Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 18


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Propose loro anche una parabola intorno al dovere di pregare sempre senza mai stancarsi, dicendo:1 E allora dicevali la parabola, imperò che bisogna sempre orare, e mai non cessare,
2 C'era in una citià un giudice che non temeva Dio, nè aveva rispetto ad alcuno.2 dicendo: v' era in una città uno [giudice], il quale non temeva Iddio, e non avea li uomini in riverenza.
3 E c'era in quella una vedova che andava da lui a dirgli: Rendimi giustizia del mio avversario.3 Ed eravi in quella città una donna vedova, la quale a lui veniva, dicendo: vèndicami del mio avversario.
4 E per molto tempo non volle, ma poi disse tra sè: Quantunque io non tema Dio, nè abbia riguardo agli uomini,4 Ed egli non voleva per molto tempo. Poscia egli disse infra se; ben ch' io non temo Iddio, nè riverisco li uomini,
5 pure, siccome questa vedova mi dà molestia, le farò giustizia, chè non venga finalmente a rompermi il capo.5 ma perchè lei a me è molesta, questa vedova, vendicarolla, acciò che venendo nell'ultimo [non] mi strangoli (ovvero suffochi).
6 Ascoltate, proseguì il Signore, quel che dice il giudice iniquo:6 E disse il Signore: udite quel che dice il giudice d' iniquità?
7 Dio non farà giustizia ai suoi eletti che giorno e notte lo invocano, e sarà lento con essi?7 Or Iddio non farà vendetta de' suoi eletti, gridanti a sè dì e notte, ed egli avrà pazienza in quelli?
8 Vi assicuro che presto renderà loro giustizia. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, credete che trovi della fede sulla terra?8 Io vi dico che certo egli farà vendetta di quelli. Niente di meno, venendo il Figliuolo dell' uomo, or pensi ch' egli trovarà fede in terra?
9 Disse pure questa parabola, per certuni, i quali confidavano in se stessi, come giusti e deprezzavano gli altri:9 E disse ad alquanti uomini, li quali si confidavano di loro medesimi, e reputavansi giusti, e disprezzavano gli altri, questa parola:
10 Due uomini ascesero al tempio a pregare; uno era Fariseo, l'altro pubblicano.10 Due uomini andarono nel tempio a orare; l'uno era pubblicano, e l'altro Fariseo.
11 Il Fariseo, stando in piedi, così dentro di sè pregava: O Dio, ti ringrazio di non essere io come gli altri: rapaci, ingiusti, adulteri, come anche questo pubblicano.11 E il Fariseo stava in sè, e diceva orando: Signore, io ti rendo grazie, imperò ch' io non sono come gli altri uomini, rubatori e ingiusti e adulteri, sì com'è eziandio questo publicano.
12 Io digiuno due volte la settimana, pago le decime di quanto possiedo.12 Imperò ch' io digiuno due giorni della settimana, e do la decima di ogni cosa ch' io possedo.
13 Il pubblicano invece, stando da lungi, non ardiva nemmeno alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.13 E il publicano stava dalla lunga, e non ardiva di levare gli occhi al cielo, ma percotendosi il petto, diceva: Signore, abbi misericordia di me peccatore.
14 Vì assicuro che questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro; perchè chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.14 In verità vi dico, che questo pubblicano tornò a casa giustificato da questo Fariseo; imperò che chi si esalta, sarà umiliato; e chi si umilia, sarà esaltato.
15 E gli presentavano anche dei bambini, perchè li toccasse; il che vedendo i discepoli, li sgridavano.15 Al quale etiam portavano gli fanciulli acciò gli toccasse. La quale cosa vedendo gli discepoli, riprendevano quelli.
16 Ma Gesù, chiamatili a sè, disse: Lasciate che i fanciulli vengano a me, e non l'impedite; chè di essi è il regno di Dio.16 Ma Iesù, chiamando a sè quelli, disse: lasciate venire li fanciulli a me, e non li vogliate vietare; imperò che di tali è il regno di Dio.
17 In verità vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come un fanciullo, non c'entrerà.17 In verità vi dico: qualunque non ricoglierà il regno di Dio come fauciullo, egli non entrarà in quello.
18 E uno dei capi gii chiese: Maestro buono, che dovrò fare per ottenere la vita eterna?18 E uno principe il dimandò, dicendo: maestro buono, che facendo possederò vita eterna?
19 E Gesù gli rispose: Perchè mi chiami buono? Nessuno è buono, fuorché Dio solo.19 E dissegli Iesù: il perchè mi dici buono? Nullo è buono, salvo solo Iddio.
20 Tu sai i comandamenti: Non ammazzare; non commettere adulterio; non rubare; non attestare il falso; onora tuo padre e la madre.20 Tu hai conosciuto (e saputo) li comandamenti: non ucciderai, non adulterarai, non farai furto, non dicerai falso testimonio; onora il tuo padre e la madre.
21 E l'altro rispose: Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza.21 Ed egli disse: tutte queste cose ho osservato dalla mia gioventù.
