando ad alta voce, venne lo Spirito di Dio sopra Sansone (e tutto l' accese e infiammò); e come si sogliono consumare le legna quando sentono il fuoco, così le funi, con le quali era legato Sansone, tutte furono rotte e ispezzate.14 Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani.
15 E trovata una mascella d'asino la quale istava in terra, pigliandola in mano (percosse adosso i Filistei e sconfissegli, e) uccise con questa mascella d'asino mille uomini.15 Trovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini.
16 E disse; con la mascella d' uno poledro di asine, (spensi e) isconfissi i Filistei, e uccisine di loro mille uomini.16 Sansone disse:

"Con la mascella dell'asino,
li ho ben macellati!
Con la mascella dell'asino,
ho colpito mille uomini!".

17 E cantando (e giubilando questa canzone), finite queste parole, sì gittò di mano via la mascella; e chiamò quello luogo per nome RAMATLECHI, che tanto viene a dire, quanto che levare di mascella.17 Quand'ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogo fu chiamato Ramat-Lechi.
18 E avendo grandissima sete, sì gridò a Dio e disse: (Signore Iddio) tu hai dato nelle mie mani, cioè del servo tuo, questa grande vittoria; ed ecco ch' io mi muoio ora di sete, e in questo modo verrò alle mani di questi incirconcisi (Filistei).18 Poi ebbe gran sete e invocò il Signore dicendo: "Tu hai concesso questa grande vittoria mediante il tuo servo; ora dovrò morir di sete e cader nelle mani dei non circoncisi?".
19 E trasse Iddio uno degli denti mascellari della mascella dell' asino, e uscirono acque (abbondantemente); delle quali acque assaggiate e bevute, tutto quanto lo spirito confortoe (e i sentimenti), e ritornò la forza. E però fu chiamato il nome di quello luoco (qui) LA FONTE DI COLUI CHE CHIAMÒ DELLA MASCELLA, d' insino al presente dì d' oggi.19 Allora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Korè: essa esiste a Lechi fino ad oggi.
20 E giudicò (e resse) in quello tempo Israel XX anni.20 Sansone fu giudice d'Israele, al tempo dei Filistei, per venti anni.