SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Sapienza 2


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BIBBIA VOLGARELA SACRA BIBBIA
1 Dissono li malvagi, pensando appo sè non dirittamente picciolo e con fastidio è il tempo della vita nostra, e non è refrigerio nella fine dell' uomo; e non è niuno che l' uomo sappia sia ritornato dello inferno.1 Dicono tra loro non ragionando rettamente: "Breve e triste è la nostra vita, il rimedio non sta nella fine dell'uomo, né si conosce chi sia tornato dagl'inferi.
2 Però che noi siamo nati di niente, e dopo questa vita saremo sì come non fossimo mai stati; però che fumo (e vento) è stato sufflato nelli nasi nostri; è parola favilla a commuovere il cuore nostro.2 Per caso siamo nati e dopo morte saremo come se non fossimo stati: fumo è il soffio nelle nostre narici e la parola è una scintilla nel palpito del nostro cuore,
3 E lo spirito si spanderae sì come molle aere, e la vita nostra trapasserae sì come ombra di nuvolo, e disfarassi sì come nebula, cacciata dalli raggi del sole, e dal calore di quello aggravata.3 spenta la quale, il corpo diventerà cenere e lo spirito si disperderà come aura leggera.
4 Il nome nostro si dimenticherae per lo tempo, e niuno averà in memoria delle opere nostre.4 Anche il nostro nome sarà dimenticato col tempo e nessuno si ricorderà delle nostre opere. La nostra vita passerà come traccia di nube e si disperderà come nebbia sospinta dai raggi del sole e dal suo calore colpita.
5 Il tempo nostro sì è uno passamento d' ombra, e non ritornerae poi la fine nostra; però ch' ella sì è consegnata, e niuno ritorna.5 Passaggio d'ombra è il nostro tempo e non c'è rimedio alla nostra fine, perché il sigillo è posto e nessuno può tornare indietro.
6 Venite adunque, e logoriamo li beni che sono; e usiamo la creatura sì come in giovinezza affret-. tatamente.6 Su, dunque, godiamo dei beni presenti e facciamo uso delle cose create con ardore giovanile!
7 Ed empiamoci di vino prezioso e unguenti; e non ci passi il fiore del tempo.7 Inebriamoci di vino pregiato e di profumi e non lasciamoci sfuggire alcun fiore primaverile,
8 Coroniamci di rose, inanzi ch' elle si guastino; nullo prato sia, lo quale lo nostro desiderio non trapassi.8 coroniamoci di boccioli di rose prima che appassiscano;
9 Niuno di noi sia senza parte della nostra concupiscenza; in ogni luogo lasciamo li segnali della nostra letizia, però che questa si è la parte nostra, e questa si è la sorte nostra.9 nessuno di noi manchi alle nostre orge, ovunque lasciamo segni di allegria, perché questa è la nostra porzione e questa la sorte.
10 Aggraviamo lo povero giusto, e non perdoniamo alla vedova, e non onorifichiamo li canuti dello antico tempo.10 Opprimiamo il giusto povero, non risparmiamo le vedove, né rispettiamo la longeva canizie del vecchio.
11 Sia la fortezza nostra la legge della giustizia; però che quelli che sono poveri sono a noi inutili.11 La nostra forza sia legge di giustizia, perché ciò che è debole si dimostra inutile.
12 Inganniamo il giusto, però ch' egli è disutile a noi, e sì è contrario alle opere nostre, e rimpròveraci li peccati della legge, e diffama contro a noi li peccati della disciplina nostra.12 Tendiamo insidie al giusto, perché ci è molesto, si oppone alle nostre azioni, ci rinfaccia le trasgressioni della legge e ci rimprovera le trasgressioni contro la nostra educazione.
13 Egli promette ch' egli ha la scienza di Dio, e appellasi figliuolo di Dio.13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara servo del Signore.
14 Egli è fatto a noi spianatore delli nostri pensieri.14 E' diventato per noi un'accusa dei nostri pensieri; ci è pesante anche il vederlo,
15 Egli è grave a noi eziandio a vederlo, però che la sua vita sì è dissomigliante all' altre, e le sue vie sono immutate.15 perché diversa dagli altri è la sua vita e singolare la sua condotta.
16 Sì come bugiardi siamo estimati da lui, ? guardasi dalle nostre vie sì come dalle cose sozzissime, e antipone la fine de' giusti, e vantasi che il suo padre è Iddio.16 Siamo considerati da lui come bastardi e si tiene lontano dalle nostre vie come dalle impurità; dichiara beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre.
17 Veggiamo dunque, se le [sue] parole sono vere; tentiamolo di quelle cose che li debbono avvenire, e sapremo qual sia la fine sua.17 Vediamo se le sue parole sono vere e proviamo ciò che ne sarà della sua fine.
18 S' egli è vero figliuolo di Dio, elli il riceverà, è libererallo delle mani delli avversarii.18 Se il giusto è veramente figlio di Dio, egli lo soccorrerà e lo libererà dalle mani degli avversari.
19 Con ingiuria e con tormento proviamo lui, acciò che noi sappiamo la riverenza sua, e proviamo la pazienza sua.19 Mettiamolo alla prova con oltraggi e tormenti, per conoscere la sua mitezza ed esaminare la sua sopportazione del male;
20 E condanniamolo a morte sozzissima; e conosceremo li suoi intendimenti delle sue parole.20 condanniamolo a una morte ignominiosa, perché, secondo le sue parole, Dio si prenderà cura di lui".
21 Queste cose pensarono, ed errarono; però che la loro malizia li accecoe.21 Così ragionano, ma s'ingannano; la loro malizia infatti li ha accecati:
22 E non conobbono li sacramenti di Dio, e non sperarono mercede di giustizia, e non giudicarono l'onore dell' anime sante.22 non conoscono i misteri di Dio, non sperano ricompensa per la pietà, né stimano il premio delle anime irreprensibili.
23 Però che Iddio creoe l'uomo da non potere essere vinto, e fecelo alla similitudine sua.23 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità e lo ha fatto a immagine della propria natura;
24 Ma per la invidia del diavolo la morte sì entrò nel mondo.24 ma per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza quanti sono del suo numero.
25 Sèguitano il diavolo coloro che sono dalla parte sua.