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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Allora si radunarono gli anziani d'Israele coi principi delle tribù e i capi delle famiglie dei figli d'Israele, presso il re Salomone, in Gerusalemme, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di David, cioè da Sion.1 Allora si adunarono tutti i seniori d'Israele co' principi delle tribù, e i capi delle famiglie de' figliuoli d Israele presso al re Salomone a Geru­salemme, per fare il trasporto dell'arca del testamento del Signore, dalla città di Davidde, cioè da Sion.
2 Tutto Israele si riunì presso il re Salomone nel giorno solenne, nel mese di Etanim (che è il settimo mese).2 E tutto Israele si congregò davanti al re Salomone nel dì solenne del mese Ethanim, che è il settimo mese.
3 Venuti adunque tutti gli anziani d'Israele, i sacerdoti presero l'arca3 E andarono tutti gli anziani d'Israele e i sacerdoti presero l'arca,
4 e trasportaron l'arca del Signore, il Tabernacolo dell'alleanza e tutti gli oggetti del santuario che erano nel Tabernacolo che eran portati dai sacerdoti e dai leviti,4 E portarono l'arca del Signore, e il tabernacolo dell'alleanza, e tutti i vasi del Santuario, che erano nel ta­bernacolo: e li portavano i sacerdoti, e i Leviti.
5 il re Salomone e tutta la moltitudine d'Israele che s'era adunata presso di lui camminavan con lui davanti all'arca immolando pecore e buoi che non potevano esser calcolate nel prezzo e nel numero.5 E il re Salomone, e tutta la mol­titudine d'Israele, che si era adunata presso di lui, andavano con lui innanzi all'arca, e immolavan pecore, e bo­vi in copia inestiiàabile, e senza nu­mero.
6 I sacerdoti portarono l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nell'oracolo del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini,6 E i sacerdoti portaron l'arca del testamento del Signore al luogo desti­natole, nell'oracolo del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ale dei Che­rubini.
7 i quali, stendendo le loro ali sopra il luogo dell'arca, dall'alto ricoprivano l'arca e le sue stanghe.7 Perocché i Cherubini stendevano le loro ale sopra il sito dell'arca, e adombravano superiormente l'arca, e le sue stanghe.
8 Sìccome le stanghe spuntavano in fuori, le loro estremità si vedevan fuori del santuario, dinanzi all'oracolo, ma non comparivan più esteriormente, e vi son rimaste fino al presente.8 E le stanghe, le quali spuntavano in fuora (talmente che le loro estremità si vedevano fuori del Santuario dinanzi all'oracolo) non comparivan più al di fuori, ed elle vi son rimase fino al dì d'oggi.
9 Nell'arca poi non c'era altro che le due tavole di pietra, postevi da Mosè in Oreb, quando il Signore fece alleanza coi figli d'Israele dopo l'uscita dalla terra d'Egitto.9 E nell'arca non v' era altra cosa, se non le due tavole di pietra postevi da Mosè a Horeb, quando il Signore fece l'alleanza co' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti dalla terra d'Egitto.
10 Appena furono usciti i sacerdoti dal santuario, la nuvola riempì la casa del Signore;10 Or egli avvenne, che quando i sacerdoti furono usciti dal Santuario, la casa del Signore fu ingombrata da una nebbia.
11 ne i sacerdoti non potevano starci a compiere i loro uffici, a causa della nuvola, avendo la gloria del Signore ripiena la casa del Signore.11 E i sacerdoti non potevano resi­stere a fare gli uffici loro a cagion della nebbia: perocché la gloria del Signore avea ripiena la casa del Signore.
12 Allora Salomone disse: « Il Signore ha detto che Egli abiterebbe nella nuvola.12 Allora disse Salomone: Il Signore ha detto, che avrebbe abitato nella nebbia.
13 Ho fatto edificare con ogni cura questa casa per tua abitazione (o Dio), per tuo incrollabile trono in sempiterno ».13 Io con tutto l'affetto ho fabbri­cato una casa (o Dio) per tua abita­zione, per tuo trono saldissimo in sem­piterno.
