Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Genesi 45


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Allora Giuseppe non poté più contenersi davanti a tutte le persone che lo assistevano, e gridò: "Fate uscire tutti dalla mia presenza!". E così non restò nessuno presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli,1 Non si potea [Iosef] constringere più, standovi molti presenti; dond' egli comandò che tutti se ne andassero fuori, e che niuno vi fosse alla mutua conoscenza.
2 ma egli alzò la sua voce piangendo in modo che tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella corte del faraone.2 E levoe la voce con pianto; la quale udirono quelli d'Egitto, e tutta la casa di Faraone.
3 Giuseppe disse ai suoi fratelli: "Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?". Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché erano sbigottiti alla sua presenza.3 E disse a' suoi fratelli: io sono Iosef (il quale voi vendeste); ancora lo padre nostro vive? Nè non poteano respondere li fratelli per la troppo paura.
4 Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: "Per favore, avvicinatevi a me!". E si avvicinarono. Egli riprese: "Io sono Giuseppe vostro fratello, che voi avete venduto per l'Egitto.4 A' quali quegli benignamente disse: venite qua a me. E quando vennero più presso, disse a loro: io sono. Iosef il quale voi vendeste in Egitto.
5 Ma ora non vi addolorate né dispiaccia ai vostri occhi di avermi venduto quaggiù, perché fu per conservarvi in vita che Dio mi ha mandato avanti a voi.5 Non vi spaventate; nè non para a voi duro, se voi mi vendeste in queste regioni: in verità per la salute vostra mandò me Iddio, innanzi a voi, in Egitto.
6 Perché già da due anni vi è la carestia nel paese, e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.6 Dui anni è, che la fame incominciò ad essere in terra; e ancora cinque anni restano, ne'quali non si potrà arare nè mietere.
7 Ma Dio mi ha mandato avanti a voi, perché sia conservato per voi un resto sulla terra e salvarvi la vita con una grande liberazione.7 Mandò me innanzi Iddio, acciò che voi siate reservati sopra la terra, e che voi possiate avere esca da vivere.
8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio, ed egli mi ha stabilito quale padre per il faraone, e come signore su tutta la sua corte e governatore di tutta la terra d'Egitto.8 Non per vostro consiglio, ma per volontà di Dio, qui messo sono; il quale fece me quasi padre di Faraone, e signore di tutta la casa sua, e principe di tutta la terra d'Egitto.
9 Affrettatevi a risalire da mio padre per dirgli: "Così dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito come signore di tutto l'Egitto. Scendi quaggiù presso di me, e non tardare.9 Affrettatevi, e andate al padre mio, e direte a lui: queste cose ti manda a dire lo tuo figliuolo Iosef: Iddio fece me signore di tutta la terra d'Egitto; vieni a me, acciò che tu non muoia.
10 Abiterai nella terra di Gosen e starai vicino a me, tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi, i tuoi armenti e tutto il tuo avere.10 Abita nella terra Gessen, e sarai appresso di me tu e i figliuoli tuoi, le pecore tue e l'armenta, e ogni cosa che tu possedi.
11 Là io ti darò il sostentamento, dal momento che la carestia durerà ancora cinque anni, perché non debba cadere nell'indigenza tu, la tua famiglia e tutto il tuo avere".11 E quivi ti pascerò; ancora cinque anni debbeno venire della fame; acciò che tu non perischi, e la casa tua e ogni cosa che tu possedi.
12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla!12 Certamente gli occhi vostri e gli occhii del mio fratello Beniamin veggiono quello che la bocca mia favella a voi.
13 Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e tutto quello che avete visto, e affrettatevi a condurre quaggiù mio padre".13 Annunziatelo al padre mio, tutta la gloria mia, e ogni cosa che voi avete d'Egitto veduto; affrettatevi, e menate lui a me.
14 Allora egli si gettò al collo di Beniamino e pianse. E pure Beniamino piangeva stretto al suo collo.14 E conciosia cosa ch' egli, abbracciato, cadesse nel collo di Beniamin suo fratello, pianse; e quegli ancora piagnette simigliantemente sopra lo collo suo.
