1 E come? non clama frequentemente la sapienza, e grida la prudenza? | 1 LA Sapienza non grida ella? E la Prudenza non dà ella fuori la sua voce? |
2 (data da Dio a Moisè nel monte). La qual sta in mezzo delle vie, | 2 Ella sta in piè in capo de’ luoghi elevati, in su la via, Ne’ crocicchi. |
3 appresso le porte della città, (per che la legge è manifesta negli luoghi pubblici); la qual grida in quelle, e dice: | 3 Ella grida presso alle porte, alla bocca della città, All’entrata degli usci delle case, |
4 O generazione umana, a voi sollecitamente clamo, e la mia voce a voi si drizza. | 4 Dicendo: Io grido a voi, o uomini principali; E la mia voce s’indirizza ancora al volgo. |
5 O ignoranti, (venite che vi) voglio (ammaestrarvi e) farvi astuti (acciò voi sappiate difendervi dal male); e voi, insipienti, voltate il cuor vostro alle mie parole. | 5 Semplici, intendete che cosa sia avvedimento; E voi stolti, intendete che cosa sia buon senno. |
6 Uditemi, per che io ho a parlare di cose grandi (e magne); e le mie labbra s'apriranno a predicarvi cose rette. | 6 Ascoltate; perciocchè io proporrò cose eccellenti; L’aprir delle mie labbra sarà di cose diritte. |
7 E sì vi parlerò cose vere, le quali ho per avanti pensato, le quali saranno a detestazione degli empii. | 7 Conciossiachè il mio palato ragionerà di verità; Ma l’empietà è ciò che le mie labbra abbominano. |
8 Tutti i miei parlari sono giusti; e in loro non è alcuna sentenza prava nè perversa. | 8 Tutti i detti della mia bocca son con giustizia; In essi non vi è nulla di torto o di perverso. |
9 I miei parlari sono retti agli uomini intelligenti, e giusti agli uomini scientifici. | 9 Essi tutti son diritti agl’intendenti, E bene addirizzati a coloro che hanno trovata la scienza. |
10 Accettate il mio ammaestramento, e non pecunia; eleggetevi più presto dottrina, che auro. | 10 Ricevete il mio ammaestramento, e non dell’argento; E scienza, anzi che oro eletto. |
11 Per che è migliore la sapienza di tutte le preziosissime ricchezze; e tutto quello si puote desiderare non è da esser comparato a lei. | 11 Perciocchè la sapienza è migliore che le perle; E tutte le cose le più care non l’agguagliano |
12 Io, sapienza, abito nel consiglio (cioè in quelli che volontieri consenteno agli ammaestramenti degli uomini buoni); e io son presente agli uomini (discreti ed) eruditi, disponendo di loro cogitazioni (e opere). | 12 Io, la Sapienza, abito nell’avvedimento, E trovo la conoscenza de’ buoni avvisi. |
13 Lo timor del Signore ha odio al male; io escomunico la arroganza e la superbia, tutte le vie (manifeste) degli uomini pravi, e tutti gli uomini bilingui (e duplici). | 13 Il timor del Signore è odiare il male; Io odio la superbia, e l’alterezza, e la via della malvagità, E la bocca perversa. |
14 Mio è il consiglio e la equità (e sanza me non vi puote essere), mia è la prudenza, mia è la fortezza. | 14 A me appartiene il consiglio e la buona ragione; Io son la prudenza; a me appartiene la forza. |
15 Per me regnano i re (quanto al consiglio); per me i conditori (e componitori) delle leggi cognoscono quello è giusto (quanto alla equitate). | 15 Per me regnano i re, Ed i rettori fanno statuti di giustizia. |
16 Per me i principi comandano (e òrdinano quanto alla prudenza); per me i potenti cognoscono la giustizia (quanto alla fortezza, e pugnano per lei). | 16 Per me signoreggiano i signori, Ed i principi, e tutti i giudici della terra. |
17 Io quegli che mi amano, amo; e se nella gioventute sua mi cercheranno, mi troveranno. | 17 Io amo quelli che mi amano; E quelli che mi cercano mi troveranno. |
18 Apresso a me sono le divizie e la gloria, e le ricchezze trapassanti ogni cosa temporale, e la giustizia. | 18 Ricchezze e gloria son meco; Beni permanenti e giustizia. |
