SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 11


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Eravi uno uomo infermo, che avea nome Lazzaro, di Betania del castello di Marta e di Maria sua sorella.1 Era malato un tal Lazzaro del Borgo di Betania, patria di Maria, e di Marta sorelle.
2 E questa era quella Maria, la quale ungette li piedi del Signore con l' unguento, e forbigli con li suoi capelli, il cui fratello Lazzaro era infermato.2 (Maria era quella, che unse con unguento il Signore, e asciugogli i piedi co' suoi capelli, il di cui fratello Lazzaro era malato).
3 Mandorono queste due sorelle a Iesù, così dicendo: Signore, sappi che colui che tu ami, è infermato.3 Mandarono dunque a dirgli le sorelle: Signore, ecco, che colui, che tu ami è malato.
4 E udendo questo, Iesù, disse: questa infermità non è mortale, ma è per la gloria di Dio, accid che sia glorificato il Figliuolo suo per lui.4 Udito questo, disse Gesù: Questa malattia non è per morte, ma per glorie di Dio, affinchè quindi sia glorificato il Figliuolo di Dio.
5 Amava Iesù Marta, e Maria sua sorella, e (il loro fratello) Lazzaro.5 Voleva bene Gesù a Marta, e Maria sua sorella, e a Lazzaro.
6 Udito ch' ebbe Iesù, come Lazzaro era infermato, stette poi in quel luogo, dove egli era, duoi giorni.6 Sentito adunque che ebbe, come questi era malato, si fermò allora due dì nello stesso luogo.
7 E dopo duoi giorni disse alli discepoli suoi: andiamo un' altra volta in Iudea.7 Dopo di che disse a' discepoli: Andiam di nuovo nella Giudea.
8 Dicon gli discepoli a lui: maestro, (tu sai che) gli giudei ti cercano per volerti lapidare, e tu vogli un' altra volta tornare in Iudea a loro?8 Gli dissero i discepoli: Maestro, or ora cercavano i Giudei di lapidarti, di nuovo torni in là?
9 Rispose Iesù (e disse a loro): or non sono (ancora) dodici ore di dî? chiunque va di dì, va salvo; imperò che il vede la luce di questo mondo.9 Rispose Gesù: Non sono elleno dodici le ore del giorno? Quand'uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo:
10 Ma chi va di notte, non va sicuro; imperò che la luce non è in lui.10 Quando poi uno cammina di notte, inciampa, perché non ha lume.
11 Dette ch' ebbe queste cose, disse poi a loro (Iesù): Lazzaro amico nostro dorme; ma io voglio andare, acciò ch' io il risvegli dal sonno.11 Così parlò, e dopo di questo, disse loro: Il nostro amico Lazzaro dorme, ma vo a svegliarlo dal sonno.
12 Dissero gli discepoli suoi: se egli dor me, egli è salvo.12 Dissero perciò i suoi discepoli: Signore, se dorme, sarà in salvo.
13 Ma Iesù diceva della morte; e gli discepoli pensavano che dicesse del dormire dal sonno.13 Ma Gesù aveva parlato della di lui morte: ed essi avevan creduto, che parlasse del dormire di uno, che ha sonno.
14 Allora disse a loro Iesù manifestamente: Lazzaro è morto.14 Allora però disse loro chiaramente Gesù: Lazzaro è morto.
15 E sono lieto per voi, acciò che voi crediate, perchè io non era quivi; andiamo da lui.15 E ho piacere per ragione di voi di non essere stato là, affinchè crediate: ma andiamo a lui.
16 E allora Tomaso, detto Didimo, disse agli discepoli andiamo, e moriamo con lui.16 Disse adunque Tommaso, soprannominato Didimo, ai condiscepoli: Andiamo anche noi, e muoiamo con lui.
17 E allora venne Iesù là dove era Lazzaro, il quale era stato nel monumento quattro giorni.17 Arrivato Gesù, trovollo già da quattro giorni sepolto.
18 Era Betania appresso Ierosolima quasi dodici miglia.18 (Era Betania circa quindici stadj vicina a Gerusalemme).
19 E molti de' Iudei erano venuti da Marta e Maria, per consolarle del loro fratello ( ch' era morto).19 E molti Giudei erano venuti da Marta, e Maria per consolarle riguardo; il loro fratello.
20 E udendo Marta, che Iesù veniva, andò a lui incontro; Maria rimase in casa.20 Marta però, subito che ebbe sentito, che veniva Gesù, andogli incontro: e Maria stava sedendo in casa.
