SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 18


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 E allora dicevali la parabola, imperò che bisogna sempre orare, e mai non cessare,1 Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:
2 dicendo: v' era in una città uno [giudice], il quale non temeva Iddio, e non avea li uomini in riverenza.2 "C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
3 Ed eravi in quella città una donna vedova, la quale a lui veniva, dicendo: vèndicami del mio avversario.3 In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
4 Ed egli non voleva per molto tempo. Poscia egli disse infra se; ben ch' io non temo Iddio, nè riverisco li uomini,4 Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno,
5 ma perchè lei a me è molesta, questa vedova, vendicarolla, acciò che venendo nell'ultimo [non] mi strangoli (ovvero suffochi).5 poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi".
6 E disse il Signore: udite quel che dice il giudice d' iniquità?6 E il Signore soggiunse: "Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
7 Or Iddio non farà vendetta de' suoi eletti, gridanti a sè dì e notte, ed egli avrà pazienza in quelli?7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
8 Io vi dico che certo egli farà vendetta di quelli. Niente di meno, venendo il Figliuolo dell' uomo, or pensi ch' egli trovarà fede in terra?8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".

9 E disse ad alquanti uomini, li quali si confidavano di loro medesimi, e reputavansi giusti, e disprezzavano gli altri, questa parola:9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri:
10 Due uomini andarono nel tempio a orare; l'uno era pubblicano, e l'altro Fariseo.10 "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
11 E il Fariseo stava in sè, e diceva orando: Signore, io ti rendo grazie, imperò ch' io non sono come gli altri uomini, rubatori e ingiusti e adulteri, sì com'è eziandio questo publicano.11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
12 Imperò ch' io digiuno due giorni della settimana, e do la decima di ogni cosa ch' io possedo.12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
13 E il publicano stava dalla lunga, e non ardiva di levare gli occhi al cielo, ma percotendosi il petto, diceva: Signore, abbi misericordia di me peccatore.13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
14 In verità vi dico, che questo pubblicano tornò a casa giustificato da questo Fariseo; imperò che chi si esalta, sarà umiliato; e chi si umilia, sarà esaltato.14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".

15 Al quale etiam portavano gli fanciulli acciò gli toccasse. La quale cosa vedendo gli discepoli, riprendevano quelli.15 Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano.
16 Ma Iesù, chiamando a sè quelli, disse: lasciate venire li fanciulli a me, e non li vogliate vietare; imperò che di tali è il regno di Dio.16 Allora Gesù li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
17 In verità vi dico: qualunque non ricoglierà il regno di Dio come fauciullo, egli non entrarà in quello.17 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà".

18 E uno principe il dimandò, dicendo: maestro buono, che facendo possederò vita eterna?18 Un notabile lo interrogò: "Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?".
19 E dissegli Iesù: il perchè mi dici buono? Nullo è buono, salvo solo Iddio.19 Gesù gli rispose: "Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio.
20 Tu hai conosciuto (e saputo) li comandamenti: non ucciderai, non adulterarai, non farai furto, non dicerai falso testimonio; onora il tuo padre e la madre.20 Tu conosci i comandamenti: 'Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre'".
21 Ed egli disse: tutte queste cose ho osservato dalla mia gioventù.21 Costui disse: "Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza".
22 La quale cosa udita ch' ebbe Iesù, dissegli: ancora a te manca a fare una cosa; vendi tutte le cose che tu hai, e dalle a' poveri; e averai il tesauro in cielo; e vieni, e sèguita me.22 Udito ciò, Gesù gli disse: "Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi".
23 Quello, udite queste parole, fu (molto) contristato, imperò ch' egli era molto ricco.23 Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.

24 Ma vedendo Iesù, essere fatto molto tristo (e melinconioso) disse: con quanta difficoltà entraranno nel regno di Dio coloro che hanno le pecunie!24 Quando Gesù lo vide, disse: "Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.
25 Certo egli è più facile a uno cammello passare per lo forame dell' ago, che al ricco entrare nel regno di Dio.25 È più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!".
26 E quelli che udivano dissero e chi potrà essere salvo?26 Quelli che ascoltavano dissero: "Allora chi potrà essere salvato?".
27 Ed egli li disse: quelle cose che sono impossibili appresso degli uomini, sono possibili appresso Iddio.27 Rispose: "Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".

28 Onde disse Pietro: ecco che noi abbiamo lassato ogni cosa, e abbiamo te seguitato.28 Pietro allora disse: "Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito".
29 Ed egli li disse: in verità vi dico che non è alcuno che lasci la casa, ovvero padre e madre, fratelli e moglie e figliuoli, per amore del regno di Dio,29 Ed egli rispose: "In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio,
30 ch' egli non riceva molto più in questo tempo, e poscia nel venturo mondo vita eterna.30 che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà".

31 Ed egli tolse gli dodici discepoli, e disse: ecco che ascendiamo in Ierusalem, e compiransi tutte le cose le quali sono scritte per li profeti del Figliuolo della vergine.31 Poi prese con sé i Dodici e disse loro: "Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà.
32 E sarà tradito, e posto in mano delle genti, e sarà schernito e sputacchiato e flagellato.32 Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi
33 E poi che l'aranno flagellato, uccideranlo; e il terzo giorno resuscitarà.33 e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà".
34 Ed egli nulla intesero di quelle cose; imperò che quello parlare era a loro nascosto, e non intendevano quello che Iesù diceva.34 Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

35 E detto ch' ebbe Iesù queste cose, s' appressò in Gerico; e uno cieco sedeva a lato alla via, che mendicava.35 Mentre si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
36 E udendo la turba che passava, dimandò che fusse questo.36 Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
37 Ed egli dissero ch' era Iesù Nazareno che passava.37 Gli risposero: "Passa Gesù il Nazareno!".
38 E quello incominciò a gridare, e a dicere: Iesù, figliuolo di David, abbi misericordia di me.38 Allora incominciò a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!".
39 E quelli che andavano dinanzi riprendevanlo, e dicevangli che stesse quieto. E quello più forte gridava, e diceva: figliuolo di David, abbi misericordia di me.39 Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
40 E Iesù ristette, e comandò che gli fosse menato dinanzi. E appressandosi a lui, dimandollo40 Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
41 che voleva che facesse. E quel disse: Signore, ch' io veda.41 "Che vuoi che io faccia per te?". Egli rispose: "Signore, che io riabbia la vista".
42 E Iesù gli disse: riguarda (in me, imperò che) la fede tua ti ha fatto salvo.42 E Gesù gli disse: "Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato".
43 E sùbito vide lume, e seguitollo, e magnificava Iddio. E ogni uomo, vedendo quello, dètte laude a Dio.43 Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.