SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Secondo libro de' Maccabei 1


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1 A li fratelli Giudei, i quali sono per lo Egitto, salute dicono li fratelli Giudei i quali sono in Ierusalem, e quelli che sono nella regione Giudea, e buona pace.1 - « Ai fratelli giudei dell'Egitto, I fratelli giudei di Gerusalemme e della Giudea, augurano salute e pace buona.
2 Faccivi Iddio bene, e ricordisi del suo testamento, lo qual parlò ad Abraam e Isaac e Iacob, servi suoi fedeli.2 Vi sia propizio il Signore, e si ricordi del patto conchiuso con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli.
3 E dia a voi tal cuore, che voi l'amiate e facciate la sua volontà, con lo cuore grande e di buona volontà.3 Metta in cuore a voi tutti di servirlo» e fare la sua volontà generosamente e di buon grado.
4 Apra (e illumini) il cuor vostro nella sua legge e nelli suoi comandamenti, e facciavi pace.4 Apra il vostro cuore alla sua legge ed ai suol precetti, e vi dia pace.
5 Esaudisca le vostre orazioni, e rimanga riconciliato con voi, e non vi abbandoni nel tempo pericoloso.5 Esaudisca le vostre preghiere, si riconcili con voi, e non v’abbandoni nel momenti tristi.
6 E in questo tempo noi stiamo in orazione per voi.6 Noi poi stiamo pregando per voi.
7 Regnando Demetrio, nell' anno centesimo sessagesimo nono, noi Giudei abbiamo scritto a voi nella tribulazione e nello impeto, ch' è sopravenuto a noi in questi anni, da quel tempo in qua che lasone si parti della terra santa e del regno7 Regnando Demetrio, Panno centosessantanove, noi Giudei vi scrivemmo nella tribolazione ed angustia che cl sopravvenne in quegli anni, da quando Giasone si separò dalla terra santa e dal regno.
8 Hanno abbruciata la porta, e hanno isparso il sangue innocente; e noi pregammo il Signore, e siamo stati esauditi; e abbiamo offerto il sacrificio e la farina, e abbiamo offerti li pani.8 Incendiarono la porta [del tempio], e versarono il sangue innocente. Noi però pregammo il Signore, e fummo esauditi; offerimmo il sacrifizio ed il fior di farina, accendemmo le lampade, e deponemmo i pani.
9 E [ora] frequentate i giorni della celebrazione de' tabernacoli del mese di decembre.9 Voi dunque, celebrate ora i giorni della scenopegia del mese di Casleu.
10 Nell' anno centesimo ottogesimo ottavo il popolo, lo qual è in Ierusalem e in Giudea, e il senato e Giuda, ad Aristobolo, maestro di Tolomeo re, lo qual è della generazione de' sacerdoti unti, e a quelli Giudei i quali sono in Egitto, salute e sanità.10 L'anno centottantotto, Il popolo di Gerusalemme e della Giudea, il senato, e Giuda, ad Aristobolo, della stirpe de' sacerdoti consacrati, maestro del re Tolomeo, ed ai Giudei che sono in Egitto; salute e prosperità.
11 Noi, liberati di gran pericoli da Dio, referiamo magnifiche grazie a lui, sì come abbiamo combattuto contra uno così fatto re.11 Liberati da Dio da grandi pericoli, a lui ne rendiamo grazie solenni avendo dovuto difenderci da un tal re.
12 Esso certo fece uscire fuori di Persia coloro che combatterono contro a noi e contro alla città santa.12 Fu egli infatti a rovesciare su noi dalla Persia quella schiuma che assalì noi e la santa città.
13 Però che essendo in Persia esso duca, e con lui esèrcito sanza numero, cadette nel templo di Nanea, ingannato dagli sacerdoti (de! templo) di Nanea.13 Ma poi, essendo in Persia egli stesso il duce, e con lui un esercito numerosissimo, finì nel tempio di Nanea, per insidia tesagli da quel sacerdoti.
14 Antioco e li suoi amici venne a quel luogo, per abitar con lui, e per pigliare gran quantità di danari per nome di dote.14 Venne infatti con molti amici al tempio di lei per sposarla, e ricevervi a titolo di dote una gran somma.
15 E avendoli offerti li sacerdoti di Nanea, lui con pochi essendovi entrati nel circuito del templo, serrarono il templo,15 I sacerdoti di Nanea misero fuori il danaro, ed egli con pochi entrò nel recinto del tempio; ma come Antioco fu entrato, quelli chiusero il tempio,
16 essendovi entrato Antioco; e aperta una occulta entrata del templo, gettando per quella pietre, uccisero il duca e quegli i quali erano con lui; e tagliorono loro a pezzi, e tagliati loro i capi, li gettarono fuori.16 ed aperto un ingresso segreto, a colpi di pietra uccisero il duce e quelli che eran con lui; e fattili a pezzi, e tagliate loro le teste, li gettaron fuori.
17 E in tutte queste cose benedetto sia Iddio, i quali gastiga e' malvagi.17 In tutto sia benedetto Iddio, che ha punito gli empii.
18 Noi adunque, i quali abbiamo a fare la purificazione del templo nel vicesimo [quinto] dì del mese di decembre, abbiamo deliberato esser necessario di avvisarvi, acciò che anco voi facciate la festa de' tabernacoli, e lo dì del fuoco, lo qual fu dato quando Neemia offerse i sacrificii dopo la edificazione del templo e dell' altare.18 Ora dunque che ai venticinque del mese di Casleu siamo per celebrare la purificazione del tempio, abbiamo creduto necessario parteciparvelo, affinchè anche voi celebriate il giorno del tabernacoli, ed il giorno del fuoco che ci fu mandato [da Dio], quando Neemia, riedificato il tempio e l'altare, offrì i sacrifizii.