21 Disse Marta a Iesù: Signore, se tu fossi stato quivi, il fratello mio non sarebbe morto.21 Disse adunque Marta a Gesù: Signore, se eri qui, non moriva mio fratello.
22 Ma io so bene, che ciò che tu addimandarai a Dio, egli ti darà.22 Ma anche adesso so, che qualunque cosa chiederai a Dio, Dio te la concederà.
23 Disse Iesù: il tuo fratello risuscitarà.23 Dissele Gesù: Tuo fratello risorgerà.
24 Disse Marta: io so bene, ch' egli risuscitarà nella resurrezione il dì del giudicio.24 Risposegli Marta: So, che risorgerà nella risurrezione in quell'ultimo giorno.
25 Disse Iesù a lei: io sono resurrezione e vita; chi crede in me, eziandio se fosse morto, viverà.25 Dissele Gesù: Io sono la risurrezione, e la vita: chi in me crede, sebben sia morto, viverà.
26 E chi vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi tu questo?26 E chiunque vive, e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?
27 Ed ella disse: credo, Signore; imperò ch' io credo che tu se' Cristo figliuolo di Dio, che sei venuto in questo mondo.27 Risposegli: Si, o Signore, io ho creduto, che tu se' il Cristo, il Figliuolo di Dio vivo, che se' venuto in questo mondo.
28 E detto ch' ebbe questo, andò Marta, e chiamò Maria sua sorella quetamente, e dissegli il maestro ci è, e addimanda te.28 E detto questo, andò, e chiamò ci nascosto Maria sua sorella, dicendole: E qui il Maestro, e ti chiama.
29 Ed ella, come udì (che Iesù v' era), levossi prestamente, e andò a lui.29 Ella appena udito questo, alzossi in fretta, e andò da lui:
30 Non era ancora Iesù entrato nel castello; ma era in quello luogo là dove Marta gli andò incontro.30 Imperocché non era per anco Gesù entrato nel borgo: ma era tuttavia in quel luogo, dove Marta era andata ad incontrarlo.
31 E quelli Iudei, ch' erano in casa venuti per consolarle, vedendo che Maria cosî prestamente erasi levata e uscita fuori, seguitoronla, pensando ch' ella andasse al monumento per piangere.31 I Giudei perciò, che erano in casa con essa, e la racconsolavano, veduto avendo Maria alzarsi in fretta, e uscir fuori, la seguitarono, dicendo: Ella va al sepolcro per ivi piangere.
32 E giungendo Maria dove era Iesù, gittossegli alli piedi, e disse: Signore, se tu fussi stato quivi, il mio fratello non sarebbe morto.32 Maria però, arrivata che fu, dove era Gesù, e vedutolo, gittossi a' suoi piedi, e disselli: Signore, se eri qui, non moriva mio fratello.
33 E vedendola Iesù piangere, e anche quelli Iudei ch' erano con lei, affiissesi dentro nel spirito, e turbossi.33 Gesù allora vedendo lei piagnente, e piagnenti i Giudei, che eran venuti con essa, fremè interiormente, e turbò se tesso,
34 E disse dove l'avete voi posto? E loro dissero Signore, vieni e vedera'lo.34 E disse: Dove l'avete messo? Gli risposero: Signore, vieni, e vedi.
35 E in questo Iesù lacrimò.35 E a Gesù venner le lagrime.
36 Dicevano adunque li Iudei: guarda quanto costui l'amava.36 Disser perciò i Giudei: Vedete, com'ei lo amava.
37 Dissero alcuni di quelli: non poteva costui, il quale aperse gli occhi a colui che nacque cieco, fare sì che costui non morisse?37 Ma taluni di essi dissero: E non poteva costui, che apri gli occhi al cieco nato, fare ancora, che questi non morisse?
38 E Iesù, dolendosi in sè medesimo, venne al monumento, ch' era come una spelonca, ed era coperto con una pietra.38 Ma Gesù di nuovo fremendo interiormente, arrivò al sepolcro, che era una caverna, alla quale era stata soprapposta una lapida.
39 Disse a loro Iesù: levate la pietra. E Marta, sorella di Lazzaro ch' era morto, disse: Signore, egli puzza, imperò che sono già quattro giorni che egli è morto.39 Disse Gesù: Togliete via la lapida. Dissegli Marta, sorella del defunto: Signore, ci puzza già, perché è di quattro giorni.
40 Dissegli Iesù non ti ho detto, che se tu crederai, vederai la gloria di Dio?40 Risposele Gesù: Non ti ho io detto, che se crederai, vedrai la gloria di Dio?
