SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 6


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1 E fatto è uno giorno del sabbato, passando egli per biade, gli suoi discepoli cavavano le spiche; e fricandole con le mani, manucavano.1 Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano delle spighe e, dopo averle stritolate con le mani, le mangiavano.
2 Onde alcuni de' Farisei dicevanli: il perchè facete quel che non è lecito nelli giorni del sabbato?2 Alcuni farisei dissero: "Perché fate ciò che non è lecito di sabato?".
3 E rispondendo Iesù a loro, disse: etiam non avete leggiuto quel che fece David, avendo egli fame, ed etiam coloro ch' erano con lni?3 Gesù rispose: "Non avete mai letto quel che fece Davide, quando egli e i suoi compagni ebbero fame?
4 Come entrò nella casa di Dio, e tolse del pane della proposizione, e mangiò, e dettene a quelli ch' erano con lui; alli quali non era lecito a manucare, salvo a' soli sacerdoti?4 Come entrò nella casa di Dio e prese i pani dell'offerta per il Signore e ne mangiò e ne diede a quelli che erano con lui, anche se era lecito ai soli sacerdoti di mangiarne?".
5 E a loro diceva, come il Figliuolo dell' uomo egli è etiam signore del sabbato5 E disse loro ancora: "Il Figlio dell'uomo è padrone del sabato".
6 E fatto fu nell' altro sabbato, ch' entrò nella sinagoga, e insegnava. E quivi era uno uomo, la cui mano dritta era secca.6 Un altro sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. E c'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
7 Eli Scribi e li Farisei ponevano mente, se egli sanasse nel sabbato, acciò trovassero la cagione ad accusarlo.7 I dottori della legge e i farisei stavano ad osservarlo per vedere se lo guariva in giorno di sabato, allo scopo di trovare un capo d'accusa contro di lui.
8 Ma egli sapeva loro pensieri; e disse all' uomo che avea la man secca: lèvati, e sta nel mezzo. Ed egli levato sì stette.8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "A'lzati e mettiti qui in mezzo". L'uomo, alzatosi, si mise là.
9 Onde Iesù disse a loro: addimandovi, s' egli è lecito nel sabbato a fare bene, ovvero male, a fare salva la sua anima, ovvero a ucciderla?9 Poi Gesù disse loro: "Vi domando: è permesso in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?".
10 E guardando tutti dintorno, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la istese, e fu restituita la sua mano alla sanità.10 E volgendo lo sguardo tutt'intorno, disse al paralitico: "Stendi la mano!". Egli lo fece e la mano guarì.
11 Ma quelli furono empiuti di insipienza; e parlavano insieme quello che potessero fare a Iesù.11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra loro su ciò che avrebbero potuto fare a Gesù.
12 E fatto è in quelli giorni, ch' egli uscitte a orare nel monte; ed egli dispensò tutta la notte in orazione.12 In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare e trascorse la notte intera pregando Dio.
13 Ed essendo fatto il giorno, chiamò li suoi discepoli, e di essi eleggette dodici, li quali etiam nominò apostoli;13 Fattosi giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, ne scelse dodici e diede loro il nome di apostoli:
14 (li quali furono questi): Simone nominato Pietro, e Andrea suo fratello, Iacobo e Ioanne, Filippo e Bartolomeo,14 Simone, che chiamò anche Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo,
15 e Matteo e Tomaso, Iacobo figliuolo di Alfeo, e Simone che si chiama Zelote,15 Matteo e Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo e Simone soprannominato Zelota,
16 e Iuda di Iacobo, e Iuda Scariote, il quale fu traditore.16 Giuda figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu poi il traditore.
17 E discendendo con quelli, ristette in uno luogo campestre con la turba e con gli suoi discepoli, e molte grande turba del popolo di Iudea e di Ierusalem e di molte parti, i quali passorono il mare di Tiro e di Sidone;17 E disceso con loro si fermò su un ripiano. C'era una grande schiera di discepoli e grande folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone;
18 li quali erano venuti per udir Iesù, e per esser sanati di loro infermità. E quelli, ch' erano vessati dalli demonii, erano da lui curati.18 erano venuti per ascoltarlo e per essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti cattivi venivano guariti.
19 E tutta la turba cercava di toccarlo; imperò che virtù usciva di lui, che sanava tutti.19 Tutti cercavano di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che guariva tutti.
20 Ed egli levando gli occhi inverso gli discepoli suoi, disse: beati gli poveri (di spirito), imperò ch' egli è loro il regno del cielo.20 Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati quelli che piangono ora, imperò che si rallegreranno. Beati coloro che hanno fame, imperò che saranno saturati.21 Beati voi che adesso avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.
22 Beati sarete, quando gli uomini vi aranno in odio, e separerannovi e vergognarannovi e cacciarannovi e disprezzeranno li nomi vostri, sì come rei (e cattivi), per lo Figliuolo dell' uomo.22 Beati voi quando gli altri vi odieranno e vi rifiuteranno, quando vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
23 Godete in quel giorno, e rallegratevi; imperò che la vostra mercede è copiosa in cielo; imperò che loro padri facevano alli profeti secondo queste cose.23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché la vostra ricompensa è di certo grande nei cieli. Allo stesso modo, infatti, si comportavano i loro padri con i profeti.
24 Nientedimeno, guai a voi, ricchi, li quali avete la vostra consolazione.24 Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che viete satolli, imperò che sarete affamati! Guai a voi che al presente ridete, imperò che lacrimarete e piagnerete!25 Guai a voi che adesso siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete.
26 Guai a voi, quando tutti li uomini diranno bene di voi! Imperò che i loro padri facevano alli [falsi] profeti secondo tutte queste cose.26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi; allo stesso modo, infatti, facevano i loro padri con i falsi profeti.
