SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 10


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Rincresce all' anima mia della vita mia; lasceroe contro a me lo favellare mio; favellerò nella amaritudine dell' anima mia.1 « L'anima mia è stanca della vita, vo' dare libero corso al mio lamento, vo' parlare nell'amarezza del mio cuore,
2 Dirò al Signore Iddio: non mi condannare, mostrami per che cosa mi giudichi.2 e dire a Dio: Non mi condannare, fammi sapere perchè mi giudichi in questa maniera.
3 Or pàrti bene, se tu m' ingiurii, e costrigni me, il lavorìo delle tue mani, e lo consiglio degli malvagi aiuti?3 Ti par giusto calunniarmi, ed opprimere me, opera delle tue mani, e favorire i disegni degli empi?
4 Ovvero hai tu occhii di carne, ovvero sì come vede l'uomo, e tu vederai?4 Hai tu forse occhi di carne, e vedi come vede l'uomo?
5 Or non è, come li dì dell' uomo, li dì tuoi, e li anni tuoi si come li umani tempi,5 Son forse i tuoi giorni come quelli del mortale, e gli anni tuoi come gli umani,
6 acciò che tu addimandi la iniquità mia, e li peccati miei cerchi.6 che tu ricerchi la mia colpa e scruti il mio peccato?
7 E sappi ch' io (perciò) niuna cosa delle malvagie abbia fatte, conciosia cosa che niuno sia che delle mani tue possa scampare.7 Per sapere che io nulla ho fatto d'empio, mentre nessuno può liberarmi dalle tue mani?
8 Le mani tue formarono me, e fecero me tutto intorno; e così repentemente mi strabocchi?8 Le tue mani mi han fatto e plasmato tutto quanto, e cosi all'impensata mi distruggi?
9 Ricòrdati, priegoti, che sì come di fango abbi fatto me, e in polvere ritornerai me.9 Ricordati, te ne prego, che m'hai formato come creta, e mi ridurrai in polvere.
10 Or non m' hai tu munto come latte, e sì come cacio m' hai constretto?10 Non mi hai colato come il latte e fatto rapprendere come il cacio?
11 Di pelle e di carne vestisti me; d' ossa e di nervi facesti me.11 Tu mi hai rivestito di pelle e di carne, m'hai tessuto d'ossa e di nervi.
12 La vita e la misericordia dèsti a me, e la visitazione tua guardò lo spirito mio.12 Mi sei stato largo di vita e di benevolenza, e la tua vigilanza custodì il mio spirito.
13 Avvegnachè queste cose celi nel cuore tuo, pare che di tutte ti ricordi.13 Sebbene tu nasconda queste cose nel tuo cuore, so bene che le ricordi tutte.
14 Se io peccai, e allora perdonasti a me; perchè della iniquitade mia non sostieni ch' io sia netto?14 Se ho peccato, mi hai perdonato per un istante. Perchè non permetti ch'io sia purificato dalla mia iniquità?
15 E se malvagio sarò, guai sarà a me; e se giusto, non leverò lo capo, saturato di afflizione e di miseria.15 Se son reo, guai a me! Se innocente, non potrò alzare il capo, saziato d'afflizioni e di miserie.
16 E per la superbia sì come leonessa piglierai me, e ritornato maravigliosamente tormenti me.16 A motivo della superbia mi prenderesti come una leonessa, mi tormenteresti di nuovo prodigiosamente,
17 Tu rinnovi testimonii contro a me, e moltiplichi l'ira tua contra a me, e le pene salgono contro a me.17 rinnovando le tue prove contro di me, raddoppiando contro di me il tuo sdegno; e le pene combattono dentro di me.
18 Perchè del ventre traesti me? il quale Iddio il volesse, ch' io fossi morto, acciò che l'occhio (mio) non [mi] avesse veduto.18 Perchè m'hai fatto uscire dal seno materno? Fossi morto, ed occhio non mi avesse mai visto!
19 Sarei stato quasi sì come non fossi, del ventre translatato al sepolcro.19 Sarei come non fossi mai esistito, portato dal seno della madre al sepolcro.
20 O non è la pochezza delli dì miei [che] finisce breve? Lascia dunque me, ch' io pianga uno poco il mio dolore;20 Non deve finir presto il piccol numero dei miei giorni? Lasciami adunque piangere un poco le mie sventure,
21 inanzi ch' io vada, e non ritorni, alla terra tenebrosa e coperta di oscuritade della morte;21 prima ch'io vada, per non più ritornare, al luogo tenebroso coperto dalla caligine di morte,
22 terra di miseria e di oscurità, dov' è l'ombra della morte, e niuno ordine ha ella, e sempiternale paura vi abita.22 alla regione della miseria e delle tenebre, dove regna l'ombra di morte, il disordine, e l'orrore sempiterno ».