14 Poi il re, rivolta la faccia al popolo, benedisse tutta l'assemblea d'Israele, ch'era lì in piedi.14 E il re si rivolse per augurare ogni bene all'adunanza d'Israele: pe­rocché tutta l'adunanza d'Israele stava presente.
15 E Salomone disse: « Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale compì colle sue mani quello che aveva detto colla sua bocca a David mio padre in questi termini:15 Indi disse Salomone: Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale di sua propria bocca predisse a Davidde mio padre quello, che egli colla sua possan­za adempì. Or egli disse:
16 Dal giorno in cui trassi il mio popolo Israele dall'Egitto, io non scelsi fra tutte le tribù d'Israele una città ove mi si edificasse una casa, perchè vi dimorasse il mio nome; ma elessi David ad esser capo del mio popolo d'Israele.16 Dal giorno, in cui io trassi il mio popolo d'Israele dalla terra d'Egitto, non mi elessi io una città tra tutte le tribù d'Israele, affinchè vi si edificass una casa, la quale portasse il mio no­me: ma elessi Davidde, affinchè fosse capo del mio popolo d'Israele.
17 Or David mio padre volle fabbricare una casa al nome del Signore Dio d'Israele;17 Or Davidde mio padre fabbricar voleva una casa al nome del Signore Dio d'Israele:
18 ma il Signore disse a David mio padre: Facesti bene a pensare nel tuo cuore di edificare una casa al mio nome, e a formare nella tua mente tale disegno.18 Ma il Signore disse a Davidde mio padre: Quando tu pensasti in cuor tuo di edificare una casa al mio nome, ben facesti tu, formando nella tua men­te tal disegno:
19 La casa non me la fabbricherai tu, ma il tuo figlio che uscirà dalle tue viscere, sarà lui quello che edificherà una casa al mio nome.19 Tu però non edificherai a me que­sta casa, ma sì il tuo figliuolo generato da te, egli edificherà una casa al nome mio.
20 Il Signore ha compita la parola che ha detta: io sono stato elevato al luogo di mio padre, mi sono assiso sul trono d'Israele, come disse il Signore, ed ho edificata una casa al nome del Signore Dio d'Israele,20 Il Signore ha condotta ad effetto la parola, che avea pronunziata, e io son venuto in luogo di Davidde mio padre, e mi sono assiso sul trono d'I­sraele, come avea detto il Signore, e ho edificata una casa al nome del Signore Dio d'Israele.
21 nella quale ho stabilito un luogo per l'arca, ove è l'alleanza del Signore, da lui fatta coi nostri padri, allorché uscirono dalla terra d'Egitto ».21 E in essa ho scelto il suo luogo all'arca, in cui sta il testamento del Signore, fermato da lui co' padri nostri, allorché uscirono dalla terra d'Egitto.
22 Poi Salomone stette in piedi davanti all'altare del Signore, al cospetto di tutta l'assemblea d'Israele, e, stese le mani verso il cielo,22 Indi Salomone si stette in piedi dinanzi all'altare del Signore al co­spetto di tutta l'adunanza d'Israele, e stese le mani sue verso del cielo.
23 disse: «Signore Dio d'Israele, non v'è Dio simile a te, nè su in cielo, nè quaggiù in terra. Tu, che mantieni i patti e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore,23 E disse: Signore Dio d'Israele, non v' ha Dio simile a te né su in cielo, nè quaggiù in terra: tu se', che il patta mantieni, e la tua misericordia a tuoi servi, i quali le tue vie han battute con tutto il cuor loro.
24 hai mantenuto al tuo servo David mio padre ciò che gli promettesti: lo dicesti colla bocca e lo compisti colle mani, come questo giorno lo dimostra.24 Tu hai mantenute le parole dette da te al padre mio Davidde tuo servo: di tua bocca tu le dicesti, e colle mani tue le hai adempiute, come questo gior­no il dimostra.
