SCRUTATIO

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Esodo 32


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1 Vedendo adunque il popolo, che dimoranza facesse Moisè di discendere del monte, raunato incontro ad Aaron, disse: lèvati, e fa li dii li quali va dano dinanzi a noi; ed a Moisè, questo uomo che trasse noi della terra d'Egitto, non sappiamo quello che gli è incontrato.1 - Ma vedendo il popolo che Mosè tardava a discender dal monte, si riunì contro Aronne, e disse: «Su via, facci degli dèi che ci precedano nel cammino; perché di Mosè, di quell'uomo che ci condusse via dall'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto».
2 E disse Aaron a loro: togliete le cose dell' oro delle orecchie delle mogli e delli figliuoli [e delle figliuole] vostre, e recatele a me.2 Disse Aronne: «Prendete gli orecchini d'oro delle vostre mogli, dei figli e figlie vostre, e portatemeli».
3 Fece lo popolo quello che comandò, ed arreccaronle ad Aaron.3 Il popolo fece quel che Aronne gli aveva comandato, e gli portò gli orecchini.
4 Le quali, quando quegli le tolse, formò di lavorìo fonduto; e fece di quelle cose uno vitello conflatile. E dissero: questi sono i tuoi dii, Israel, che ti trassero della terra d'Egitto.4 Ed egli, presili, li fuse e li gettò, formandone un vitello. Allora quelli dissero: «Questi, o Israele, sono i tuoi dèi, che ti cavarono dalla terra d'Egitto».
5 La quale cosa quando la vide Aaron, edificò uno altare dinanzi a lui; e la voce del banditore andò dicendo: domani è la solennità del Signore.5 Il che veduto, Aronne costruì innanzi a quel vitello un altare, e per mezzo d'un araldo bandì: «Domani è la solennità del Signore».
6 E levandosi la mattina, offersero sacrificio ed ostie pacifiche; e sedette il popolo a manicare e a bere, e levaronsi a giuocare.6 Levatisi al mattino, offrirono olocausti ed ostie pacifiche; indi il popolo sedè per mangiar e bere, e poi alzatisi si misero a ballare.
7 Favello lo Signore a Moisè, dicendo: va, discendi del monte, però che peccoe lo popolo tuo, il quale hai menato della terra d'Egitto.7 Ora il Signore parlò a Mosè, e disse: «Va', scendi; il tuo popolo, quello che tu conducesti via dall'Egitto ha peccato.
8 Partiti sono tosto della via che tu mostrasti loro, e loro hanno fatto a loro uno vitello conflatile, e hanno adorato, e sacrificato a lui l'ostie, e dissono: questi sono i tuoi Iddii, Israel, che ti ca varono della terra d'Egitto.8 Si son presto sviati dalla via che tu avevi loro mostrata; si son fatti un vitello fuso, e l'hanno adorato; quindi, immolandogli delle vittime, han detto: - Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti cavarono dall'Egitto -».
9 E anche disse lo Signore a Moisè: io vedo che questo popolo è di duro capo.9 Soggiunse poi il Signore a Mosè: «Veggo che questo popolo è di dura testa;
10 Lasciami, acciò che si adiri lo furore mio contra di loro, e ch' io li disfacci; e te farò in gran dissima gente.10 lasciami fare; [non impedire] che la mia collera si sfoghi su loro, e ch' io li distrugga; caverò da te un altro popolo grande».
11 Ma Moisè orava al suo Signore Iddio, dicendo: perchè si adira, o Signore, lo furore tuo contro allo popolo tuo, lo quale hai menato della terra d'Egitto nella fortezza grande e nella mano robusta?11 Mosè allora si mise a pregar il Signor Dio suo, dicendo: «Perché, Signore, il tuo sdegno si accende contro questo tuo popolo, che tu cavasti dall' Egitto con sì gran forza e mano potente?
12 Io t'addomando, che per avventura non di cano quelli d'Egitto: astutamente gli menò loro, acciò che gli uccidesse nelli monti, e istruggesse li di terra; istia cheta l'ira tua, e plàcati sopra la iniquità del popolo tuo.12 Non abbiano a dire, ti prego, gli Egiziani: - Astutamente [il loro Dio] li condusse via, per poi ucciderli fra i monti, e cancellarli di sulla terra. - Si calmi la tua collera, e lasciati placare riguardo alla colpa del tuo popolo.
13 Ricordati di Abraam, di Isaac, e d'Israel tuoi servi, alli quali giurasti per te medesimo, dicendo: io moltiplicherò lo seme vostro, siccome le stelle del cielo; e tutta questa generazione, della quale io favello, darò al seme vostro; e possederete la terra.13 Ricordati d'Abramo, d'Isacco, e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti su te medesimo, dicendo: - Moltiplicherò i vostri discendenti come le stelle del cielo, e tutta questa terra della quale v' ho parlato, la darò alla vostra discendenza acciò la possediate per sempre -».
14 E placato è il Signore, acciò che non facesse il male, il quale avea detto, incontro al popolo suo.14 Il Signore si placò, e non fece il male che aveva minacciato al suo popolo.
15 E ritornò Moisè del monte, portando due tavole della testimonianza nella mano, scritte da ciascheduna parte,15 Mosè dunque ritornò dal monte portando nelle mani le due tavole della legge scritte dalle due parti,
16 e fatte collo lavorio del Signore; e la scrittura del Signore era scolpita nelle tavole.16 fatte per opera di Dio, come anche era di Dio la scrittura scolpitavi.
17 E udendo Iosuè lo rumore del popolo gridando, disse a Moisè: grida di battaglia è udita nelli alloggiamenti.17 Ora, udendo Giosuè un tumulto di popolo vociferante, disse a Mosè: «Si sente negli accampamenti l'ululato d'una battaglia».
