Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Or vi dichiaro, o fratelli, il Vangelo che v'ho annunziato, che voi avete ricevuto, nel quale state saldi,1 Or io vi dichiaro, o fratelli, il Vangelo, che vi annunziai, il quale voi pur riceveste, ed in cui voi state saldi,
2 e pel quale siete anche salvati, se lo ritenete tale e quale ve l'ho predicato, a meno che non abbiate creduto invano.2 Per cui siete anche salvati: se lo ritenete in quella guisa, che io vi predicai, eccettochè indarno abbiate creduto.
3 Vi ho infatti insegnato prima di tutto quello che io stesso ho appreso, cioè che Cristo è morto pei nostri peccati, come dicono le Scritture,3 Imperocché io vi ho insegnato in primo luogo quello, che io pur apparai: che Cristo mori pe' nostri peccati secondo le scritture:
4 che fu sepolto, che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture,4 E che fu sepolto, e che risuscitò il terzo di secondo le scritture:
5 che apparve a Cefa, e poi agli Undici.5 E che fu veduto da Cefa, e di poi dagli undici:
6 Dipoi apparve a piu di cinquecento fratelli riuniti, dei quali molti vivono ancora, e alcuni sono morti.6 E di poi fu veduto da sopra cinquecento fratelli in una volta: de' quali i più vivon fino al di d'oggi, alcuni poi sono morti:
7 Poi apparve a Giacomo, quindi a tutti gli Apostoli.7 E poi fu veduto da Giacomo, e poi da tutti gli Apostoli:
8 E finalmente, dopo essere apparso a tutti, apparve anche a me, come all'aborto,8 Per ultimo poi di tutti come da un aborto fu veduto anche da me.
9 perchè io sono il minimo degli Apostoli e non sono degno d'esser chiamato apostolo, avendo perseguitato la Chiesa di Dio.9 Imperocché io sono il minimo degli Apostoli, che non son degno di esser chiamato Apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
10 Ma per la grazia di Dio son quello che sono, e la grazia che ini ha data non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me.10 Ma per la grazia del Signore son quello, che sono, e la grazia di lui, che è in me, non è stata infruttifera, ma ho travagliato più di tutti loro: non io però, ma la grazia di Dio, che è con me;
11 Tanto io quanto essi, questo abbiamo predicato e questo voi avete creduto.11 Ed io adunque, e quegli, cosi predichiamo, e così avete creduto.
12 Or se si predica che Cristo è risuscitato da morte, come fanno alcuni di voi a dire che non v'è risurrezione dei morti?12 Che se si predica Cristo come risuscitato da morte, come mai dicono alcuni tra voi, che non havvi risurrezione de' morti?
13 Ma se non v'è risurrezione dei morti, nemmeno Cristo è risuscitato,13 Che se non v' ha risurrezione de' morti: neppur Cristo è risuscitato.
14 e se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione, vana anche la vostra fede.14 Se poi Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede:
15 Noi poi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, perchè abbiamo contro di Dio testimoniato che Egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se i morti non risorgono.15 Siamo anche scoperti testimonj falsi di Dio: dappoiché abbiam renduto testimonianza a Dio dell'aver lui risuscitato Cristo, cui non ha risuscitato, se i morti non risorgono.
16 Dìfatti se i morti non risorgono, neppur Cristo è risuscitato.16 Imperocché se non risorgono i morti, neppur Cristo è risuscitato.
17 E se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati,17 Che se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede, conciossiachè siete tuttora ne' vostri peccati.
18 e quindi anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.18 Per la qual cosa anche quegli, che in Cristo si addormentarono, sono periti.
19 Se noi speriamo in Cristo soltanto in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.19 Se per questa vita solamente speriamo in Cristo siamo i più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ma ora Cristo è risorto da morte, primizia di quelli che dormono nella tomba.20 Ora però Cristo è risuscitato da morte primizia de' dormienti:
21 Infatti come per mezzo d'un uomo è venuta la morte, cosi anche per mezzo d'un uomo è venuta la risurrezione dei morti;21 Dappoiché da un uomo la morte, e da un uomo la risurrezione da morte.