25 Or dunque, o Signore Dio d'Israele, mantieni al tuo servo David mio padre ciò che gli promettesti, dicendo: Non mancherà mai davanti a me un uomo della tua progenie che segga sul trono d'Israele; purché però i tuoi figli custodiscano la loro via, per camminare davanti a me come tu hai camminato nel mio cospetto.25 Adesso adunque, o Signore Dio d'Israele, mantieni al tuo servo David­de padre mio la parola datagli da te, quando dicesti: Non mancherà di tua stirpe giammai chi segga dinanzi a me sul trono d'Israele: purché però vegli­no i tuoi figliuoli sopra i loro anda­menti, in tal guisa, che camminino di­nanzi a me, come tu hai camminato nel mio cospetto.
26 Ed ora, o Signore Dio d'Israele, si compiano le tue parole, che tu hai dette al tuo servo David mio padre.26 Or adunque, Signore Dio d'Israe­le, stiano salde le tue parole dette da te al tuo servo Davidde mio padre.
27 E' dunque credibile che Dio abiti veramente sulla terra? Se il cielo e i cieli dei cieli non ti possono comprendere, quanto meno questa casa che ho edificata?27 E egli adunque credibile, che Dio abiti veracemente sopra la terra? Pe­rocché se il cielo, e gli altissimi cieli non posson capirti, quanto meno questa casa edificata da me?
28 Or però, Signore mio Dio, riguarda all'orazione del tuo servo e alle suppliche; ascolta l'inno e la preghiera che oggi il tuo servo fa nel tuo cospetto,28 Ma volgiti all'orazione del tuo servo, e alle sue suppliche, o Signore Dio mio: ascolta l'inno, e la preghiera, che fa oggi a te il tuo servo:
29 e tieni i tuoi occhi aperti notte e giorno sopra questa casa, sopra la casa della quale hai detto: Ivi sarà il mio nome; ascolta la preghiera che il tuo servo ti fa in questo luogo;29 Siano aperti di notte, e di giorno i tuoi occhi sopra di questa casa, sopra la casa, di cui dicesti: Ivi sarà il nome mio: talmente che la preghiera, che a te fa in questo luogo il tuo servo, sia esaudita da te,
30 esaudisci la preghiera del tuo servo e del popolo tuo Israele, qualunque cosa domandino in questo luogo: tu esaudiscili dalla tua dimora del cielo, ascoltali e sii loro propizio.30 E tu ascolti le suppliche del tuo servo, e del tuo popolo d'Israele, di qualunque cosa ti preghino in questo luogo: or gli esaudirai tu dai luogo di tua abitazione nel cielo, ed esauditili, farai loro misericordia.
31 Se qualcuno avrà peccato contro il suo prossimo, e avrà qualche giuramento che lo leghi e verrà pel giuramento dinanzi al tuo altare nella tua casa,31 Se un uomo avrà peccato contro il suo prossimo, il quale esiga da lui, che si leghi con giuramento, ed egli verrà per fare suo giuramento nella tua casa dinanzi al tuo altare.
32 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi, condannando l'empio e facendogli cadere sul capo la sua perfidia, dichiarando giusto l'innocente e rendendogli secondo la sua giustizia.32 Tu ascolterai dal cielo, e renderai, e farai giustizia a' tuoi servi, condan­nando l'empio, e facendo sul capo di lui cadere il suo fallo, e giustificando il giusto, e ricompensando la sua giustizia.
33 Quando il tuo popolo Israele, messo in fuga dai suoi nemici (egli peccherà contro di te), facendo penitenza e dando gloria al tuo nome, verranno a porgerti orazioni e suppliche in questa casa,33 Se il tuo popolo d'Israele sarà stato messo in fuga da' suoi nemici (perocché egli peccherà contro di te), e facendo penitenza, e dando gloria al nome tuo, verranno a porgere a te ora­zioni, e suppliche in questa casa;
34 esaudiscili dal cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele, e riconducilo a quella terra che tu desti ai loro padri.34 Esaudiscili tu dal cielo, perdona il peccato al popol tuo d'Israele, e ri­conducilo a quella terra, che fu da te data ai padri loro.