15 Poi baciò tutti i suoi fratelli e pianse stringendoli a sé. Dopo di che i suoi fratelli si misero a discorrere con lui.15 E basciò Iosef lui e tutti i fratelli suoi, e pianse sopra tutti; e poscia che sono arditi di fa vellare a lui,
16 Intanto nella corte del faraone si diffuse la voce: "Sono arrivati i fratelli di Giuseppe!". Questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.16 e udito che fu lo allegro sermone, e vol gato nella casa del re, vennero li fratelli suoi di Iosef; e rallegrossi Faraone, e tutta la famiglia sua.
17 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Di' ai tuoi fratelli: "Fate questo: caricate i vostri giumenti e partite e arrivate nella terra di Canaan.17 E disse a Iosef, che comandasse a' fratelli, dicendo: caricate le giumenta, andate nella terra Canaan,
18 Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me, che voglio darvi il meglio della terra d'Egitto e mangerete il fior fiore del paese".18 e togliete quindi lo padre vostro e lo parentado vostro, e venite a me; e io darò a voi ogni bene d'Egitto, acciò che voi mangiate la medolla della terra.
19 Ma tu comanda loro: "Fate questo: prendete con voi dalla terra d'Egitto dei carri da carico per i vostri bambini e le vostre donne, mettete su vostro padre e venite.19 Comanda ancora, che tolgano le ceste della terra d'Egitto alla sovvenzione de'fanciulli suoi e delle mogli; ed anco dira’li: tollete lo padre vostro, e apparecchiatevi che tosto vegniate.
20 Non abbiate rincrescimento per la vostra roba, perché il meglio di tutta la terra d'Egitto sarà vostro".20 E non lasciate alcuna cosa della masserizia vostra; imperciò che tutte le divizie d'Egitto saranno vostre.
21 Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro alcuni carri da carico secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvista per il viaggio.21 Fecero i figliuoli d'Israel siccome fu loro comandato; a' quali diede Iosef le ceste, secondo lo imperio di Faraone, e li cibi nell'andare.
22 A tutti egli diede una muta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di abiti.22 E comandò che a cadauno fosse proferto due stole; e a Beniamin diede CCC dinari d'ariento con cinque stole ottime.
23 Allo stesso modo mandò a suo padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di grano, di pane e di vettovaglie per il viaggio di suo padre.23 E altrettanta pecunia e vestimenti mandoe al padre suo, aggiungendo a lui X asini, sopra li quali era di tutte le ricchezze d'Egitto, e altrettante asine le quali portassero frumento per la via e pane.
24 Poi congedò i suoi fratelli, e mentre partivano disse loro: "Non litigate durante il viaggio!".24 Lasciò adunque li fratelli suoi, e facendo prode, disse: non v'adirate nella via.
25 Così essi risalirono dall'Egitto e arrivarono nella terra di Canaan dal loro padre Giacobbe.25 Li quali, partendosi d'Egitto, vennero nella terra Canaan al padre loro Iacob.
26 E subito gli riferirono: "Giuseppe è ancora vivo, anzi è governatore di tutta la terra d'Egitto!". Ma il suo cuore rimase intorpidito, perché non credeva loro.26 E nunziarono a lui, dicendo: Iosef vive, ed egli sì è signore d'ogni terra d'Egitto. La quale cosa uditala, Iacob quasi di grave sonno isveglian tesi, intanto non credeva a loro.
27 Quando però essi gli ebbero riferito tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro, ed egli vide i carri da carico che Giuseppe gli aveva mandato per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò.27 Quelli anco redicevano per ordine ogni cosa. E quando egli vide le ceste, ed ogni cosa che a lui era mandata, risuscitò lo spirito suo.
28 Israele disse: "Basta! Giuseppe, il mio figliolo, è vivo. Io voglio andare a vederlo prima di morire!".28 E disse: basta a me, se ancora lo figliuolo mio Iosef vive; io anderò a lui, inanzi che muoia.