Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Sapienza 1


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Amate la giustizia, voi che governate la terra, pensate del Signore con bontà e con cuore semplice cercatelo,1 Amate la giustizia, voi che giudicate la terra; sentite del Signore in bontade, e cercate di lui in simplicitate di cuore.
2 perché si fa trovare da quanti non lo tentano e si manifesta a quanti non diffidano di lui.2 Però ch' egli è trovato da coloro che non lo tentano; e lui apparisce a coloro che hanno fede in lui.
3 Difatti i ragionamenti distorti separano da Dio, ma l'onnipotenza, messa alla prova, convince di delitto gli stolti.3 Le perverse cogitazioni dividono da Dio; e la provata virtude castiga li matti.
4 La sapienza non entra in un'anima che opera il male, né dimora in un corpo schiavo del peccato.4 Però che nella malevola anima non entrerae sapienza, e non abiterae nel corpo soggetto alli peccati.
5 Poiché il santo spirito dell'educazione fugge l'inganno, sta lontano dai ragionamenti insensati ed è allontanato al sopraggiungere dell'ingiustizia.5 Lo spirito santo della disciplina fuggirae l'uomo doppio, e torrassi dallo intelletto che è stolto, e sarà castigato delle sopravegnenti iniquitadi (sue).
6 La sapienza è uno spirito che ama l'uomo, ma non lascerà impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi, perché Dio è testimone dei suoi pensieri, sorvegliante leale del suo cuore e uditore della sua parola.6 Lo spirito della sapienza è (buono e) benigno; e non libererae il maladetto de' suoi labri; però che Dio è testimonio delle reni di colui, e sì è vero cercatore del suo cuore, e auditore della lingua di colui.
7 Lo spirito del Signore riempie l'universo e colui che tiene insieme ogni cosa, ne conosce la voce.7 Però che lo spirito (di colui, cioè) del Signore sì riempiè il mondo; e quello che contiene tutte le cose ha scienza delle parole di tutti.
8 Per questo non potrà restar nascosto chi pronuncia cose ingiuste né lo risparmierà la giustizia che corregge.8 E per questo colui che parla cose inique, non si puote celare; e colui che corregge nel giudicio non lo lascerà impunito.
9 Sarà fatta un'inchiesta sui progetti dell'empio e l'eco delle sue parole giungerà fino al Signore, a condanna dei suoi misfatti;9 Nelli pensieri del malvagio sarà fatta domanda; l'udita delli sermoni di colui perviene a Dio, a correzione della iniquitade di colui.
10 poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa e il sussurro delle mormorazioni non resta nascosto.10 Però che l'orecchio del zelo odé tutte le cose; e lo rumore de' mormoranti non si nasconderae.
11 Guardatevi dunque dall'inutile mormorazione, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta andrà a vuoto, una bocca menzognera uccide l'anima.11 Guardatevi dunque dal mormorare, lo quale nulla giova, e non consentite alla lingua di biasimare, però che la oscura parola non anderae in vôto; la lingua che mente uccide l'anima.
12 Smettete di ricercare la morte con gli errori della vostra vita, e di attirarvi la rovina con le opere delle vostre mani,12 Non amate la morte in errore di vostra vita, e non acquistate perdimento nell' opere delle mani vostre.
13 perché Dio non ha fatto la morte, né gode per la rovina dei viventi.13 Però che Iddio non fece la morte, e non si rallegra nel perdimento de' vivi.
14 Egli ha creato tutte le cose perché esistano; salubri sono le creature del mondo, in esse non c'è veleno mortifero, né il regno degl'inferi è sulla terra.14 Iddio creoe, acciò che fussono, tutte le cose; e fece sanabili le nazioni del mondo; non è in quelle medicamento di esterminio, nè in terra è regno delli infernali.
15 La giustizia infatti è immortale.15 La giustizia è perpetua e immortale; (ma la ingiustizia è acquisto di morte).
16 Ma gli empi con gesti e con parole chiamano la morte, credendola amica, si consumano per essa e con essa hanno stretto alleanza, perché sono degni di essere del suo numero.16 Li malvagi chiamarono la morte colle mani e con le parole; estimando loro essere amica, discorsono, e puosono promissioni a quella; però ch' elli sono degni di morte coloro che sono dalla sua parte.