Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Giobbe 37


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Per questo tremò a me il cuore, e mi sbalzò dalla sua sede.1 - Di ciò s'atterrisce il mio cuore, e balza fuor dal suo posto:
2 Attentamente ascoltate la tremenda voce di lui, e il suono, che parte dalla sua bocca.2 udite, udite il rombo della sua voce, e il suono che parte dalla bocca di lui;
3 Egli porta il suo pensiero alle cose di sotto de' cieli, e la sua luce fino alle estremità della terra.3 sotto tutti i cieli ei lo sprigiona, e la sua folgore verso gli estremi della terra:
4 Dietro a lui un suono di ruggito, egli tuona colla voce di sua Maestà, e udita che sia la sua voce, aggiungervi non si potrà.4 dietro ad essa ruggisce un fragore, tuona [Dio] con la sua voce maestosa, nè s'investiga allorchè s'ascolta la sua voce.
5 Mirabilmente rimbomba nel tuono la voce di Dio, che fa cose grandi, e imperscrutabili.5 Tuona Dio con la sua voce mirabilmente, egli che opera cose grandi e imperscrutabili.
6 Egli comanda alla neve di calar sulla terra, e alle pioggie d'inverno, e alle sue impetuose procelle.6 Comanda egli alla neve che cada sulla terra, e alle piogge invernali e ai suoi violenti acquazzoni;
7 Egli nella mano d'ogni uomo pone un segno, affinchè ciascuno conosca le opere sue.7 le mani di ogni uomo ei chiude in un sigillo, affinchè riconosca ciascuno le opere sue:
8 La fiera si ritira nella sua tana, e si sta ferma nel suo covile.8 allor la fiera entra nella tana, e dentro la sua grotta dimora.
9 Da' luoghi reconditi la tempesta vien fuora, e il freddo da settentrione.9 Dai luoghi reconditi vien fuori la tempesta, e da Arturo il freddo;
10 Al soffio di Dio il gelo si addensa, e si spandono dipoi le acque da tutte parti.10 al soffiar di Dio si forma il ghiaccio, e di nuovo s'espandono abbondantissime acque.
11 Il frumento brama le nuvole, e le nuvole gettan la loro luce.11 Il frumento desidera le nubi, e le nubi lanciano la loro folgore:
12 Elle van girando all'intorno dovunque le guidi il volere di lui, che le governa, ad eseguire i suoi ordini per tutte le parti della terra,12 esse s'aggirano all'intorno, ovunque le meni la volontà di chi le governa, per compiere tutto ciò ch'ei loro comandasulla superficie dell'orbe della terra,
13 Sia in una data tribù, sia nella terra di lui, o in qualunque altro luogo, dove alla bontà di lui piacerà, che elle si trovino.13 sia in una sola tribù, sia nella sua terra, sia ovunque la sua bontà vuol che si trovino.
14 Ascolta queste cose, o Giobbe, levati su, e considera le meraviglie di Dio.14 Presta a ciò orecchio, o Giobbe, férmati, e considera le meraviglie di Dio.
15 Sai tu forse quando Dio abbia comandato alle piogge di fare apparire la luce dalle sue nuvole?15 capisci tu forse quando Dio abbia comandato alle pioggedi mostrar la folgore delle sue nubi?
16 Hai tu conosciute le vie delle nuvole, e quel grande, e perfetto sapere?16 capisci tu forse le vie delle nubi, per cognizioni grandi e perfette?
17 Non son elleno calde le tue vestimenta, allorché l'austro soffia sopra la terra?17 Non s'infocano forse le tue vesti, allorchè la terra è invasa dal vento del sud?
18 Tu forse insieme con lui fabbricasti i cieli, i quali sono saldissimi, come se fosser gettati in bronzo?18 Forse hai tu fabbricato insiem con Lui i cieliche sono saldissimi come se di bronzo fuso?
19 Insegna tu a noi quello, che abbiamo da dire a lui; perocché noi siamo avvolti nelle tenebre.19 Facci sapere che cosa potremo dire a Lui, perchè noi siamo involti nelle tenebre.
20 Chi ridirà a lui quello, ch'io dico? Se un uomo ardirà di parlarne, resterà oppresso.20 Chi riferirà a Lui ciò che io dico? sol che l'uomo ne parli, sarà annientato.
21 Ma adesso gli uomini non veggon la luce; l'aria subitamente comprimesi in nuvole, ma un vento, che passa le mette in fuga.21 Ed or non si vede la luce, [impedita dall']aere addensatosi a un tratto in nuvole; ma un vento passa e le disperde,
22 L'oro vien da settentrione, e a Dio laude diasi con timore.22 dal settentrione un aureo [fulgore] s'avanza. A Dio [si deve] lode con tremore:
23 Noi non siam degni di raggiungerlo, egli è grande in sua possanza, ne' suoi giudizj, e nella giustizia, ed è ineffabile.23 degnamente non possiamo ritrovarlo; egli è grande per fortezza, giudizio e giustizia, nè si può enarrare.
24 Per questo gli uomini lo temeranno, e nissuno di quelli, che si credono saggi ardirà di contemplarlo.24 Perciò gli uomini devono temerlo, nè ardiranno contemplarlo tutti coloro che si ritengono sapienti.»