41 E allora (gli Iudei) levorono suso la pietra, e Iesù levò in alto gli occhi, e disse: Padre, io ti rendo grazie, imperò che tu mi hai udito.41 Levaron dunque la pietra: e Gesù alzò in alto gli occhi, e disse: Padre, rendo a te grazie, perché mi hai esaudito.
42 Bene ( ch' ) io so che tu me sempre odi; ma questo ho detto per cagione del popolo ch' è quivi presente, acciò che loro credano che tu mi hai mandato.42 Io però sapeva, che sempre mi esaudisci, ma l'ho detto per causa del popolo, che sta intorno: affinchè credano, che tu mi hai mandato.
43 E detto ch' ebbe questo, gridò ad alta voce, (e disse:) Lazzaro, vieni fuori.43 E detto questo, con voce sonora gridò: Lazzaro, vien fuora.
44 E incontinente uscì fuori Lazzaro, che giaceva morto, e avendo legato le mani e gli piedi, e anche la faccia era coperta col velo. Disse a loro. Iesù scioglietelo, e lasciatelo andare.44 E usci subito fuora il morto, legati con fasce i piedi, e le mani, e coperto il volto con un sudario. E Gesù disse loro: Scioglietelo, e lasciatelo andare.
45 Allora molti Iudei, ch' erano andati a vedere Maria e Marta, vedendo quello Iesù avea fatto, credettero in lui.45 Molti perciò di que' Giudei, che erano accorsi da Maria, e da Marta, e avevano veduto quello, che Gesù fatto aveva, credettero in lui.
46 Onde alcuni di quelli andorono dalli Farisei, e sì li dissero quelle cose che avea fatto Iesù.46 Ma alcuni di essi andarono dai Farisei, e gli raccontarono quel, che aveva fatto Gesù.
47 Li pontefici adunque e li Farisei raunorono il consiglio (contra di Iesù), e dicevano: che facciamo noi? questo uomo fa molti segni.47 Radunarono perciò i Pontefici, e i Farisei il consiglio, e dicevano: Che facciam noi? quest' uomo fa molti miracoli.
48 E imperò, se noi il lasciamo stare così, ogni uomo crederà in lui; e verranno gli romani, e toglieranci gli luoghi nostri e la gente.48 Se lo lasciam fare così, tutti crederanno in lui: e verranno i Romani, e stermineranno il nostre paese, e la nazione.
49 E allora uno di loro, che avea nome Caifas, il quale era pontefice in quello aano, disse a loro: voi nulla sapete,49 Ma uno di essi, per nome Caifa, che era in quell'anno Pontefice, disse loro: Voi non sapete nulla,
50 nè pensate; imperò ch' egli è di bisogno a voi, che uno uomo mora per il popolo, acciò che l'altra gente non perisca.50 Né riflettete, che torna conto a noi, che un uomo muoia pel popolo, e la nazione tutta non perisca.
51 Ma questo non disse da sè medesimo; ma essendo pontefice quello anno, profetò che Iesù dovea morire [per la gente],51 E questo non lo disse egli di suo capo: ma essendo Pontefice di quell'anno profetò, che Gesù era per morire per la nazione.
52 e non solamente per la gente, ma eziandio acciò che gli figliuoli di Dio, ch' erano dispersi, si raunassero insieme.52 E non solo per la nazione, ma ancora per raunare insieme i figliuoli di Dio, che eran dispersi.
53 E da questo giorno inanzi sempre pensorono (gli Iudei) di ucciderlo.53 Quindi è, che da quel giorno pensarono a dargli morte.
54 Ma Iesù non andava pubblicamente appresso alli Iudei, ma andò in una contrada appresso il deserto, in una città la quale si chiama Efrem; e quivi stava con li discepoli suoi.54 Gesù adunque non più conversava in pubblico tra' Giudei, ma andò in una regione vicina al deserto, in una città chiamata Efrem, e quivi si stava co' suoi discepoli.
55 Onde egli era appresso la pasca de' Iudei; e molti ascendettero dalla regione, inanzi alla pasca, in Ierosolima, a ciò sè stessi sì santificassero.55 Ed era vicina la Pasqua de' Giudei, e molti di quel paese andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per parificarsi.
56 Quelli adunque cercavano Iesù, e insieme parlavano stando nel tempio: or pensate ch' egli non verrà a questo giorno della festa? Di che gli pontefici e gli farisei avevano dato il comandamento,56 Cercavano pertanto di Gesù, e dicevano tra loro, stando nel Tempio: Che ve ne pare del non esser lui venuto alla festa? E i Pontefici, e i Farisei avevano mandato un ordine, che chi sapesse, dove egli si fosse, ne desse avviso, affine di averlo nelle mani.