27 Ma a voi che udite dico: amate li vostri inimici, ben fate a coloro che vi hanno avuto in odio.27 Ma a voi che mi ascoltate io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.
28 Benedicete alli vostri maldicenti; orate per coloro che vi calunniano.28 Benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi fanno del male.
29 E cui ti percote nella guancia, porgili l'altra; e a colui che ti tolle il mantello, non li voler vietare etiam la vestimenta.29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, pòrgigli anche l'altra; se qualcuno ti leva il mantello, lasciagli prendere anche la tunica.
30 Ma a ognuno che ti dimanda, donali; e cui ti tolle quel ch' è tuo, non ripetere.30 Da' a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti ruba ciò che ti appartiene, tu non richiederlo.
31 A modo che volete che gli uomini a voi facciano, similmente fate a loro.31 Come volete che gli altri facciano a voi, così fate loro.
32 E se voi amate coloro che vi amano, a voi che grazia è? onde etiam li peccatori amano coloro che amano loro.32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
33 E se voi farete bene a quelli che vi fanno bene, che grazia sarà a voi? onde certo etiam li peccatori fanno questo.33 Se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
34 E se imprestate a quelli, da' quali sperate di ricevere, che grazia egli è a voi? onde e li peccatori imprestano alli peccatori, perchè ricevano le cose eguali.34 Se fate dei prestiti a coloro da cui sperate di ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
35 Ma dicovi: amate li vostri inimici, fate bene, e imprestate, non sperando conseguire alcuna cosa; e molta sarà la vostra mercede, e voi sarete figliuoli dell' Altissimo; imperò ch' egli è benigno sopra li ingrati e mali uomini.35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare alcunché e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo. Egli infatti è buono anche verso gl'ingrati e i cattivi.
36 Siate adunque misericordiosi, a modo che il vostro padre è misericordioso.36 Siate misericordiosi come Dio, vostro Padre, è misericordioso.
37 Non vogliate giudicare, e non sarete giudicati; non vogliate condannare, e non sarete condannati; perdonate, e saravvi perdonato.37 Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato.
38 Date, e a voi sarà dato; loro daranno nel vostro seno la misura buona ed empiuta, e bene fondata e soprabbondante; ma con quella medesima. misura con la quale misurate, a voi sarà misurato.38 Date e vi sarà dato: ne riceverete in misura buona, pigiata, scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato anche a voi".
39 E a loro diceva la similitudine: or può il cieco guidar l' altro cieco? or ambidue non caderanno nella fossa?39 Disse loro anche questa parabola: "Può forse un cieco fare da guida a un altro cieco? Non cadrebbero tutti e due in una buca?
40 E non v'è alcuno discepolo sopra il maestro; certo ogni uomo sarà perfetto, se egli è come il maestro suo.40 Il discepolo non è più grande del suo maestro; tutt'al più, se si lascerà ben formare, sarà come il maestro.
41 E tu il perchè vedi la festuca nell'occhio del tuo fratello, ma non consideri lo trabe ch' è nel tuo occhio?41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo?
42 Ovvero come puoi dicere al tuo fratello : fratello, lascia ch' io cavi la festuca del tuo occhio; e tu stesso non vedi lo trabe nell' occhio tuo? O ipocrita, leva prima lo trabe dall' occhie tuo, e allora vederai a togliere via la festuca dall' occhio del tuo fratello.42 Come puoi dire al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave che è nel tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
43 Certo quel non è buono arboro, che fa mali frutti; e non è arboro malo, che facci buoni frutti.43 L'albero buono non produce frutti cattivi, né l'albero cattivo produce frutti buoni.
44 Egli è conosciuto ogni arboro per il frutto suo. Certo non ricogliono li fichi dalli spini; e non vendemmiano l'uva dalla rovere.44 Il pregio di un albero lo si riconosce dai suoi frutti: non si raccolgono infatti fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo.
45 Il buono uomo proferisce il bene dal buono tesauro del suo cuore; e il mal uomo proferisce il male dal malo tesauro. Imperò che per l' abbondanza del cuore parla la bocca.45 L'uomo buono trae fuori il bene dal prezioso tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo, invece, dal suo cattivo tesoro trae fuori il male. Con la bocca infatti si esprime tutto ciò che si ha nel cuore.
46 Ma il perchè mi chiamate: Signore, Signore, e non fate quel ch' io vi dico?46 Perché mi chiamate: "Signore, Signore" e non fate poi quello che vi dico?
47 Io vi mostrerò a cui sia simile ogni uomo, che a me viene, e ode li parlari miei, e opera quelli.47 Chiunque viene a me, ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi assomiglia.
48 Egli è simile all' uomo edificante la casa, il quale cavò in profondo, e pose il fondamento sopra la pietra; ma fatto il crescere d'acqua, con impeto corse (e alzossi) il fiume (correndo) a quella casa, e non la possette movere; imperò che lei era fondata. sopra la (ferma) pietra.48 E' simile ad un uomo che si è messo a costruire una casa: ha scavato molto a fondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe con violenza contro quella casa, ma non riuscì a scuoterla perché era ben costruita.
49 Ma cui ode, e non fa, egli è simile all' uomo edificante la sua casa sopra la terra senza fondamento; nella qual corse impetuosamente il fiume, e incontanente quella cascò; e fu fatta una grande ruina nella casa di colui.49 Chi invece ascolta le mie parole e non le mette in pratica assomiglia ad un uomo che ha costruito una casa direttamente sulla terra, senza fondamenta. Quando il fiume la investì, essa crollò subito, e il disastro di quella casa fu grande".