35 Se il cielo sarà chiuso e non pioverà a motivo dei loro peccati, ed essi verranno a pregare in questo luogo, facendo penitenza in onor del tuo nome, e convertendosi dalle loro iniquità nella loro afflizione,35 Se il cielo sarà chiuso, e pioggia non cadrà a motivo dei loro peccati, e orando in questo luogo faran peni­tenza in onor del tuo nome, e nella loro afflizione si convertiranno delle loro ini­quità;
36 esaudiscili dal cielo, perdona i peccati dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, e mostra loro la buona via per cui debbono camminare, e dà pioggia alla terra che desti in possesso al tuo popolo.36 Esaudiscili tu dal cielo, e perdona i peccati de' servi tuoi, e del popol tuo d'Israele: e mostra ad essi la buona strada, per cui debbano camminare, e dà pioggia alla terra, di cui desti il do­minio al tuo popolo.
37 Se piomberà sul paese la carestia, la pestilenza, l'aria corrotta, la ruggine, la locusta o il carbone; se il tuo popolo sarà afflitto dal suo nemico che assedia le sue città, o da qualsiasi altra piaga o infermità,37 Se la fame, o la pestilenza inva­derà il paese, o l'aere corrotto, o la rug­gine, o le locuste, o il fuoco salvatico, s'ei sarà devastato dall'inimico, che assedii le sue città, in qualunque flagello, in qualunque calamità,
38 quando uno qualunque del tuo popolo Israele offrirà voti e preghiere, e, riconoscendo la piaga del proprio cuore, alzerà le sue mani in questa casa,38 Ogni volta che qualsivoglia uomo del tuo popolo d'Israele ricorrerà a te con voti, e preghiere, ogni volta che alcuno riconoscendo la piaga del pro­prio cuore, alzerà a te le sue mani in questa casa,
39 tu esaudiscilo dal cielo, dalla tua dimora, e torna ad esser propizio, e fa di dare a ciascuno secondo le sue vie, come vedi il suo cuore (chè tu solo conosci il cuore di tutti i figli degli uomini),39 Tu esaudirai dal cielo, da quel luogo di tua abitazione, e ti renderai propizio, e darai a ciascheduno secondo le sue operazioni, secondo quel, che vedrai nel suo cuore (perocché a te solo son manifesti i cuori di tutti i figliuoli degli uomini),
40 affinchè ti temano tutti i giorni che vivono sulla terra da te data ai loro padri.40 Affinchè ti temano, finché vivono sopra la terra data da te ai padri loro.
41 E quando anche lo straniero, che non è del tuo popolo, verrà da lontano paese per amor del tuo nome (chè si udirà parlare da per tutto del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio steso),41 Ma lo straniero ancora, che non appartiene al popol tuo d'Israele, quan­do da rimoto paese verrà per amor del tuo nome (conciossiachè si spanderà dappertutto la fama del nome tuo gran­de, e della possente tua mano, e dell'operante tuo braccio),
42 quand'egli dunque verrà a pregare in questo luogo,42 Quando adunque egli verrà a far orazione in questo luogo,
43 tu esaudiscilo dal cielo, dalla stabile tua dimora, e compi tutto quello pel quale t'avrà invocato lo straniero; affinchè tutti i popoli della terra imparino a temere il tuo nome, come il tuo popolo Israele, e riconoscano che il tuo nome è stato invocato su questa casa che io ho edificata.43 Tu lo esaudirai dal cielo, dal fir­mamento, su cui tu risiedi, e farai tutto quello, che chiederà a te lo straniero: affinchè i popoli tutti del mondo im­parino a temere il tuo nome, come il popol tuo d'Israele, e riconoscano, co­me da te ha nome questa casa edificata da me.
44 Se il tuo popolo, uscito in guerra contro i suoi nemici, per la via per la quale tu l'avrai mandato, t'indirizzerà le sue preghiere, rivolto alla città che tu hai eletta, e alla casa che io ho edificata al tuo nome,44 Se il tuo popolo anderà a far guerra a' suoi nemici, dovunque sarà mandato da te, e ti indirizzerà le sue preghiere rivolto alla città eletta da te, e alla casa edificata da me al tuo nome,
45 tu esaudisci dal cielo le loro preghiere, le loro suppliche, e rendi loro giustizia.45 Tu esaudirai dal cielo le loro ora­zioni, e le loro suppliche, e renderai loro giustizia.
