Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 1


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che si trovano disseminate nel mondo: salute!1 Giacomo servo di Dio, e del Signor nostro Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse, salute.
2 Ritenete tutto una gioia, fratelli miei, quando vi imbattete in tentazioni svariate,2 Abbiate, fratelli miei come argomento di vero gaudio le varie tentazioni, nelle quali urterete:
3 sapendo che la genuinità provata della vostra fede produce la perseveranza,3 Sapendo, come Io sperimento della vostra fede produce la pazienza.
4 la perseveranza poi è quella che deve portare a perfezione l'opera, in modo che siate perfetti, completi, senza che vi manchi niente.4 La pazienza poi fa opera perfetta: onde voi siate perfetti, e intieri, e in nulla cosa manchevoli.
5 Se a qualcuno di voi manca la sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti abbondantemente e non fa rimproveri, e gli sarà data.5 Che se alcuno di voi è bisognoso di sapienza, la chieda a Dio, che da a tutti abbondantemente, e noi rimprovera: esaragli conceduta.
6 Chieda però con fede, senza alcuna esitazione: infatti chi sta esitando assomiglia a un'onda del mare spinta e sbattuta dal vento.6 Ma chieda con fede senza niente esitare: imperocché chi esita, egli è simile al flutto del mare mosso, e agitato dal vento:
7 Un uomo del genere non pensi di ricevere alcunché da Dio,7 Non si pensi adunque un tal uomo di ottener cosa alcuna dal Signore.
8 essendo come sdoppiato interiormente, instabile in tutte le sue vie.8 L'uomo di animo doppio egli è incostante in tutti i suoi andamenti.
9 Il fratello che è povero si glori nella sua grandezza,9 Or il fratello, che è in basso stato, faccia gloria del suo innalzamento:
10 il ricco invece nella sua povertà, poiché passerà come un fiore d'erba.10 Il ricco poi della sua umiliazione, perché come fior d'erba ci passerà:
11 Sorge infatti il sole con tutto il suo ardore e fa inaridire l'erba, il suo fiore reclina e la bellezza del suo aspetto perisce: così anche il ricco nei suoi affari appassirà.11 Imperocché si levò il sole cocente, e l'erba si seccò, e il fior ne cadde, e la venustà dell'aspetto di lui perì: cosi anche il ricco ne' suoi avanzamenti appassirà.
12 Beato l'uomo che sostiene la tentazione, poiché, una volta collaudato, riceverà la corona della vita, che Dio promise a quanti lo amano.12 Beato l'uomo, che tollera tentazione: perché quando sarà stato provato, riceverà la corona di vita promessa da Dio a quegli, che lo amano.
13 Nessuno mentre è tentato dica: "Vengo tentato da Dio!". Dio è infatti immune dal male ed egli non tenta nessuno.13 Nissuno quand'è tentato, dica, che è tentato da Dio: imperocché Dio non è tentatore di cose male: ed ei non tenta nissuno.
14 Ciascuno invece è tentato, adescato e sedotto dalla sua concupiscenza.14 Ma ciascuno è tentato dalla propria concupiscenza, che lo tragge, e lo alletta.
15 E allora la concupiscenza concepisce e dà alla luce il peccato e il peccato, giunto alla sua pienezza, genera la morte.15 Indi la concupiscenza quando ha conceputo, partorisce il peccato: il peccato poi consumato che sia, genera la morte.
16 Non lasciatevi ingannare, fratelli miei carissimi. Ogni donazione buona e ogni dono perfetto viene dall'alto,16 Non vogliate adunque ingannarvi, fratelli miei dilettissimi.
17 discendendo dal Padre delle luci, presso il quale non esiste mutazione né ombra di rivolgimento.17 Ogni buon dato, e ogni perfetto dono viene di sopra, scendendo da quel Padre de' lumi, in cui non è mutamento, né alternativa di adombramento.
18 Per un atto della sua volontà ci generò mediante la parola della verità, perché fossimo come una primizia delle sue opere:18 Imperocché egli per sua volontà ci generò per la partita di verità: affinchè noi siamo quali primizie delle sue creature.
19 voi lo sapete, fratelli miei amati. E ciascuno sia pronto all'ascolto, lento a parlare, lento all'ira.19 Voi lo sapete, fratelli miei dilettissimi. Or sia ogni uomo pronto ad ascoltare; lento a parlare, e lento all'ira:
20 L'ira dell'uomo infatti non produce la giustificazione di Dio.20 Imperocché l'ira dell'uomo non adempie la giustizia di Dio.
21 Perciò deponendo ogni immondezza e l'abbondanza della vostra cattiveria, accogliete con mansuetudine la parola seminata in voi, che ha la forza di salvare le anime vostre.21 Per la qual cosa rigettando ogni immondezza, e la ridondante malizia, con mansueto animo abbracciate la parola (in voi) innestata, la quale può salvare le anime vostre.
22 Siate esecutori della parola e non ascoltatori soltanto, ingannando così voi stessi.22 Siate perciò facitori della parola, e non uditori solamente, ingannando voi stessi.
23 Poiché chi è ascoltatore della parola e non esecutore, assomiglia a un uomo che considera le fattezze del suo volto in uno specchio.23 Imperocché se uno è uditore, e non facitore della parola, ei si rassomiglierà a un uomo, che considera il nativo suo volto ad uno specchio:
24 Considera se stesso e se ne va via, dimenticando subito com'era.24 Il quale considerato che si è, se ne va, e si scorda subita, qual ei si fosse.
25 Colui invece che considera attentamente la legge perfetta della libertà e vi persevera, divenendo così non un ascoltatore distratto, ma un esecutore concreto, costui sarà beato per il suo agire.25 Ma chi mirerà addentro nella perfetta legge della libertà, e in essa persevererà, non essendo uditore smemorato, ma facitore di opere: questi nel suo fare sarà beato.
26 Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non tiene a freno la sua lingua ingannando il suo cuore, la religiosità di costui è vuota.26 Che se uno si crede di essere religioso, senza raffrenare la propria lingua, anzi seducendo il proprio cuore, la religione di costui è vana.
27 Questa è la religiosità pura e senza macchia davanti a Dio Padre: visitare gli orfani e le vedove nella loro afflizione, custodire se stesso immune dal contagio del mondo.27 Religione para, e immacolata nel cospetto di Dio, e del Padre, è questa: di visitare i pupilli, e le vedove nella loro tribolazione, e di conservarsi puro da questo secolo.