SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 14


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 L'uomo nato della femina, vivente breve tempo, è ripieno di molte miserie.1 L'uomo nato di donna, ha corta la vita, e di molte miserie è ricolmo.
2 Il quale come fiore viene, e conculcato è; fugge sì come ombra, e non rimane mai in uno medesimo stato.2 Egli spunta, ed è reciso qual fiore, e fugge com'ombra, nè mai si resta in un medesimo stato.
3 E pensi esser cosa degna di aprire sopra cotal cosa gli occhii tuoi, e menarlo teco nel giudicio?3 E tu stimi degno di te l'aprir sopra cosa tale i tuoi occhi, e il chiamarlo al tuo giudizio?
4 Chi puote fare la cosa monda, concetta del non mondo seme? Or non sei tu quello solo?4 Chi puro render potrà colui, che di immonda semenza è concepito. Chi fuori di te, che solo sei?
5 Brevi sono li di dell' uomo; lo numero delli mesi suoi è appresso te; e ordinasti li termini suoi, li quali non si poteranno trapassare.5 Brevi sono i giorni dell'uomo; tu hai contato il numero de' mesi suoi, gli li hai fissati de' termini, i quali egli trapassar non potrà.
6 Pàrtiti uno poco da lui, acciò ch' elli istia in riposo, insino che venghi il dì desiderato, e sì come del mercenaio siano li dì suoi.6 Ritirati per alcun poco da lui, affinchè egli prenda riposo, onde per lui venga, come per un mercenario, il giorno bramato.
7 Lo legno ha speranza; se tagliato e' sarà, da capo si fa verde, e li rami suoi mettono li rampolli.7 Un albero ritien la speranza: egli è troncato ripullula di bel nuovo, e getta i suoi ramoscelli.
8 Se invecchierà nella terra la sua radice, e nella polvere morto sarà lo suo broccone,8 Se invecchiata sarà nella terra la sua radice, e il suo tronco sarà morto nella polvere.
9 all' odore dell' acque germinerae, e farae la moltitudine de' rami, quasi come di prima piantato era.9 Appena sentirà l'acqua germoglierà, e farà sua chioma come quando fu dapprima piantato.
10 Ma l' uomo, quando è morto, e sarae spogliato e consumato, domandatene, vi priego: dove lui è?10 Ma l'uomo morto che sia e spogliato, e consunto, che mai diventa.
11 E come se si partissono l'acque del mare, e lo fiume fatto vôto si secca,11 Come se dal mare se ne andasser le acque, e inaridisse il fiume rimasto in secco.
12 così l'uomo, quando morrà, non risusciterà; insino che il cielo sia attrito, non si sveglierae, nè non si leverae dal suo sonno.12 Cosi l'uomo quando si sarà ad dormentato non risorgerà; fino a tanto che il cielo sia consumato ei non si sveglierà, né si riscoterà dal suo sonno.
13 Chi mi darà questo, che in inferno tu mi difendi e nascondimi, infino che trapassi lo tuo furore, e òrdinimi il tempo nel quale tu ti ricordi di me?13 Chi mi darà, che tu nell'inferno mi cuopra, e ascoso mi serbi, fino a tanto che passi il tuo furore, e che tu mi prescriva un tempo, in cui ti ricordi di me?
14 E pensi tu, che morto l'uomo, un' altra volta viva? tutti i dì, ne' quali io ora cavalco, aspetto insino a tanto che venga la mia immutazione.14 Forse tornerà a vivere un uom già morto? In tutti i giorni di mia milizia sto aspettando, che venga il mio cangiamento.
15 Chiamerae me, e io risponderò a te; allo lavorio delle tue mani porgerai la tua mano diritta.15 Mi chiamerai, ed io ti risponderò: porgerai la destra all'opera delle tue mani.
16 In veritade li andamenti miei annumerasti, ma perdona alli peccati miei.16 Tu però hai contati i miei passi; ma perdona i miei peccati.
17 Segnasti quasi come nel sacculo li peccati miei, ma curasti la mia iniquitade.17 Tu hai sigillati come in un sacchetto i miei delitti, ma hai curata la mia iniquità.
18 Lo monte cadente scorrerà, e lo sasso sarà trasportato del suo luogo.18 Un monte cade, e si scioglie, e un masso cambia di sito:
19 Le acque cavano le pietre, e per la innondanza dell' acque a poco a poco la terra è consumata; e adunque li uomini similmente perderai.19 Le pietre sono consunte dalle acque, e la terra battuta dall'inondazione a poco a poco si va consumando; cosi adunque tu anderai consumando l'uomo.
20 Fortificastilo uno poco, acciò che in perpetuo trapassasse; e immuterai la faccia sua, e manderai lui.20 Tu gli desti vigore per alcun poco, perché passasse per sempre: cangerai la sua faccia, e lo scaccerai.
21 Ovvero se saranno nobili i suoi figliuoli, ovvero non nobili, non intenderà.21 Se i suoi figliuoli saranno in atto, o in basso stato, ei nol saprà;
22 Ma pure la carne sua, insino che viverà, sì dorrà; e l'anima sua sopra sè medesimo piangerà (sempre).22 Ma la carne di lui sarà in dolore, fin che egli avrà vita, e l'anima di lui lo compiangerà.