22 e come tutti muoiono in Adamo, così pure tutti saranno vivificati in Cristo,22 E siccome in Adamo tutti muojono, cosi pure tutti in Cristo saranno vivificati.
23 ma ciascuno a suo luogo: Cristo, primizia, e poi quelli che sono di Cristo, e che han creduto nella sua venuta.23 Ciascheduno però a suo luogo, Cristo primizia: di poi quegli, che sono di Cristo, i quali nella venuta di lui hanno creduto.
24 Poi verrà la fine; quando Egli avrà consegnato il regno a Dio e al Padre, quando avrà annientato ogni principato, ogni potenza ed ogni forza.24 Di poi la fine; quando avrà rimesso il regno a Dio, e al Padre, quando avrà abolito ogni principato, e ogni podestà, e virtù.
25 Perchè è necessario che egli regni « fino a che non abbia posto sotto i piedi tutti i nemici ».25 Or è necessario, che egli regni, sino a tanto che (Dio) gli abbia posti sotto dei piedi tutti i nimici.
26 L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte: infatti Dio « tutto ha posto sotto i piedi di lui ». Ma quando è detto26 L'ultima poi ad esser distrutta sarà la morte nemica: imperocché tutte le cose ha soggettate a' piedi di lui. Or quando dice:
27 che tutte le cose sono soggette a Cristo, senza dubbio è eccettuato chi gli ha assoggettato ogni cosa.27 Tutte le cose sono soggette a lui: senza dubbio si eccetua colui, che ha soggettate a lui tutte le cose.
28 Quando poi ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio stesso farà omaggio a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinchè Dio sia tutto in tutti.28 Allorché poi saranno state soggettate a lui tutte le cose: allora anche lo stesso figlio sarà soggetto a lui, che gli ha assoggettata ogni cosa, onde Dio sia il tutto in tutte le cose.
29 Altrimenti che faranno coloro che si fan battezzare per i morti, se proprio i morti non risorgono? E perchè si fan battezzare per essi?29 Altrimenti che faranno quegli, i quali si battezzano per li morti, se assolutamente i morti non risorgono? E perché si battezzano per quegli?
30 E perchè anche noi siamo ogni momento in pericolo?30 E noi pure perché ci esponghiamo ogn' ora ai pericoli?
31 Tutti i giorni io muoio, (lo giuro) o fratelli, per la gloria vostra, che è mia in Cristo Gesù Signor nostro.31 Io muojo ogni giorno, (lo giuro) per la gloria vostra, che è mia in Cristo Gesù Signor nostro.
32 E che mi serve (umanamente parlando) l'aver combattuto contro le bestie in Efeso, se i morti non risorgono? Mangiamo e beviamo, tanto domani morremo!32 Se (per parlare da uomo) combattei in Efeso con le bestie, che mi giova, se i morti non risorgono? Mangiamo, e beviamo, che doman si muore.
33 Non vi lasciate sedurre: i discorsi cattivi corrompono i buoni costumi.33 Non vi lasciate sedurre: i discorsi cattivi corrompono i buoni costumi.
34 Vegliate, o giusti, e non peccate, perchè vi sono tra voi quelli che ignorano Dio: lo dico a vostra vergogna.34 Vegliate, o giusti, e non peccate imperocché certuni ignorano Dio, parlo, perché ne abbiate rossore.
35 Ma dirà qualcuno: Come risuscitano i morti? e con qual corpo ritorneranno ?35 Ma dirà taluno: come risuscitano i morti? E con qual corpo ritorneranno?
36 stolto! Quel che semini non prende vita, se prima non muore;36 Stolto, quel, che tu semini, non prende vita, se prima non muore.
37 e quel che semini non è il corpo che deve venire, ma un nudo granello di frumento o di altra semenza;37 E seminando, non semini il corpo, che dee venire, ma un nudo granello, per esempio, di frumento, o di alcun altra cosa.
38 e Dio gli dà il corpo che vuole, ad ogni seme il proprio corpo.38 Ma Dio gli da corpo nel modo, che a lui piace: e a ciascun seme il suo proprio corpo.
39 Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini, altra quella delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.39 Non ogni carne (è) la stessa carne: ma altra è la carne degli uomini, altra poi quella delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella de' pesci.