19 Però che quando i nostri padri erano [condotti in Persia] amatori di Dio, tolto il fuoco dell' altare occultamente, lo nascosero nella valle dove era uno pozzo profondo e secco, e in quello lo difenderono e conservarono, sì che a tutti era il luogo incognito.19 Quando invero i padri nostri furon condotti in Persia, dei sacerdoti timorati di Dio, preso il fuoco dall'altare, segretamente lo nascosero in una valle, dov'era un pozzo profondo ed asciutto; ed ivi lo misero al sicuro, in modo che a tutti restò sconosciuto quel luogo.
20 Ed essendo passati molti anni, e piacque a Dio che fosse mandato Neemia dal re di Persia, mandò Neemia i nepoti di quelli sacerdoti, i quali aveano nascosto il fuoco, a cercarlo; e come ci fu narrato, non trovorono il fuoco, ma acqua crassa (e spessa).20 Ma, passati molti anni, quando a Dio piacque che Neemia fosse rimandato dal re di Persia, spedi a ricercare il fuoco i nipoti di quei sacerdoti che l'avevano nascosto; e, confessi raccontarono, non trovarono fuoco ma acqua grossa.
21 E comandò loro che ne pigliassono, e la portassono a tui; e li sacrificii, ch' erano sopra posti, comandò Neemia sacerdote che fossono bagnati con questa acqua, e le legna ch' erano sopra poste.21 Egli comandò che ne attingessero, e gliela portassero; e pei sacrifizi già preparati, comandò Neemia sacerdote che fossero asperse con quell'acqua le legna e le vittime sovrappostevi.
22 E fatto questo, e fu tempo che lo sole risplendette, lo quale prima era nel nuvolo, s' accese un gran fuoco, sì che tutti si maravegliarono.22 Ora, come ciò fu fatto, e come venne il momento che brillò il sole prima nascosto fra le nuvole, s’accese un gran fuoco, si che tutti rimasero stupiti.
23 E tutti li sacerdoti facevano orazione, mentre che lo sacrificio si consumava, Ionata cominciando, e tutti gli altri rispondendo.23 E mentre le vittime si consumavano, tutti i sacerdoti facevano orazione; Gionata incominciava, e gli altri rispondevano.
24 E Neemia faceva orazione in questo modo: Signore Iddio, creatore di tutti, terribile, forte e giusto e misericorde, lo quale sei buono re,24 L'orazione poi di Neemia era in questi termini: - Signore Iddio, creatore d’ogni cosa, terribile e forte, giusto e misericordioso, che sei il solo re buono,
25 solo soprastante (ed eccellente), solo giusto e onnipotente ed eterno, lo qual liberi Israel da ogni male, lo qual facesti li padri eletti, e santificasti loro,25 solo eccellente, solo giusto onnipotente ed eterno, che liberi Israele da ogni male, che eleggesti i nostri padri e li santificasti;
26 ricevi questo sacrificio per tutto il popolo tuo Israel, e conserva la parte tua, e santifica.26 accogli questo sacrifizio per tutto il tuo popolo di Israele, custodisci e santifica la tua porzione.
27 Congrega la dispersione nostra, libera loro i quali servono alle genti; quelli i quali sono in dispregio e in abominazione, fa che li guardi, acciò che sappino le genti, che tu sei Iddio nostro.27 Riunisci i nostri che son dispersi, libera quelli che sono schiavi delle genti, riguarda quelli che son disprczzati e maledetti, sì che le genti sappiano che tu sei il nostro Dio.
28 Affiiggi quelli i quali opprimono noi e ci ingiuriano nella loro superbia.28 Affliggi quei che ci opprimono, e superbamente cl conculcano;
29 E poni e ordina il popolo tuo nel luogo santo tuo, sì come disse Moisè.29 e stabilisci il tuo popolo nel tuo luogo santo, come disse Mosè. -
30 E li sacerdoti cantavano li inni, persino che fusse consumato lo sacrificio.30 I sacerdoti poi cantavano inni, sinché tutto tl sacrifizio si consumasse.
31 Ed essendo consumato lo sacrificio, dello residuo deli' acqua Neemia comandò che fusse buttata. sopra le pietre maggiori.31 Consumato che fu, Neemia comandò che la rimanente acqua fosse versata su delle grosse pietre.
32 La qual cosa fatta, la fiamma s' accese in quelle; ma del lume, lo qual risplendette dall' altare, fu consumata.32 Ciò fatto anche da quelle s’accese una fiamma, la quale però fu assorbita dal fuoco dell'altare.
33 E manifestata che fu questa cosa, fu significato allo re di Persia, che era apparso acqua nel luogo nel quale i sacerdoti, i quali furono transferiti, aveano nascosto il fuoco; della qual Neemia, e quelli ch' erano con lui, aveano purificati i sacrificii.33 Quando la cosa si divulgò, fu riferito al re di Persia che, nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco s'era trovata dell'acqua, con la quale Neemia ed i suoi compagni avevano santificati i sacrifizi.
34 E considerando il re, e diligentemente esaminando questa cosa, feceli uno templo, acciò che provasse quello ch' è fatto.34 Il re, considerata la cosa, e diligentemente verificatala, vi fece un tempio a testimonianza del fatto;
35 E avendolo provato, diede ai sacerdoti molti beni e altri doni; e pigliandoli con le mani, dava loro.35 ed accertatosi della cosa, donò ai sacerdoti molti beni, e più e più donativi che egli di sua mano distribuì loro.
36 E chiamò Neemia questo luogo NEFTAR, che è interpretato Purificazione; e anco chiamasi appo molti NEFI.36 Neemia poi dette a quel luogo il nome di Neftar, che vuol dire purificazione; e molti lo chiamano Nefi.