Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 1


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Simeone Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto la fede, ugualmente preziosa, che abbiamo ricevuto noi nella giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo.1 Simon Pietro, apostolo di Iesù Cristo, a quelli che con noi hanno ricevuta la fede nella giustizia dell' Iddio nostro e del Salvatore Iesù Cristo.
2 Grazia e pace abbondino per voi, in una conoscenza approfondita di Dio e di Gesù Cristo Signore nostro.2 Grazia sia in voi, e adempiasi la pace nel cognoscimento del nostro Iddio [e del nostro] Signore Iesù Cristo;
3 E' la sua potenza divina che ci ha fatto dono di tutto quello che ci serve per la vita e la pietà, in una conoscenza approfondita di colui che ci ha chiamati in virtù della propria gloria e della propria forza,3 sì come le cose della sua divina virtù son date a noi, le quali son a vita e a pietà, per il cognoscimento di colui il quale ci chiamò nella sua gloria e virtù;
4 poiché ci è stato fatto il dono di promesse valide ed eccezionali, in modo che diventaste per mezzo di esse partecipi della natura divina, fuggendo la corruzione che si trova nelle passioni sfrenate del mondo.4 per il quale grandi e preziose promissioni diede a noi (Iddio), acciò che per queste cose siate fatti consorti della divina natura, fuggendo la corruzione di quello desiderio ch' è nel mondo.
5 E proprio per questo, mettendo in atto tutta la vostra diligenza, aggiungete la virtù alla fede, la conoscenza alla virtù,5 Ma voi sopportando ogni rancura, dimostrate nella vostra fede virtù, e nella virtù scienza,
6 l'autodominio alla conoscenza, la costanza all'autodominio, la pietà alla costanza,6 e nella scienza astinenza, e nella astinenza sofferenza, e nella sofferenza pietà,
7 la carità fraterna alla pietà, l'amore alla carità fraterna.7 e nella pietà amor di fraternità, e nell' amore di fraternità carità.
8 Tutte queste qualità, se saranno presenti e abbonderanno in voi, vi permetteranno di non essere inerti e infruttuosi nella conoscenza approfondita del Signore nostro Gesù Cristo.8 Però che se tutte queste cose son (al presente) con voi, e soperchiano, non vi lasceranno vacui, nè senza frutto, nel cognoscimento del nostro Signore Iesù Cristo.
9 Chi invece è privo di queste qualità è un cieco che sbatte le palpebre, dimentico della purificazione avvenuta dei suoi peccati di un tempo.9 Però che a cui non son presenti queste cose, è cieco e palpa con mano, ricevendo dimenticamento di purgamento de' suoi vecchi peccati.
10 Perciò ancora di più, fratelli, studiatevi di rendere salda la vocazione e la scelta di cui siete stati fatti oggetto: facendo questo mai subirete un danno.10 Per la qual cosa, fratelli, maggiormente vi sforzate, che per buone opere facciate certo il chiamamento e la elezione vostra; e queste cose facendo, non peccarete mai.
11 Così infatti vi sarà elargito doviziosamente l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.11 Chè così abbondevolmente sarà apparecchiata a voi l'entrata nel regno eternale del nostro Signore e (del nostro) Salvatore Iesù Cristo.
12 Perciò non cesserò mai dal richiamarvi alla mente queste cose, anche se voi le sapete e nella verità posseduta vi siete già consolidati tra di voi.12 Per la qual cosa incomincerò sempre (insieme) ad ammonire voi di queste cose, avvegna che (fermamente) voi sapienti e confermati nella presente verità.
13 Ritengo opportuno fin quando mi trovo ad abitare in questa tenda, continuare a stimolarvi con la mia esortazione,13 Ma io penso che sia giusta cosa, mentre che io son in questo corpo, di sollecitare voi in ammonimento.
14 sapendo che il tempo di levare la mia tenda è vicino, come anche il Signore nostro Gesù Cristo mi manifestò.14 Certo so, che prestamente egli è la fine del mio corpo, secondo che il nostro Signore Iesù Cristo significò a me.
15 Mi darò premura che voi possiate in qualunque tempo, dopo la mia partenza, rievocare queste cose.15 Ma io darò opera, e spessamente, d' aver voi dopo la mia fine, acciò che facciate ricordanza di queste cose.
16 Poiché non abbiamo seguito dei miti sofisticati per manifestarvi la forza e il ritorno del Signore nostro Gesù Cristo: siamo stati invece spettatori oculari della sua grandezza.16 Però che noi, non seguitando le vane favole, facciamo manifesta a voi la virtù, e il sapimento dinanzi, del nostro Signore Iesù Cristo; ma fatti siete guardatori della sua grandezza,
17 Poiché egli ricevette onore e gloria da Dio Padre quando, da parte di quella stessa gloria sublime, gli fu rivolta una voce che diceva: "Il Figlio mio, l'amato, è costui e io in lui mi sono compiaciuto".17 ricevendo da Iddio padre gloria e onore con la voce mandata a lui dalla grande gloria', di questa guisa questo è il mio Figliuolo diletto, nel quale mi son compiaciuto; udite lui.
18 Questa voce noi l'udimmo rivolta dal cielo, quando stavamo con lui sul monte santo.18 E questa voce noi udimmo portata dal cielo, quando eravamo con lui nel santo monte.
19 E abbiamo resa così più solida la parola dei profeti cui fate bene ad attenervi: è come una lucerna che brilla in un luogo tenebroso, fino a quando non cominci a splendere il giorno e la stella del mattino spunti nei vostri cuori.19 E avemo più fermo sermone di profezia; al quale voi fate bene attendendo, come a lucerna lucente nel luogo tenebroso, insino a tanto che il die cominci a lucere, e il portatore della luce nasca nei vostri cuori;
20 Sappiate anzitutto questo: a nessuna profezia della Scrittura compete un'interpretazione soggettiva.20 questo primamente intendendo, che ogni profezia di Scrittura non è fatta di sua disposizione.
21 La profezia infatti non ci fu portata per iniziativa umana, ma degli uomini parlarono da parte di Dio, sospinti dallo Spirito Santo.21 Però che non fu, di qui a dietro, apportata la profezia per volontà dell' uomo; ma dal Santo Spirito inspirati parlarono li santi uomini di Dio.