40 Così pure vi son dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei corpi celesti e altro quello dei terrestri.40 E (v' ha) de' corpi celesti, e de' corpi terrestri: ma altra la vaghezza de' celesti, e altra de' terrestri,
41 Altro è poi lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, altro lo splendore delle stelle: ed anche fra stella e stella v'è differenza di splendore.41 Altra la chiarezza del sole, altra la chiarezza della luna, e altra la chiarezza delle stelle. Imperocché v'ha differenza tra stella, e stella nella chiarezza:
42 Così avverrà nella risurrezione dei morti: il corpo si semina nella corruzione e risorge incorruttibile;42 Cosi pure la risurrezione de' morti. Si semina (corpo) corruttibile, sorgerà incorruttibile.
43 si semina nell'ignominia, e risorge glorioso; si semina debole, e risorge pieno di forza;43 Si semina ignobile, sorgerà glorioso: si semina inerte, sorgerà robusto.
44 si semina corpo animale, e risorge corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, c'è anche un corpo spirituale. Come è scritto:44 Si semina un corpo animale, sorgerà un corpo spirituale. Se v'ha un corpo animale, v'ha pure un corpo spirituale, come sta scritto.
45 « Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente », l'ultimo Adamo è stato fatto spirito vivificante.45 Il primo uomo Adamo fu fatto anima vivente, l'ultimo Adamo spirito vivificante.
46 Or non è prima lo spirituale, ma l'animale: lo spirituale vien dopo.46 Ma non è prima lo spirituale, ma si l'animale: e poi lo spirituale.
47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo, venuto dal cielo, è celeste.47 Il primo uomo della terra terrestre: il secondo uomo dal cielo celeste.
48 Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri, e quale è il celeste tali saranno anche i celesti.48 Quale il terrestre, tali anche i terrestri: quale il celeste, tali anche i celestiali.
49 E come abbiamo portato l'imagine del terrestre, così portiamo anche l'imagine del celeste.49 Siccome adunque abbiam portato l'immagine del terreno, portiamo anche l'immagine del celeste.
50 Quello che affermo, o fratelli, è che nè la carne, nè il sangue possono ereditare il regno di Dio, e che la corruzione non potrà ereditare la incorruttibilità.50 Dico questo, o fratelli, perché la carne, e il sangue non possono ereditare il regno di Dio: né la corruzione renderà l'incorruttibilità.
51 Ecco, vi rivelo un mistero: risorgeremo certamente tutti, ma non tutti saremo cangiati.51 Ecco, che io vi dico un mistero: risorgerem veramente tutti, ma non tutti saremo cangiati.
52 In un momento, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba: suonerà la tromba, e i morti risorgeranno incorrotti, e noi saremo cangiati.52 In un momento, in un batter d'occhio, all'ultima tromba: imperocché suonerà la tromba, e i morti risorgeranno incorrotti: e noi saremo cangiati.
53 Perchè è necessario che questo corpo corruttibile si rivesta d'incorruttibilità, e che questo corpo mortale si rivesta d'immortalità.53 Imperocché fa d'uopo, che questo corruttibile dell'incorruttibilità ti rivesta: e questo mortale si rivesta dell'immortalità.
54 Quando poi questo corpo mortale sarà rivestito d'immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata assorbita nella vittoria.54 Quando poi questo mortale si sarà rivestito dell'immortalità, allora sarà adempiuta la parola, che sta scritta: è stata tracannata la morte nella vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo pungiglione?55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov' è, o morte, il tuo pungiglione?
56 Or il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato vien dalla legge.56 Il pungiglione poi della morte è il peccato: e la forza del peccato è fa legge.
57 Ma grazie a Dio, il quale ci ha data la vittoria mediante il Signor nostro Gesù Cristo.57 Ma grazie a Dio, il quale c'ha dato vittoria per Gesù Cristo Signor nostro.
58 Pertanto, o fratelli miei diletti, state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.58 Per la qual cosa, fratelli miei cari, siate stabili, ed immobili, abbondando sempre nell'opera del Signore, poichè sapete, come il vostro travaglio non è infruttuoso nel Signore.