46 Se poi, peccando essi contro di te (non vi è uomo che non pecchi), tu sdegnato li avrai dati in potere dei loro nemici, e saranno stati menati schiavi nella terra dei loro nemici, lontano o vicino,46 Che se eglino peccheranno contro di te (perocché uomo non v'ha, che non pecchi), onde tu mosso a sdegno gli abbi abbandonati in potere de' torpi nemici, ed ei siano menati schiavi in terra nemica lungi, o dappresso,
47 se nel luogo della loro schiavitù, facendo di cuore penitenza, si convertiranno, se nella loro schiavitù ti supplicheranno, dicendo: Abbiamo peccato, abbiamo operato iniquamente, abbiamo avuto una condotta da empi,47 Se nel luogo di loro schiavitù fa­ran di cuore penitenza, e si converti­ranno, e nel loro servaggio ti suppli­cheranno, e diranno: Abbiam peccato, abbiamo operato iniquamente, empie cose abbiam fatte:
48 se, ritornando a te con tutto il loro cuore e con tutta l'anima nel paese dei loro nemici dove sono stati condotti schiavi, ti pregheranno rivolti verso la terra che tu hai data ai loro padri, verso la città che hai eletta, verso il tempio che io ho edificato al tuo nome,48 E ritorneranno a te con tutto il cuor loro, e con tutta l'anima, nel pae­se nimico, dove sono stati condotti in ischiavitù, e a te faranno preghiera rivolti verso del loro paese dato da te a' padri loro, e verso la città eletta da te, e verso il tempio edificato da me al tuo nome,
49 tu esaudisci in cielo, nello stabile tuo trono, le loro preghiere, le loro suppliche, e rendi loro giustizia,49 Tu esaudirai in cielo, nel firma­mento, su di cui posa il tuo trono, le loro orazioni, e le loro suppliche, e prenderai le loro difese:
50 e torna propizio al tuo popolo che peccò contro di te, a tutte le iniquità colle quali hanno contro di te prevaricato e fa loro misericordia davanti a quelli che li terranno schiavi, affinchè ne abbiano pietà;50 E propizio ti renderai al popol tuo, che peccò contro di te, e a tutte le iniquità, colle quali avranno prevari­cato contro di te, e ispirerai miseri­cordia a coloro, che fi tengono in ischiavitù, affinchè li trattino benigna­mente.
51 perchè essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu traesti dall'Egitto, di mezzo alla fornace di ferro.51 Perocché eglino sono tuo popolo, e tua eredità, cui tu traesti dalla terra d'Egitto, dalla fornace di ferro.
52 Siano i tuoi occhi aperti alla preghiera del tuo servo e del tuo popolo Israele, ed esaudiscili in tutto quello che ti chiederanno;52 Siano aperti i tuoi occhi alle pre­ghiere dei tuo servo, e del popol tuo d'Israele, ed esaudiscigli in qualunque occasione ti invocheranno;
53 perché tu li separasti da tutti i popoli della terra per tua eredità, come dicesti per mezzo di Mosè tuo servo, allorché, o Signore Dio, traesti i nostri padri dall'Egitto ».53 Perocché tu li separasti da tutti i popoli della terra, per esser tua eredità, come dicesti per bocca di Mosè tuo servo, allorché i padri nostri menasti fuora dell'Egitto, Signore Dio.
54 Quando Salomone ebbe finito di fare tutta questa orazione e preghiera al Signore, si alzò davanti all'altare del Signore, ove stava con tutt'e due le ginocchia in terra e colle mani stese verso il cielo,54 Or dopo che Salomone ebbe finito di fare tutta questa orazione, e preghie­ra al Signore, si alzò egli dal cospetto dell'altare del Signore: perocché avea posate sopra la terra ambedue le ginoc­chia, e teneva stese le mani verso del cielo.
55 si alzò in piedi e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, dicendo ad alta voce:55 Stando adunque in piedi benedis­se tutta l'adunanza d'Israele ad alta voce, dicendo:
56 « Sia benedetto il Signore che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto quello che aveva detto: non è caduta in terra neppure una di tutte le buone parole che disse per mezzo di Mosè suo servo.56 Benedetto il Signore, che ha data la pace al popol suo d'Israele, secondo tutte le promesse, che avea fatte: neppur una parola non è caduta per ter­ra rispetto a tutti quei beni, che egli promise per bocca di Mosè suo servo.
