Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Salmi 41


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Magistro chori. Psalmus. David.
1 In fine, salmo (di David) dell' intelletto delli figliuoli di Core.
2 Beatus, qui intellegit de egeno;
in die mala liberabit eum Dominus.
2 Come il cervo desidera i fonti delle acque, così l'anima mia desidera di venire a te, Iddio.
3 Dominus servabit eum et vivificabit eum
et beatum faciet eum in terra
et non tradet eum in animam inimicorum eius.
3 Ebbe sete l'anima mia a Dio fonte vivo; quando verrò e apparirò dinanzi alla faccia di Dio?
4 Dominus opem feret illi super lectum doloris eius;
universum stratum eius versabis in infirmitate eius.
4 Le lacrime a me furono in pane, dì e notte, insino che tutti i dì m'è detto: dove è il tuo Iddio?
5 Ego dixi: “ Domine, miserere mei;
sana animam meam, quia peccavi tibi ”.
5 Hommi arricordato queste cose, e in me spandetti l'anima mia; imperò [che] passerò nel Inogo del mirabile tabernacolo, insino alla casa di Dio; nella voce di allegrezza e di confessione; nel suono della melodia.
6 Inimici mei dixerunt mala mihi:
“ Quando morietur, et peribit nomen eius? ”.
6 Perche sei triste, o anima mia? e per che mi conturbi? Spera in Dio; imperò che ancora a lui confesserò; salute del mio volto,
7 Et si ingrediebatur, ut visitaret, vana loquebatur;
cor eius congregabat iniquitatem sibi,
egrediebatur foras et detrahebat.
7 e Iddio mio. Contra di me stesso conturbata è l'anima mia; però mi ricorderò di te della terra del Giordano, e dal monte piccolo Ermon.
8 Simul adversum me susurrabant omnes inimici mei;
adversum me cogitabant mala mihi:
8 L'abisso chiama l'abisso, nella voce delle tue porte. Sopra di me passorono tutti i tuoi eccelsi e le tue onde.
9 “ Maleficium effusum est in eo;
et, qui decumbit, non adiciet ut resurgat ”.
9 Nel giorno mandò il Signore la sua misericordia; e nella notte la sua laude. A Dio della mia vita (manderò) l'orazione che è appresso di me.
10 Sed et homo pacis meae, in quo speravi,
qui edebat panem meum, levavit contra me calcaneum.
10 Dirò a Dio: tu sei mio ricevitore. Per che mi hai dimenticato? e per che mi vo contristato, insino che mi tormenta l' inimico?
11 Tu autem, Domine, miserere mei
et resuscita me, et retribuam eis.
11 Insino che si fracassino le mie ossa, i miei nemici che mi trìbulano, mi biastemorono; insino che per tutti i dì mi dicono: dove è il tuo Iddio?
12 In hoc cognovi quoniam voluisti me,
quia non gaudebit inimicus meus super me;
12 Per che sei trista, anima mia, e per che mi conturbi? Spera in Dio; però che ancora confesserommi a lui; egli è salute del mio volto, e Iddio mio.
13 me autem propter innocentiam suscepisti
et statuisti me in conspectu tuo in aeternum.
14 Benedictus Dominus, Deus Israel,
a saeculo et usque in saeculum. Fiat, fiat.