SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Giuseppe Cafasso ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 12


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 E incomincio'li a parlare in parabole, dicendo: uno uomo piantò la vigna, e (intorno a quella) cinsela di (spine e) siepe, e cavo'li il lago, e in quella edificò la torre, e allogolla alli operatori; poscia egli se n' andò in peregrinaggio.1 Gesù si mise a parlare loro in parabole: "Un uomo 'piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre', poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
2 E nel tempo mandò uno suo servo alli operatori, ch' egli togliesse de' frutti della vigna.2 A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna.
3 E loro, pigliato quello, il percossero e rimandorlo vuoto.3 Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote.
4 E anco mandò a quelli uno altro servo; e loro il ferirono nel capo, e fecerli molte ingiurie.4 Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti.
5 Poscia ancora egli mandò uno altro; e loro uccisero quello, percotendo alcuni altri; e alcuni uccisero.5 Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
6 Ma egli, etiam avendo uno figliuolo carissimo, mandò quello ultimo a loro, dicendo (tra sè): loro temeranno il mio figliuolo.6 Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
7 Ma vedendo gli operatori, dissero l'uno all'altro: venite, uccidiamolo; e la eredità sarà nostra.7 Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.
8 E prendendolo, uccideronlo, e gittoronlo fuori della vigna.8 E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
9 Che adunque farà il messere della vigna? Egli verrà, e ucciderà gli operatori, e ad altri darà la vigna.9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
10 E non avete letto questa scrittura: la pietra che gli edificatori riprovorono, questa fu fatta (ancora) nel capo del cantone;10 Non avete forse letto questa Scrittura:

'La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;'
11 fatto è questo del Signore, ed è meraviglia nelli occhi nostri?11 'dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri'"?

12 E loro il cercavano di tenere, ma temettero la turba; onde loro conobbero ch' egli avea detto questa parabola per loro; e lasciato quello, partironsi.12 Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

13 Poscia mandorono a lui alcuni de' Farisei ed Erodiani, perchè loro il prendessero nel parlare, (e poscia il calunniassero).13 Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.
14 Ed essendo loro venuti, gli dicono: maestro, sappiamo come sei verace, e non ti curi di alcuno; ed etiam non guardi nella faccia degli uomini, ma tu insegni in verità la via di Dio: a noi è lecito. dare il censo a Cesare, ovvero non lo daremo?14 E venuti, quelli gli dissero: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?".
15 Ed egli, sapendo la loro astuzia, dissegli: il perchè mi tentate? portatemi quivi il denaro, che il veda.15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: "Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda".
16 E quelli il portorono. Ed egli li disse: di cui è questa imagine e soprascrizione? E loro gli dissero: egli è di Cesare.16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare".
17 Onde Iesù gli disse: rendete adunque quelle cose che sono di Cesare a Cesare, e quelle che sono di Dio a Dio. E quelli meravigliavansi sopra di lui.17 Gesù disse loro: "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio". E rimasero ammirati di lui.

18 Poscia a lui vennero li Sadducei, li quali dicono non essere la resurrezione; e addomandavanlo, dicendo:18 Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo:
19 Maestro, a noi scrisse Moisè, che se il fratello di alcuno morirà, il quale arà lasciata la mogliere senza figliuoli, il suo fratello pigliarà la sua mogliere, perchè egli resusciti il seme al suo fratello.19 "Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che 'se muore il fratello di uno' e lascia la moglie 'senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello'.
20 Erano adunque sette fratelli; e il primo tolse mogliere, e poscia moritte senza li eredi.20 C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza;
21 Onde il secondo tolse quella, ed etiam egli moritte; e non lasciò figliuolo. E similmente il terzo,21 allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente,
22 e il settimo; e nullo lasciò seme. L'ultima di tutti moritte la femina.22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
23 Nella resurrezione adunque, quando resuscitaranno, di cui di questi sarà mogliere? conciosia che sette uomini abbianla avuta per mogliere.23 Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie".
24 Onde rispondendo Iesù, dissegli: or imperò voi errate, non sapendo le Scritture, nè etiam la virtù di Dio.24 Rispose loro Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
25 Quando adunque saranno resuscitati da morte, loro non si mariteranno nè saranno maritati; ma loro saranno a modo di angeli (di Dio) in cielo.25 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
26 Non avete letto nel libro di Moisè, come resuscitano li morti? come Dio, parlandoli sopra la rovere, dissegli: io sono Iddio di Abraam, Iddio di Isaac, Iddio di Iacob?26 A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: 'Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe'?
27 Egli non è Dio de' morti, ma de' vivi. Voi adunque molto errate.27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore".

