Scrutatio

Sabato, 15 giugno 2024 - Santa Germana ( Letture di oggi)

Giobbe 15


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1 A Eliphaz di Theman rispose, e disse:1 Rispose Elifaz Temanite, e disse:
2 Un uomo saggio risponderebbe egli forse parlando in aria, e accenderebbe di calore il suo petto?2 Or non risponderà lo savio, favellante quasi come uno vento, ed empierà di ardore lo stomaco suo?
3 Tu colle tue parole fai de' rimproveri a lui, che non è un tuo eguale, e parli in guisa, che non gioverà a te.3 E tu riprendi colle parole colui che non è uguale a te, e favelli quello che non ti si conviene.
4 Quant'è in te, tu hai discacciato il timore (di Dio), ed hai tolta via l'orazione, che si fa a Dio.4 Quanto in te è, cacciasti fuori lo timore, e offeristi le preghiere dinanzi a Dio.
5 Perocché maestra della tua lingua è statà la tua iniquità, e tu vai imitamdo il linguaggio de' bestemmiatori.5 E la iniquità ammaestrò la tua bocca, e sèguiti la lingua delli biastematori.
6 Ti condannerà la tua bocca, e non io, e risponderanno a te le tue labbra.6 E condannerà te la tua bocca, e non io; e li tuoi labbri risponderanno a te.
7 Se' tu forse il primo uomo che nascesse, e se' tu stato formato prima de monti?7 Or se' tu nato lo primo uomo, e innanzi che li colli se' tu formato?
8 Se' tu forse stato ad udire i consiglj di Dio, e la sapienza di lui sarà ella inferiore a te?8 Or hai tu udito lo consiglio di Dio, e più di sotto sarà la sua sapienza, che tu?
9 Sai tu qualche cosa ignota a noi? Hai tu qualche sapere, che noi non abbiamo?9 Che hai conosciuto, che noi non sappiamo? che intendi, che noi non lo intendiamo?
10 Sono de' vecchi, e degli anziani tra noi molto più avanzati in età che i padri tuoi.10 E vecchi e antichi sono tra noi, molto più vecchi che li padri tuoi.
11 Sarebbe ella cosa difficile a Dio il consolarti? Ma ciò impediscono le tue cattive parole.11 Or non è grande cosa, che consoli Iddio te? Ma le tue parole ree vietano questo.
12 Perché ti leva in alto il cuor tuo, qual uomo che sta in grandi pensieri gli occhi porti smarriti?12 Ma perchè il tuo cuore leva te, e quasi pensante le grandi cose, tu hai gli occhi angosciosi?
13 Perché mai il tuo spirito si inalbera contro Dio sino a proferire colla tua bocca sì fatte parole?13 Perchè s' enfia lo spirito tuo contro a Dio, acciò che tu proferi del cuore queste medesime parole?
14 Che è l'uomo onde possa essere senza macchia, e giusto apparisca un che nacque di donna?14 Che è l'uomo, che sia senza macola, e sì come giusto paia nato della femina?
15 Mira come tra' santi di lui nissuno è immutabile, e i cieli negli occhi di lui non son puri.15 Ecco intra li santi niuno è immutabile, e li cieli non sono mondi dinanzi a lui,
16 Quanto meno un uom feccioso, e abbominevole, che beve com'acqua l'iniquità?16 Quanto maggiormente è abbominevole, e non è utile, l'uomo che beve sì come l'acqua la iniquitade?
17 Io ti convincerò, ascoltami: racconterò a te quello, che io ho veduto.17 Io te la mostrerò; odi me; quello ch' io viddi, lo ti narreroe.
18 I saggi parlano, e non tengono ascosi gli insegnamenti de' padri loro.18 Li savii confessano, e non ascondono li loro. padri.
19 A' quali soli data fu questa terra, e mai gli stranieri non passarono tra di loro.19 A' quali solo data è la terra, e non trapasserae uno alieno per loro.
20 L'empio si consuma di affanni in tutti i suoi giorni, perché è incerto quanti saranno gli anni di sua tirannide.20 In tutti li suoi dì lo malvagio insuperbisce, e non è certo dello numero delli anni della sua tiranneria.
21 Egli ha mai sempre nell'orecchie uno strepito che atterrisce, e in mezzo alla pace sospetta di tradimento.21 Lo suono della paura sempre è nelle orecchie sue; e quando egli è pace, colui teme d'insidie, ed è in sospicione.
22 Nel buio non crede di tornar a ve derla luce, veggendo spade da tutti i lati.22 E non crede che ritornare possa delle tenebre a luce, aspettando d'ogni parte lo coltello.
23 S'ei si muove per andar a cercar del pane, egli pensa, che il nero giorno imminente gli sta dappresso.23 Quando egli muoverae sè a chiedere lo pane, conobbe che nella mano sua apparecchiato è lo dì delle tenebre.
24 La tribolazione lo atterrisce, e lo ircondano gli affanni, come un re, che si mette in punto per la battaglia.24 Spaventerae lui la tribulazione, e l'angoscia circonderà lui, sì come lo re che si apparecchia alla battaglia.
25 Perocché egli sua mano stese contro Dio, e si indurò contro l'Onnipotente.25 Certo ello dirizzò contro a Dio la sua mano, e contro all' Onnipotente s'è fortificato.
26 Contro a lui corse a collo interato, e si armò della sua grossa testa.26 Corse contro a lui con lo collo ritto, e con grassa testa s'è armato.
27 Egli ha la faccia coperta di grasso, e da' fianchi di lui pende il lardo.27 E coprì la faccia sua di grassezza, e delli lati suoi l'arvina dipende.
28 Si è ridotto ad abitare in città desolate, e in case deserte divenute tanti mucchi di sassi.28 Abiterà nelle cittadi sconsolate e nelle case deserte, le quali in modo di sepolcro sono ridotte.
29 Egli non sarà sempre ricco, e i suoi beni non dureranno, e non metterà radici nella terra.29 Non sarae arricchito, e non persevererae la sostanza sua, nè non manderà in terra la sua radice.
30 Ei sarà sempre in tenebre, i suoi rami saranno arsi dal fuoco, ed esalando il fiato della sua bocca sparirà.30 Nè non si partirà dalle tenebre; li rami suoi si seccheranno per la fiamma, e sarà tolto per lo spirito della bocca sua.
31 Né da vano errore sedotto crederà di poter essere riscattato a qual si sia prezzo.31 Non creda indarno, ingannato per errore, che per prezzo sia da essere ricomperato.
32 Prima che i giorni di lui giungano al loro termine ei perirà, e seccheranno le sue mani.32 Innanzi che li di suoi s' empino, perirae; e la mano sua sì si seccherae.
33 Sarà di lui come di una vite, di cui sono guaste le uve nel primo fiorire, e come un ulivo, del quale i mignoli cadano a terra.33 Rallegrisi, sì come vigna nel primo fiore, lo granello suo, e sì come oliva che getta lo suo fiore..
34 Perocché steril sarà la progenie dell'empio, e il fuoco divorerà i padiglioni di coloro, che volentieri accettano i doni.34 Però che lo raunamento delli ipocriti è senza frutto; e lo fuoco divorerà lo tabernacolo loro, li quali volontieri li doni ricevono.
35 Concepisce dolori, e partorisce l'iniquità, e il seno di lui è gravido di fraudi.35 Concepette dolore, e partorì la iniquitade; e lo ventre suo apparecchia li inganni.