SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 6


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Rispose Iob, e disse:1 - Ma Giobbe rispose e disse:
2 Dio il volesse, che li peccati miei fossero a peso, per li quali io meritai l'ira; e la miseria, ch' io patisco, nella stadera.2 «Oh! se si pesassero i miei peccati, con i quali meritai l'ira, e la sventura ch'io soffro [si mettesse sull'altro piatto] della bilancia!
3 Quasi come l'arena del mare, questa è più grave; donde le parole mie di dolore sono piene.3 Questa risulterebbe più pesante della sabbia del mare: ond'è che le mie parole son piene di dolore!
4 Però che le saette del Signore in me sono, le indignazioni delle quali ha bevuto lo spirito mio; e le paure del (nostro) Signore cavalcano contro a me.4 Poichè le frecce del Signore stanno su me confitte, del loro veleno s'abbevera lo spirito mio, e i terrori del Signore contro di me stanno schierati.
5 Or raggirà l'asino, quando avrà l'erba? e muggerà lo bue, quando starà dinanzi alla mangiatoia piena?5 Raglia forse l'onagro quando ha dell'erba, ovver muggisce il bove quando è davanti alla greppia ricolma?
6 Ovvero puote alcuno assaggiare quello che non era salato? (senza sale). Ovvero puote alcuno assaggiare quello, lo qual assaggiato dà la morte?6 Si può forse mangiare ciò ch'è insipido non condito di sale, ovver si gusta ciò che gustato dà morte?
7 (All' anima dello affamato ancora quelle cose che sono amare paiono dolci), quelle cose le quali in prima non volea toccare l'anima mia, ora per l'angoscia i cibi miei sono.7 Quelle cose che prima l'anima mia non voleva toccare, adesso nella mia sventura son diventate mio cibo.
8 Chi mi dà, che venghi a me la petizione mia, e quello ch' io aspetto dia a me Iddio?8 Oh! se si esaudisse la mia domanda, e ciò che io aspetto mi concedesse Dio!
9 E colui che cominciò, lui mi fracassi, sciolga la mano sua e uccida me?9 Cioè, [Dio] che cominciò finisca con lo schiacciarmi, sciolga la sua mano per recidermi!
10 E questo sarà a me consolazione, che tormentato me con dolore, non mi perdoni; e non contraddicerò alle parole del Santo.10 E questa sarebbe per me la consolazione, che, mentre egli mi affligge di dolori senza risparmio, io non rinnego le parole sante.
11 Che è adunque la fortezza mia, acciò ch' io sostenga? O vero quale è lo mio fine, ch' io mi stia pazientemente?11 Qual è mai infatti la mia forza, perchè io resista? qual è mai il mio fine, perchè io sia longanime?
12 Nè anco la fortezza mia è fortezza di pietre; nè anco la carne mia è di metallo.12 Nè forza di pietre è la mia forza, nè la mia carne è di bronzo:
13 Ecco, non è a me aiuto in me, e (alle mie cose bisognevoli) li miei amici si partiro da me.13 ecco, non v'è per me alcun sollievo in me, e pur i miei intimi s'allontanaron da me!
14 E colui che toglie dall' amico suo la misericordia, la paura del Signore abbandona.14 Colui che nega al suo amico pietà, abbandona il timor del Signore.
15 Li fratelli miei trapassarono me, sì come il torrente che ratto passa nella valle.15 I miei fratelli furon fallaci meco come un torrenteche d'un subito gonfia nelle valli:
16 Coloro che temono la brinata, cadrà sopra loro la neve.16 in esso si dissolve il ghiaccio, sopra esso cade la neve;
17 Nel tempo, nel quale saranno dissipati, periranno; e quando si scalderanno, saranno disciolti del suo luogo.17 ma quando si dissecca è annientatoe al risentir del caldo scompare dal suo letto,
18 Involte sono le vie delli andamenti loro; anderanno in vôto, e periranno.18 si contorcono i rigagnoli del suo corso, si sperdono su nel vuoto e finiscono.
19 Considerate le vie di Tema, e gli andamenti di Saba; e aspettate uno poco.19 Le carovane di Thema erano state intente, le torme di Saba avevano sperato alquanto:
20 Confusi sono, perciò ch' io sperai; in verità vennero insino a me, e di vergogna coperti sono.20 ma restaron confuse perchè sperarono, giunsero fin lì, ma restaron deluse.
21 Ora siete venuti; e ora vedete la piaga mia, e temete.21 In tal maniera voi vi comportaste, chè ora vedendo la mia sventura vi sbigottite.
22 Or non vi dissi: arrecate a me, e della sostanza vostra donate a me.22 Ho detto io forse: - Datemi qualcosa? Dei vostri beni fatemi un donativo? -
23 O veramente: liberatemi della mano del nimico, e della mano delli robusti scampate me.23 Ovvero: - Liberatemi dalla mano dell'avversario? dalla mano dei violenti scampatemi? -
24 Ammaestrate me, e io tacerò; e se per avventura alcuna cosa io non ho saputo, ammaestratemi.24 Insegnatemi pure, ed io tacerò, e in ciò in cui io sia ignorante istruitemi.
25 Perchè detraeste alle parole della veritade, conciosia cosa che non sia alcuno di voi che mi possa riprendere?25 Perchè sminuite le parole veritiere, se fra voi non v'è alcuno che riesca a smentirmi?
26 Di riprendere solamente lo parlare ragionevole voi fabbricate, e le parole alli venti voi proferite.26 Soltanto per ingiuriare voi intessete discorsi, e gittate le parole al vento;
27 Sopra lo pupillo rovinate, e di subvertere vi sforzate l'amico vostro.27 sopra un orfano voi vi gettate, e vi sforzate d'abbattere l'amico vostro.
28 Ma impertanto quello che avete cominciato, compietelo; date le orecchie, e vedete se io mento.28 Ma poichè cominciaste, compite, porgete orecchio e vedete se mentisco.
29 Rispondete, io ve ne prego, senza contenzione; e favellate, e quello ch' è giusto giudicate.29 Rispondete, vi prego, senza contenziosità, e ragionando secondo giustizia, sentenziate:
30 E non troverete nella lingua mia iniquitade, nè nelle mascelle mie risuonerà sciocchezza.30 e non troverete nella mia lingua iniquità, nè dentro la mia bocca risonerà stoltezza.