28 E avendo udito uno de' Scribi loro contese, e vedendo che Iesù avea risposto bene a loro, andò a lui, addimandando quale fosse il primo di tutti li comandamenti.28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
29 Onde Iesù gli rispose, come questo gli è il primo di tutti li comandamenti: odi, Israel: il Signore Iddio tuo, egli è uno Dio.29 Gesù rispose: "Il primo è: 'Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore';
30 E amerai il tuo Signore Iddio con tutto il cuore tuo, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la virtù tua. Questo è il primo comandamento.30 'amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore', con tutta la tua mente 'e con tutta la tua forza'.
31 Etiam il secondo egli è simile a quello: amerai il prossimo tuo, come te stesso. E non è alcuno altro comandamento maggiore di questo.31 E il secondo è questo: 'Amerai il prossimo tuo come te stesso'. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
32 E disse il Scriba: bene, maestro, in verità hai detto, come egli è uno Dio, e oltre lui non è altro Dio;32 Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è 'unico e non v'è altri all'infuori di lui';
33 e come egli sia amato con tutto il cuore, e con tutto lo intelletto, e con tutta l'anima, e con tutta la forza; e che si ami il prossimo come sè stesso, questo è maggiore di tutti li sacrificii e offerte.33 'amarlo con tutto il cuore', con tutta la mente 'e con tutta la forza' e 'amare il prossimo come se stesso' val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
34 Onde Iesù, vedendo ch' egli avea risposto sapientemente, dissegli: non sei lontano dal regno di Dio. E più alcuno non aveva audacia di addimandarlo.34 Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

35 E Iesù rispondendo diceva, ammaestrando nel tempio: e come dicono gli Scribi di Cristo: egli è figliuolo di David?35 Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: "Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide?
36 Imperò ch' esso David dice nel Spirito Santo: disse il Signore al Signore mio: siedi alla mano diritta mia, insino ch' io ponga li tuoi inimici per sgabello de' tuoi piedi.36 Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:

'Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi'.

37 Esso adunque David dice a lui: Signore; e ond'è ch' egli è suo figliuolo? Di che molta [turba] udiva lui volentieri.37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?". E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

38 Ed egli diceva a loro nella sua dottrina: guardatevi dalli Scribi, li quali vogliono andare nelle scuole, ed essere salutati nelle piazze (del mercato),38 Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
39 e sedere nelle sinagoghe nelle prime cattedre, e avere il primo sedere ne' conviti.39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
40 Essi divorano le case delle vedove sotto ombra di prolissa (e lunga) orazione; questi riceveranno più prolisso giudicio.40 Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave".

41 E sedendo Iesù dincontra la cassa depositoria della pecunia, guardava a qual modo la turba ponesse il denaro nella cassa; ed egli vide molti ricchi, li quali ponevano molte cose.41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
42 Ma venendo una poverella vedova, pose due piccole monete che valevano uno quattrino.42 Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
43 Di che chiamati li suoi discepoli, dissegli: in verità vi dico come questa poverella vedova ha posto più nella cassa, che non hanno fatto tutti gli altri.43 Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
44 Imperò che tutti hanno posto nella cassa di quello che gli avanzava; ma questa ha posto della sua povertà tutto quel che lei ha avuto per il vivere suo.44 Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere".