Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 1


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Simeone Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto la fede, ugualmente preziosa, che abbiamo ricevuto noi nella giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo.1 Simon Pietro, servo, e Apostolo di Gesù Cristo, a quegli, i quali pari alla nostra hanno avuto in sorte la fede con la giustizia del nostro Dio, e salvator Gesù Cristo.
2 Grazia e pace abbondino per voi, in una conoscenza approfondita di Dio e di Gesù Cristo Signore nostro.2 Sia a voi moltiplicata la grazia, e la pace mediante la cognizione di Dio, e di Gesù Cristo Signor nostro:
3 E' la sua potenza divina che ci ha fatto dono di tutto quello che ci serve per la vita e la pietà, in una conoscenza approfondita di colui che ci ha chiamati in virtù della propria gloria e della propria forza,3 Come avendoci la divina potenza di lui donate tutte quelle cose, che fanno alla vita, e alla pietà, per mezzo della cognizione di lui, il qual ci chiamò per la sua gloria, e virtù,
4 poiché ci è stato fatto il dono di promesse valide ed eccezionali, in modo che diventaste per mezzo di esse partecipi della natura divina, fuggendo la corruzione che si trova nelle passioni sfrenate del mondo.4 Per mezzo del quale feco a noi dono di grandissime, e preziose promesse: affinchè per queste diventaste partecipi della divina natura: fuggendo la corruzione, che è nel mondo per la concupiscenza.
5 E proprio per questo, mettendo in atto tutta la vostra diligenza, aggiungete la virtù alla fede, la conoscenza alla virtù,5 Or voi con ogni sollecitudine adoperandovi, alla vostra fede unite la virtù, alla virtù la scienza,
6 l'autodominio alla conoscenza, la costanza all'autodominio, la pietà alla costanza,6 Alla scienza poi la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà,
7 la carità fraterna alla pietà, l'amore alla carità fraterna.7 Alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità.
8 Tutte queste qualità, se saranno presenti e abbonderanno in voi, vi permetteranno di non essere inerti e infruttuosi nella conoscenza approfondita del Signore nostro Gesù Cristo.8 Imperocché ove queste cose siano con voi, e vadano augumentandosi, non lascieranno vuoto, e infruttifero in voi il conoscimento del Signor nostro Gesù Cristo.
9 Chi invece è privo di queste qualità è un cieco che sbatte le palpebre, dimentico della purificazione avvenuta dei suoi peccati di un tempo.9 Imperocché chi tali cose non ha, egli è cieco, e va a tastoni, e si dimentica di essere stato mondato da' suoi antichi peccati.
10 Perciò ancora di più, fratelli, studiatevi di rendere salda la vocazione e la scelta di cui siete stati fatti oggetto: facendo questo mai subirete un danno.10 Per la qual cosa, o fratelli, vie più studiatevi di certa rendere la vocazione, ed elezione vostra per mezzo delle buone opere: imperocché così facendo, non peccherete giammai.
11 Così infatti vi sarà elargito doviziosamente l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.11 Imperocché così saravvi dato ampio l'ingresso nel regno eterno del Signor nostro, e Salvator Gesù Cristo.
12 Perciò non cesserò mai dal richiamarvi alla mente queste cose, anche se voi le sapete e nella verità posseduta vi siete già consolidati tra di voi.12 Per la qual cosa non trascurerò di ammonirvi intorno a tali cose; benché istruiti, e confermati nella presente verità.
13 Ritengo opportuno fin quando mi trovo ad abitare in questa tenda, continuare a stimolarvi con la mia esortazione,13 Ma io credo ben fatto, che sino a tanto ch'io sono in questo tabernacolo, vi risvegli con le ammonizioni:
14 sapendo che il tempo di levare la mia tenda è vicino, come anche il Signore nostro Gesù Cristo mi manifestò.14 Essend'io sicuro, che ben presto deporrò il mio tabernacolo, secondo quello, che l'istesso Signor nostro Gesù Cristo ha a me fatto intendere.
15 Mi darò premura che voi possiate in qualunque tempo, dopo la mia partenza, rievocare queste cose.15 Ma farò sì, che ancor dopo la mia morte abbiate voi onde far sovente commemorazione di tali cose.
16 Poiché non abbiamo seguito dei miti sofisticati per manifestarvi la forza e il ritorno del Signore nostro Gesù Cristo: siamo stati invece spettatori oculari della sua grandezza.16 Imperocché non per aver noi dato retta ad argute favole, vi abbiamo esposta la virtù, e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo: ma per essere stati spettatori della grandezza di lui.
17 Poiché egli ricevette onore e gloria da Dio Padre quando, da parte di quella stessa gloria sublime, gli fu rivolta una voce che diceva: "Il Figlio mio, l'amato, è costui e io in lui mi sono compiaciuto".17 Imperocché ricevette egli onore, e gloria da Dio Padre, essendo discesa a lui dalla maestosa gloria quella voce: questo è il mio Figliuolo diletto, in cui mi son compiacciuto, ascoltatelo.
18 Questa voce noi l'udimmo rivolta dal cielo, quando stavamo con lui sul monte santo.18 E questa voce procedente dal cielo la udimmo noi, mentre eravamo con lui sul monte santo.
19 E abbiamo resa così più solida la parola dei profeti cui fate bene ad attenervi: è come una lucerna che brilla in un luogo tenebroso, fino a quando non cominci a splendere il giorno e la stella del mattino spunti nei vostri cuori.19 Ma abbiamo più fermo il parlar de' profeti, a cui ben fate in prestan dovi attenzione come ad una lucerna, la quale in luogo oscuro risplenda, sino a tanto che spunti il giorno, e la stella del mattino nasca ne' vostri cuori:
20 Sappiate anzitutto questo: a nessuna profezia della Scrittura compete un'interpretazione soggettiva.20 Ponendo mente principalmente a questo, che nissuna profezia della scrittura è di privata interpretazione.
21 La profezia infatti non ci fu portata per iniziativa umana, ma degli uomini parlarono da parte di Dio, sospinti dallo Spirito Santo.21 Imperocché non per umano volere fu portato una volta la profezia: ma ispirati dallo Spirito santo, parlarono i santi uomini di Dio.