19 Egli è migliore il mio frutto (il qual è vita eterna), che l'oro e le pietre preziose; e le mie virtù (le quali io do) sono migliori dell' argento eletto. | 19 Il mio frutto è migliore che oro, anzi che oro finissimo; E la mia rendita migliore che argento eletto. |
20 Io men vo per le vie della giustizia, e nel mezzo de' sentieri del giudicio, | 20 Io cammino per la via della giustizia, In mezzo de’ sentieri della dirittura; |
21 acciò ch' io facci ricchi quegli mi amano (de' doni spirituali), e i loro tesauri (che sono le potenze dell' anima nostra) riempia (di diverse grazie). | 21 Per fare eredare il vero essere a quelli che mi amano, Ed empiere i lor tesori |
22 Il Signore ha posseduto me (sapienza, cioè generato) in lo principio delle sue creature, avanti fusse fatto alcuna cosa. | 22 IL Signore mi possedeva al principio della sua via, Avanti le sue opere, ab eterno. |
23 Ab eterno son ordinata (cioè generata) inanzi ogni tempo, inanzi fusse fatta la terra. | 23 Io sono stata costituita in principato ab eterno, Dal principio, avanti che la terra fosse. |
24 Non erano anco (produtti) gli abissi, e io era concetta; e anco i fonti delle acque non erano creati; | 24 Avanti che fossero abissi, Nè fonti, nè gorghi d’acque, io fui prodotta. |
25 nè i monti fondati; avanti fusse produtto alcuno colle, io era parturita; | 25 Io fui prodotta innanzi che i monti fossero profondati, Avanti i colli; |
26 anco la terra non era fatta, nè i fiumi, nè i cardini del mondo. | 26 Mentre egli non avea ancora fatta la terra, nè le campagne, Nè la sommità del terreno del mondo. |
27 Quando sì facea i cieli, eravi presente; quando chiudeva il mare di certo termine; | 27 Quando egli ordinava i cieli, io v’era; Quando egli disegnava il giro sopra la superficie dell’abisso; |
28 quando facea il cielo empireo, quando ponea il termine ai fonti dell' acque; | 28 Quando egli fermava il cielo disopra; Quando egli fortificava le fonti dell’abisso; |
29 quando circondava il mare, ponendovi il termine suo alle acque, le quali non passassero li suoi confini; quando ponea la terra come fondamento; | 29 Quando egli poneva il suo termine al mare, Talchè le acque non possono trapassare il suo comandamento; Quando egli poneva i fondamenti della terra; |
30 con lui era, componendo tutte le cose; e sì mi dilettava eternalmente, facendo festa con lui ogni tempo (cioè sempre), | 30 Ed era appo lui come un allievo, Ed era le sue delizie tuttodì; Io mi sollazzava in ogni tempo nel suo cospetto. |
31 rallegrandomi di tutte le cose create; e le mie delizie fossero con i figliuoli degli uomini, (per che Iddio abita in noi per grazia). | 31 Io mi sollazzo nella parte abitata della sua terra; Ed i miei diletti sono co’ figliuoli degli uomini |
32 Allora, figliuoli, udite me: beati quegli che custodiscono le mie vie. | 32 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi: Beati coloro che osservano le mie vie. |
33 Audite l'ammaestramento mio, e siate savii, e non vogliate rimuoverlo da voi. | 33 Ascoltate l’ammaestramento, e diventate savi, E non lo schifate. |
34 Beato quello uomo, il qual mi aude, il qual vigila ogni di dinanzi alle mie porte (le quali sono la scrittura santa), e sta con diligenza alli sustentacoli della mia porta (i quali sono i predicatori). | 34 Beato l’uomo che mi ascolta, Per vegliar tuttodì presso a’ miei usci; Per istare a guardia agli stipiti delle mie porte. |
35 Quegli mi troveranno [troveranno] la vita, e acquisteranno la salute in el Signore (cioè vita eterna). | 35 Perciocchè chi mi trova, trova la vita, Ed ottiene benevolenza dal Signore. |
36 Quegli che peccheranno contra a me, offenderanno l' anima sua. Tutti quelli m' hanno odiato, amano la morte (eterna). | 36 Ma chi pecca contro a me fa ingiuria all’anima sua; Tutti quelli che mi odiano amano la morte |