57 Il Signore Dio nostro sia con noi come fu coi nostri padri; non ci abbandoni, non ci rigetti:57 Sia il Signore Dio nostro con noi, come fu co' padri nostri, ed egli non ci abbandoni, e non ci rigetti.
58 attragga i nostri cuori, affinchè camminiamo in tutte le sue vie, e osserviamo i suoi precetti, le sue cerimonie e tutte le sue ordinazioni che prescrisse ai padri nostri.58 Ma i cuori nostri inclini verso di lui, affinchè nelle sue vie camminiamo senza riserva, e osserviamo i suoi pre­cetti, e le sue cerimonie, e gl'insegna­menti dati ai padri nostri.
59 Che queste mie parole, colle quali ho pregato davanti al Signore, stiano davanti al Signore di giorno e di notte, affinchè egli faccia giustizia al suo servo e al suo popolo Israele ogni giorno;59 E le parole di questa orazione fat­ta da me dinanzi al Signore, siano pre­senti al Signore Dio nostro di giorno, e di notte, affinchè egli sia favorevole in ogni tempo al suo servo, e al popol suo d'Israele:
60 affinchè tutti i popoli della terra conoscano che il Signore è Dio e non v'è altro Dio che lui.60 E riconoscano tutti i popoli della terra, come il Signore egli e Dio, e al­tro non havvene fuori di Lui.
61 Ed anche il nostro cuore sia perfetto col Signore Dio nostro, affinchè camminiamo secondo le sue leggi e osserviamo i suoi comandamenti come oggi ».61 E parimente il cuor nostro sia retto inverso il Signore Dio nostro, tal­mente che adempiamo i suoi comanda­menti, e osserviamo i suoi precetti, co­me pur oggi facciamo.
62 Il re e tutto Israele con lui immolavano vittime davanti al Signore.62 Il re adunque, e con lui tutto Israele immolavano vittime dinanzi al Signore.
63 Salomone fece scannare, come ostie pacifiche immolate al Signore, ventidue mila buoi e centoventi mila pecore: così il re e i figli d'Israele dedicarono il tempio del Signore.63 E Salomone scannò, e immolò al Signore in ostie pacifiche ventidue mila bovi, e cento venti mila pecore: e il re, e i figliuoli d'Israele dedicarono il tempio del Signore.
64 In quel giorno il re consacrò il mezzo dell'atrio che era davanti alla casa del Signore, e offerse lì l'olocausto, il sacrifizio e il grasso delle ostie pacifiche, perchè l'altare di bronzo che era dinanzi al Signore era troppo piccolo e non poteva contenere l'olocausto, il sacrifizio e il grasso delle ostie pacifiche.64 In quel medesimo giorno il re con­sagrò la parte di mezzo dell'atrio, che era dinanzi alla casa del Signore: pe­rocché ivi offerse olocausti, e vittime, e il grasso delle ostie pacifice, perchè l'altare di bronzo, che era dinanzi al Signore, non era sufficiente a capire gli olocausti, e i sagrifizi, e il grasso dei ostie pacifiche.
65 In quel tempo Salomone, e con lui tutto Israele, in gran moltitudine accorso davanti al Signore Dio nostro dall'entrata di Emat fino al torrente d'Egitto, fece una celebre festa che durò sette giorni e sette giorni, cioè quattordici giorni.65 Fece dunque allora Salomone una celebre solennità, e con lui tutto Israele raunato in gran folla dalle strette di Emath fino al torrente d'Egitto, dinanzi al Signore Dio nostro, per sette giorni, e per sette altri giorni, viene a dire, per quattordici giorni.
66 E l'ottavo giorno licenziò i popoli, i quali, benedicendo il re, se ne tornarono alle loro tende allegri, e lieti di cuore per tutti i beni che il Signore aveva fatti a David suo servo e a Israele suo popolo.66 E l'ottavo giorno licenziò i popoli, i quali benedicendo il re, se ne tornarono alle loro tende col cuore lieto, e pien di gaudio per tutti i benefizi fatti dal Signore a Davidde suo servo, e ad Israele suo popolo.