18 Il quale rispose: non è rumore di confortatori alla battaglia, nè rumore delli scaccianti alla fuga; ma voce di canto io odo.18 Ma questi rispose: «Non è il grido di chi incoraggia a combattere nè quello di chi invita a fuggire; io odo voci che cantano».
19 E quand'egli s'approssimo allo alloggia mento, onde lo vitello e li compagni vidde, s'adirò Moisè molto forte, e gittò le tavole, le quali avea in mano, e sì le spezzò a piede del monte.19 Essendosi poi avvicinato al campo, vide il vitello e le danze; e grandemente sdegnato gettò via le tavole che aveva in mano, e le spezzò alla base del monte;
20 E togliendo lo vitello, che il popolo avea fatto, sì l'arse; e tutto lo trito, come polvere; la quale isparse nell'acqua, e diede di quella a bevere alli figliuoli d'Israel.20 poi, preso il vitello che avevano fatto, lo buttò sul fuoco, e lo ridusse in polvere che mescolò con l'acqua, e la fece bere ai figli d'Israele.
21 E disse Moisè ad Aaron: che ti fece questo popolo, conciosiacosa che tu inducessi sopra loro grandissimo peccato?21 Disse poi ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che tu gli abbia tirato addosso un sì grande peccato?».
22 Il quale rispose: non s'indigni lo Signore mio; tu in verità hai conosciuto, che questo popolo è inchinevole a fare il male.22 Al che quegli rispose: «Non si sdegni il mio Signore. Tu conosci questo popolo, com'è facile al male.
23 Loro dissero a me: facci gli dii, che ci va dano innanzi; chè in verità a questo Moisè, che mende noi della terra d'Egitto, non sappiamo che gli sia incontrato.23 Mi dissero: - Facci degli dèi che ci vadano avanti; perché di questo Mosè che ci condusse via dall'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto. -
24 Alli quali io dissi: chi ha di voi oro? Ed egli s'allargarono, e diederlo a me; e io lo gittai nel fuoco, e uscito n' è questo vitello.24 Io dissi loro: - Chi di voi ha dell'oro? - Lo portarono, e me lo dettero; lo misi al fuoco, e ne uscì questo vitello».
25 Vedendo adunque Moisè lo popolo, ch' era spogliato; però che l'avea spogliato Aaron per la rusticchezza della bruttura, e tra li nemici nudo l'avea constituto;25 Allora, vedendo Mosè che il popolo era spogliato (l'aveva così spogliato Aronne per quella obbrobriosa abominazione, e l'aveva esposto spogliato ai nemici),
26 e stando nella entrata delli alloggiamenti, disse: se alcuno è del Signore, aggiunghisi a me. E raunati sono a lui tutti li figliuoli di Levi.26 stando sull'ingresso dell'accampamento disse: «Chi è del Signore, venga con me». Si riunirono dunque a lui tutti i figli di Levi;
27 Ai quali disse: questo dice il Signore Iddio d'Israel: ponga l'uomo lo coltello sopra lo fianco suo; andate, e ritornando dalla porta infino alla porta per mezzo de' loggiamenti, uccida ciascuno lo fratello, e l'amico del prossimo suo.27 e disse loro: «Il Signore Dio d'Israele dice così: -Ognuno si metta la spada al fianco; andate e tornate da una porta all'altra attraverso l'accampamento e ciascuno uccida [anche] il fratello, l'amico e il prossimo suo - ».
28 E feceno i figliuoli di Levi secondo la parola di Moisè; e uccisero in quello di quasi XXIII milia d'uomini.28 Fecero i figli di Levi secondo l'ordine di Mosè, e caddero in quel giorno quasi ventitremila uomini.
29 E disse Moisè: avete consecrate le mani vostre oggi al Signore, ciascheduno nel figliuolo e nel fratello suo, acciò che sia data a voi la benedizione.29 Disse allora Mosè: «Ciascuno di voi ha oggi consacrato al Signore le sue mani nel figlio e nel fratello suo e ve ne sarà data la benedizione».
30 E fatto l'altro di, favelló Moisè al popolo: avete peccato massimo peccato; io salirò al Signore, in che modo potrò pregare lui per la fellonia vostra.30 Venuto il giorno di poi, disse Mosè al popolo: «Il vostro peccato è stato enorme; risalirò al Signore, per vedere se potrò in qualche modo supplicarlo e perdonare la vostra scelleratezza».
31 E tornato Moisè al Signore, disse: io ti prego, Signore; peccòe questo popolo peccato grande, e feceno a loro li dii dell' oro; o tue perdona a loro questo errore,31 Tornato infatti al Signore, disse: «Ti supplico; questo popolo ha commesso un peccato enorme, facendosi degli dèi d'oro; o perdona a loro questo peccato,
32 o se tu nol farai, guastami del libro tuo il quale hai scritto.32 o, se non vuoi farlo, cancella me dal libro tuo da te scritto».
33 Al quale rispose lo Signore: chi peccherà a me, guasterò lui del libro mio;33 Rispose il Signore: «Io cancellerò dal mio libro chi avrà peccato contro di me.
34 ma tu va, e mena questo popolo a quello luogo ch' io detto a te; l'angelo mio ti anderà innanzi; e io nel dì della vendetta visiterò questo peccato loro.34 Tu va', e conduci questo popolo là dove t'ho detto; il mio angelo ti precederà. Io poi, nel giorno del castigo, punirò anche questa loro scelleratezza».
35 E percosse allora adunque lo Signore il popolo per lo peccato del vitello che fece Aaron.35 Percosse dunque il Signore il popolo, per il delitto d'aver adorato il vitello fatto da Aronne.