22 E Gesù, udito questo, gli disse: Ti manca ancora una cosa: vendi quanto possiedi e dallo ai poveri, ed avrai un tesoro in cielo, quindi vieni e seguimi.22 La quale cosa udita ch' ebbe Iesù, dissegli: ancora a te manca a fare una cosa; vendi tutte le cose che tu hai, e dalle a' poveri; e averai il tesauro in cielo; e vieni, e sèguita me.
23 Ma quello, udite tali cose, ne fu rattristato, perchè era molto ricco.23 Quello, udite queste parole, fu (molto) contristato, imperò ch' egli era molto ricco.
24 E Gesù, vedendolo così triste, disse: Quanto difficilmente chi ha ricchezze entrerà nel regno di Dio!24 Ma vedendo Iesù, essere fatto molto tristo (e melinconioso) disse: con quanta difficoltà entraranno nel regno di Dio coloro che hanno le pecunie!
25 Certamente è più facile che un cammello passi per una cruna d'ago che un ricco entri nel regno di Dio.25 Certo egli è più facile a uno cammello passare per lo forame dell' ago, che al ricco entrare nel regno di Dio.
26 E quelli che ascoltavano dissero: E chi può salvarsi?26 E quelli che udivano dissero e chi potrà essere salvo?
27 Rispose loro: Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.27 Ed egli li disse: quelle cose che sono impossibili appresso degli uomini, sono possibili appresso Iddio.
28 E Pietro disse: Ecco, noi ab­biamo lasciato ogni cosa per se­guirti.28 Onde disse Pietro: ecco che noi abbiamo lassato ogni cosa, e abbiamo te seguitato.
29 Ed egli rispose loro: Vi dico in verità che nessuno ha la­sciato la casa, o genitori, o fratelli, o moglie, o figlioli per il regno di Dio,29 Ed egli li disse: in verità vi dico che non è alcuno che lasci la casa, ovvero padre e madre, fratelli e moglie e figliuoli, per amore del regno di Dio,
30 senza ricevere molto più in questo tempo e la vita eterna nel secolo futuro.30 ch' egli non riceva molto più in questo tempo, e poscia nel venturo mondo vita eterna.
31 E Gesù, presi in disparte i dodici, disse loro: Ecco, noi ascendiamo a Gerusalemme e si adempiranno tutte le cose predette dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo;31 Ed egli tolse gli dodici discepoli, e disse: ecco che ascendiamo in Ierusalem, e compiransi tutte le cose le quali sono scritte per li profeti del Figliuolo della vergine.
32 egli sarà dato nelle mani dei gentili, sarà schernito e flagellato e coperto di sputi.32 E sarà tradito, e posto in mano delle genti, e sarà schernito e sputacchiato e flagellato.
33 E dopo averlo flagellato, lo uccideranno; ma risorgerà il terzo giorno.33 E poi che l'aranno flagellato, uccideranlo; e il terzo giorno resuscitarà.
34 E quelli nulla compresero di tutte quelle cose, ed il senso di esse era loro nascosto e non afferravano quanto veniva loro detto.34 Ed egli nulla intesero di quelle cose; imperò che quello parlare era a loro nascosto, e non intendevano quello che Iesù diceva.
35 Or avvenne, che mentre egli si avvicinava a Gerico, un cieco stava seduto lungo la strada a mendicare;35 E detto ch' ebbe Iesù queste cose, s' appressò in Gerico; e uno cieco sedeva a lato alla via, che mendicava.
36 e sentendo passare la folla, domandò che cosa mai fosse.36 E udendo la turba che passava, dimandò che fusse questo.
37 Gli dissero che passava Gesù Nazareno.37 Ed egli dissero ch' era Iesù Nazareno che passava.
38 Allora egli gridò: Gesù Figlio di David, abbi pietà di me.38 E quello incominciò a gridare, e a dicere: Iesù, figliuolo di David, abbi misericordia di me.
39 E quelli che precedevano gli gridavano di tacere. Ma lui a gridar più forte che mai: Figlio di David, abbi pietà di me.39 E quelli che andavano dinanzi riprendevanlo, e dicevangli che stesse quieto. E quello più forte gridava, e diceva: figliuolo di David, abbi misericordia di me.
40 Allora Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato. E quando gli fu vicino, gli domandò:40 E Iesù ristette, e comandò che gli fosse menato dinanzi. E appressandosi a lui, dimandollo
41 Che vuoi ch'io ti faccia? E quello: Signore, esclamò, che ci veda.41 che voleva che facesse. E quel disse: Signore, ch' io veda.
42 E Gesù gli disse; Guarda, la tua fede ti ha salvato.42 E Iesù gli disse: riguarda (in me, imperò che) la fede tua ti ha fatto salvo.
43 E sub­bito ci vide e gli andava dietro ­glorificando Dio. E tutto il popolo, visto ciò, diede lode a Dio. ­43 E sùbito vide lume, e seguitollo, e magnificava Iddio. E ogni uomo, vedendo quello, dètte laude a Dio.